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Capitolo 21

Me and my broken heart.

Rixton.

"Ally.. che ci fai qui?"

Come? "Che ci faccio io qui? Cosa ci fai tu qui?" Dico infastidita.

"Avevo soltanto bisogno di una mano per tingere la parete superiore perché non ci arrivo, inoltre sono con le stampelle, ricordi?" Dice la troia spaparanzata sul divano con aria vincente.

"Le stampelle?" Faccio una risata amara- "Chi hai pagato per fartele mettere, sentiamo?"

"Non ho pagato nessuno." Risponde secca.

"Potete smetterla? Ally torna a casa." Ordina Dylan.

"No."

"Ti ho detto di tornare a casa." Dice brusco.

Ma chi pensa di essere per umiliarmi così davanti a lei?

"No, farò una cosa migliore." I miei demoni hanno la meglio sulle mie azioni. Così a passi da gigante esco di casa lasciando entrambi confusi ed esco chiamando Hardin.

"Hey.." La sua voce risuona.

"Ho cambiato idea.. verrò a lavorare da tua madre. Se non ti dispiace puoi venire a prendermi?"

Non me ne fotte niente. Mi aveva promesso che avrebbe fatto il possibile per starle lontano, invece lo trovo tranquillamente a casa sua che le tinge una fottuta parete mentre ride con lei. Perché stavano ridendo?

"Oh.. va bene" la sua voce sembra confusa.

Mi giro un'altra volta sperando che sia uscito da quella casa, ma non c'è nessuno.
Odio quando mi fa soffrire così. La odio, e lo sa bene. Perché mi fa questo?

Mi siedo sopra gli scalini e vorrei entrare di nuovo solo per strapparle tutti i capelli e tirare per un braccio il mio Dylan. Non voglio pensare loro due nella stessa stanza.

Dopo una decina di minuti passati a mangiare le pellicine delle unghie dal nervoso, la macchina di Hardin si ferma davanti a me.

Mi alzo ed entro subito. "Ciao.. di nuovo" sforzo un sorriso.

"Ciao." Mi accoglie con un caloroso sorriso.

Parte e per smorzare il silenzio accende la radio. Parte un pezzo dei Coldplay e mi sento subito già tranquilla.

Arriviamo e sento subito un po' di sensi di colpa, ma il dolore che provo quando sta accanto a lei è più forte di qualsiasi forma di razionalità.

Entriamo dentro e vedo Hailey corrermi subito incontro. "Ally" Mi abbraccia e io la stringo forte a me. È bellissima.

"Come stai?" Mostra i suoi piccoli dentini.

"Bene." Mento - "tu?" 

"Bene. Mi sei mancata." È troppo dolce.

"Un saluto a me no?" Chiede il fratello inginocchiandosi alla sua altezza e porgendo la sua guancia per farsi baciare.

Lei lo guarda un po' titubante ma poi si avvicina per stampargli un bacio e si stacca subito come se avesse qualche malattia contagiosa. Non posso fare a meno di ridere dopo aver visto questa scena.

"Non le sto simpatica" si giustifica con me.

"Oh ciao tesoro." La voce della madre di Hardin mi fa ricomporre. Sono un disastro come sempre.

"Ciao" sorrido.

"Come stai?" Guarda me e poi suo figlio.

"Tutto bene, lei?"

"Bene ma ti prego dammi del tu"

Annuisco sorridendo.

"Be' non ci sono neanche stasera. Hailey e anche il piccolo Harry dicono di essersi  trovati bene."

Ah. Direi che è andata più che bene visto che non mi ha rivolto la parola neanche per un secondo.

"Tesoro? Andiamo?" Una voce maschile mi fa voltare verso le scale.

Un uomo.
L'uomo di circa quarant'anni, alto, in giacca e cravatta fa la sua entrata e si posiziona accanto alla moglie osservandomi attentamente.
I suoi occhi azzurri, l'azzurro di cui mi sono innamorata mi scruta in profondo.

"Gerald! Lei è la babysitter di cui ti ho parlato. Ally lui è mio marito." Ci presenta.

"Salve signor Wilde." Dico porgendogli la mano.

Me la stringe e se ne va disinteressato. Sua moglie mi fa un sorrisetto di scuse, fa un occhiolino di nascosto a suo figlio come se non la avessi appena vista, ed esce insieme al marito.

Non assomiglia per niente a Dylan se non per la sua altezza e i suoi occhi azzurri che comunque sia hanno qualcosa di gelido. È inquietante.

"Bene! Cosa volete fare?" Chiedo ad entrambi i bambini non aspettandomi necessariamente una risposta da parte di Harry.

"Guardiamo Frozen!!!" Grida Hailey euforica.

Harry Sbuffa e si va a sedere nello stesso punto quando sono arrivata qui la prima volta.

"Harry tu cosa vuoi fare?" Chiedo.

Alza le spalle ma non mi risponde.

Hardin mi tocca la spalla "non preoccuparti. Ci penso io a lui." Mi rassicura.

"Harry vieni con me o resti a guardare Frozen?" Chiede Hardin.

In tutta risposta si alza e prende la mano a suo fratello seguendolo al piano di sopra.

Hailey prende il telecomando e accende Netflix, va nella categoria dei cartoni animati, scrive Frozen e lo fa partire.

Quando li chiamano nativi digitali...

Hailey si addormenta dopo i primi venti minuti sopra il mio braccio. Mi sposto lentamente e la faccio distendere.
Salgo su per chiamare Hardin e lo trovo disteso sul letto insieme a suo fratello. Sono così dolci..

"Scusa.. non volevo disturbare. Hailey si è addormentata." Sussurro per non svegliare Harry.

"Tranquilla la vado a prendere ora" si alza piano e mi sorpassa.

Il mio telefono vibra e lo tiro fuori. Il nome di Dylan mi appare come un allarme rosso e non appena smette di vibrare vedo 36 chiamate perse da lui.

Ho una fitta allo stomaco ma cerco di ignorarla rimettendolo in tasca.

"L'ho già messa nel suo letto." Dice tornando nella stanza.
"Vuoi bere qualcosa con me? " propone.

Ne ho assolutamente bisogno. Non mi sento affatto bene.

Scendiamo al piano di sotto e prima che possa prendere qualcosa dal frigorifero sentiamo battere forte la porta.
Mi giro di scatto verso Hardin che sembra assumere una faccia preoccupata.

"Aprite figli di puttana!"

È Dylan.

Deglutisco preoccupata e Hardin va subito ad aprire la porta.

Nemmeno il tempo di aprirla bene, Dylan finisce addosso a Hardin prendendolo per la giacca.

"Lurido bastardo. Dov'è lei?" Urla.

Con il cuore che batte a mille mi presento all'entrata.  "Dylan.." Sussurro.

Lo lascia spingendolo verso il muro e mi guarda indemoniato.
"Che cazzo pensi di fare?" Mi sbraita contro.

Ha gli occhi iniettati di sangue.
"Hai bevuto?" Chiedo stupidamente.

"Porca troia. Vaffanculo!" Impreca.

"Non parlarle così." Si intromette Hardin e io lo prego con gli occhi di stare zitto.

"Fatti i cazzi tuoi! Io le parlo come diavolo mi pare." Urla.

"No invece, non hai alcun rispetto. Ally ti rendi conto con chi diamine stai?  Guardalo!" Lo indica.

"Hardin.." dico a denti stretti.

"No Ally. Sono stato zitto fin troppo. Ti nasconde la sua vita privata, puoi anche solo renderti conto? Se non mi avessi chiesto di raccontarti di lui non avresti mai saputo con chi stai in realtà." Dice e mi si gela il sangue,  così come si incendia lo sguardo di Dylan.

"Tu .. cosa hai fatto?" Scandisce le parole Dylan abbassando lo sguardo.

Vorrei soltanto sparire in questo preciso istante.

"Dylan io.." dico ma non trovo nessuna scusa plausibile.

"Vaffanculo. A tutte due." Grida con tutte le forze facendomi sobbalzare.

"Non voglio più vederti, hai capito? Ti voglio fuori da casa mia e fuori dalla mia vita."

Senza aggiungere una parola attraversa la porta e calcia un vaso messo accanto riducendolo in mille frantumi, la stessa fine fine che ha fatto il mio cuore.

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