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capitolo 17

Nothing can come between you and i.

One Direction.

"Non ho fatto niente." Spiego al preside.

"Per colpa sua la Signorina White dovrà mettersi le stampelle. Le sembra l'attitudine da tenere dentro questa scuola?"

Denise l'hanno portata in ospedale. E si dice che si è slegata la caviglia.
Non ho fatto seriamente niente, ero a metri di distanza da lei. Come potevo?

"Le ripeto che non ho fatto niente. Ero nella stessa squadra di Denise per quale motivo avrei dovuto farle del male?"

Fa un risolino ma poi diventa serio "Le sue compagne  mi hanno riferito l'intesa che ha con la Signorina. "

Stronze.

"E allora? Questo non significa che abbia necessariamente il coraggio di farle del male." È inconcepibile.

"Tutte le prove e le testimonianze dei suoi compagni comprovano che è stata lei a farle del male. Questo atteggiamento non lo accetto nella mia scuola" inizia ad urlare e io mi irrito di più.

Cerco sempre di contare fino a trecento prima di dire qualcosa, ma questa volta non riesco a tenere a freno la lingua. Sono troppo infastidita da questa ingiustizia.

Mi alzo battendo le mani sulla sua scrivania "E io non accetto che mi venga attribuita la colpa per qualcosa che non ho fatto."

Si alza anche lui "È palesemente evidente che deve imparare l'educazione."

È la goccia che fa traboccare il vaso perché mi ritrovo ad urlare come una forsennata nel suo ufficio.  "Cosa ne sa lei dell'educazione! Mi sta accusando senza nemmeno darmi il tempo di dare la mia versione dei fatti e mi date tutti contro soltanto perché quella puttana da quattro soldi fa la santarellina."

Mi guarda furioso "Fuori da questa stanza immediatamente. E non si disturbi neanche a venire a lezione domani. È sospesa."

Che cosa?

"Cosa? Non può farlo!" Urlo.

"Ho detto immediatamente. E non aggiunga altra parola altrimenti la espellerò" minaccia.

Ci ritroviamo a guardarci in cagnesco e dopo un minuto giro i tacchi per il mio bene e sbatto la porta.

Fantastico.
No dico davvero.. è grandioso!

"Allora?" Mi corre incontro Dylan.

"Sono stata sospesa." Taglio corto sospirando e camminando davanti a me.

"Cosa?" Dice raggiungendomi.

"Hai sentito bene. Puoi giurarci che quest'anno boccio."

"Non può sospenderti per questo. È solo uno sgambetto." Mi fermo subito sul colpo e mi giro verso di lui.

"Che vuoi dire? Pensi che le abbia veramente fatto lo sgambetto? "

Questo può soltanto completare la mia gioia.

"Beh no.. non lo so..non ho visto" si giustifica.

"Ma se ti dico che non sono stata io, mi credi no?"

Rimane a guardarmi come per decifrare ogni mia mossa "Si, ti credo."

Lo guardo "Davvero?"

"Si, so che non avresti scrupoli a dirmelo. Solo che non capisco perché ti abbia sospesa. Non può farlo."

"Gli ho riposto male." Ammetto.

"Male come?" Si concentra sui miei occhi.

"Possiamo andare via da qui?" Chiedo. 

"Che cosa gli hai detto? Ally ti conosco, scommetto che hai esagerato."

"Gli ho semplicemente detto che Denise fa la santarellina quando in realtà è una puttana." Ho esagerato con il linguaggio, ma non me ne frega più niente a questo punto.

"Che? Sei pazza?"

"Andiamo via. Per favore" dico stanca dai rimproveri.

Torniamo a casa senza dire una parola, e mi butto sul divano sognando ad occhi aperti una vita con la strada davanti a me tutta spianata. È sempre così difficile che un cosa vada bene anche per me?

"Vado a farmi una doccia." Annuncio.

Mi chiedo se veramente lui mi creda. E se lo avesse detto solo per non scatenare un'altra discussione? A volte mi sembra di annoiarlo con i miei continui problemi.

Non risponde, così entro e quando esco mi sento già più libera dallo stress di oggi.
Per Denise non finisce qui. Se pensa veramente di aver vinto, si sbaglia di grosso. Non sono mai stata incazzata come adesso.
Cosa crede di ottenere dopo tutto questa sceneggiata?

Mi metto un paio di pantaloncini, una maglietta larga di Dylan e torno al piano di sotto trovandolo spaparanzato sul divano a fare zapping tra i canali.

Rimane con la mano sospesa quando trova American horror story, poi cambia.

Mi siedo accanto a lui non sapendo cosa fare. Lui fa finta che non esista perché non mi degna nemmeno di uno sguardo così mi avvicino a lui e appoggio la testa sulla sua spalla.

"Scusa se ti creo così tanti problemi. La maggior parte delle volte non è colpa mia." Dico e lo sento muoversi.

Con la sua mano mi alza il mento per guardarlo negli occhi "Non mi crei nessun problema. Vorrei soltanto che tu fossi meno impulsiva... Rischi sempre grosso e non tieni mai a freno la lingua quando dovresti." 

"Lo so" confermo.

So di avere una carattere di merda.  Reagisco sempre d'impulso e non riesco a restare calma.. è più forte di me.

"Davvero mi credi? " Chiedo un'altra volta.

"Ti ho già detto di sì.  Smettila di essere così insicura. Non capisco ancora perché Denise ha fatto quella scenata ma si, ti credo."

Mi alzo e mi siedo a cavalcioni su di lui abbracciandolo forte a me. Mi circonda la vita con le sue forti braccia e inizia a baciarmi il collo.

Lo amo. Lo amo tanto.

"Ti amo, non mi lasciare." Chiedo disperata e bisognosa di avere lui come costante della mia vita.

"Mai." Promette.

Con le mani prendo il suo viso e bacio le sue morbide labbra. È così strano che provo gli stessi brividi che provavo quando l'ho baciato per la prima volta. Non mi stancherò mai di lui, spero che lui non faccia lo stesso.

Devo riuscire a combattere le mie insicurezze e lavorare sulla mia autostima. Ma è più forte di me, sopratutto quando lo guardo negli occhi e noto quanto in realtà sia troppo per me. Quando vedo una ragazza più bella e più gentile di me provo  un forte senso di inadeguatezza, come se non fossi degna di essere la sua fidanzata e di occuparne il posto.

"Non pensare." Biascica sul nostro bacio leggendomi nel pensiero. 

Si stacca dalle mie labbra un momento. "So che sei sovrappensiero. Lasciati andare, piccola" ogni volta che dice piccola il mio cuore manca di battiti.

Annuisco e riprendo il bacio sperando di scacciare via le mie paranoie.
Proprio quando iniziamo a prenderci gusto togliendoci le magliette qualcuno bussa alla porta.

Lo ammazzo chiunque sia.

Mi guarda con arie di scuse e mi prendo gli ultimi secondi per osservare le sue labbra gonfie per il bacio, i capelli scompigliati e il suo corpo semplicemente perfetto.

Si rimette la sua t-shirt e va ad aprire la porta, così faccio anch'io e rimango sul divano distesa. Ma quando sento quella fastidiosa voce, corro immediatamente alla porta.

La mia furia è alle stelle, così senza ritegno e senza curarmi del fatto che sta con le stampelle mi avvento su di lei tirandole i capelli.

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#ALLYFORPRESIDENT ❤

LOL .

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PROFILO PERSONALE: yousrarabah ❤

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