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Cap.8


''E adesso non sorrido più, nemmeno quando sto con gli altri, quando mi chiedono come sto rispondo che mi manchi.'' 

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Ti svegli, o almeno pensi di esserlo, intorno a te è tutto completamente nero, cominci a camminare, riesci a sentire i tuoi passi riempire quel silenzio assordante, nel mentre riesci a scorgere una luce fioca, ti avvicini ad essa, è un anima bianca, sicuramente di un mostro, avvicini la tua mano ad essa incuriosita da essa, appena la tocchi il paesaggio cambia improvvisamente, sei a Snowdin, anzi, prima di Snowdin, sei nel bosco, ti giri appena senti un rumore dietro di te, dalla porta delle rovine ne esce una bambina con un vestitino viola strappato e sporco alle estremità, chiude la porta prima che delle fiamme la colpiscano, si appoggia alla porta per poi continuare a camminare per il sentiero, il paesaggio cambia di nuovo, adesso vedi lo scheletro basso parlare con la bambina, non riesci a sentire cosa dicono, la prende improvvisamente per un braccio ed alza la sua ascia comparsa improvvisamente, chiudi gli occhi, li riapri lentamente, anche questa volta lo scenario è cambiato, la bambina si sta avvicinando all'altro scheletro che ha finito di preparare un puzzle, Tris,  lo scheletro dice qualcosa ed la bambina annuisce, questa volta è il suo turno a prenderla, chiudi di nuovo gli occhi. 

Li riapri, sei di nuovo vicino a quell'anima bianca messa al contrario, allontani la mano da essa per poi appoggiarla al petto mentre l'accarezzi lentamente, è come se hai avuto una scossa, senti una risata, ti guardi intorno, sembra che provenga da tutte le parti, l'anima scompare ed con essa anche la luce che proveniva da lei, la vedi ricomparire a qualche passo da te, sotto di essa la figura di una mano ricoperta di una sostanza che gradiresti non toccarla, poi individui due occhi blu nell'oscurità, il nero che ricopriva lo scenario inizia a disintegrarsi come tanti pezzi di un puzzle che vengono staccati, ti guardi intorno, sei in un giardino vuoto, tranne che per l'unico albero che ti sta coprendo dai 'raggi' del sole, ai piedi di esso c'è un'essere assomigliante molto a Sans se non fosse per quella sostanza e gli occhi blu all'interno di tutte e due le orbite, egli sta sorridendo con quel ghigno si cui hai avuto sempre paura, si avvicina a te, per poi fermarsi di qualche passo, forse uno o due, la tua anima compare davanti a te, lucente come sempre, senti qualcosa tenerti ferma, spalanchi gli occhi appena vedi dei tentacoli con la stessa sostanza tenerti ferma, inizi ad agitarti, ti ricordi di quel momento in cui lo scheletro basso face comparire una luce rossa attorno a te e strinse la tua anima, quasi romperla.

Vedi l'altro sorridere più ampiamente, avvicina l'anima bianca alla tua, esse iniziano a diventare una cosa sola ed provi un dolore tremendo per questo, vedi il colore che costituiva la tua anima cambiare a causa della nuova anima dentro di te, appena le due si sono abituate alla presenza dell'altra il dolore che provi scompare, ansimi per poi aprire lentamente gli occhi, chiusi a causa del troppo dolore, guardi lo scheletro, sta sorridendo soddisfatto. 

''Adesso vedremo come andrà a finire.'' 

Disse prima di scomparire.  

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Aprì di scatto le orbite quando sentì le urla dell'umana, l'occhio iniziò ad illuminarsi, si mise a sedere e la guardò preoccupato, vide suo fratello svegliarsi anche lui, vi guardate, prese la ragazza e l'appoggiò sopra al divano, non sapeva cosa fare, si stava contorcendo dal dolore ed non era a causa sua, si toccava costantemente il petto, allora capì, fece comparire l'anima, la vide cambiare, stava iniziando seriamente a preoccuparsi, cosa le stava accadendo? Posò lo sguardo su suo fratello, anche il suo occhio stava iniziando ad illuminarsi, un colore diverso dal suo, una specie di arancione tendente al rosso, cambiò obbiettivo visivo, la ragazza stava continuando ad urlare, toccò l'anima ed inspiegabilmente ella finì di lamentarsi ed agitarsi, la vide aprire di scatto gli occhi, si tranquillizzò ed girò il capo in modo che non lo vedeva in viso, stava respirando affannosamente, si sedette per poi guardare i due scheletri che erano intorno a lei. 

Rimase ad guardarle gli occhi, erano diversi da come li vedeva di solito, erano come il colore delle pietre delle Waterfall, un azzurro molto acceso, chiuse gli occhi e li riaprì, ecco, quello erano il loro vero colore, cosa era dovuto a quel cambio del colore, forse era collegato con il cambio dell'anima, era tartassato da domande senza risposta, abbassò lo sguardo, vide le bende che ricoprivano la parte inferiore delle gambe essere ricoperte da sangue, si alzò e andò in cucina con addosso gli sguardi indagatori dell'umana e di suo fratello, non se ne occupò, eccola, quella fastidiosa sensazione di colpa verso la ragazzina, ne aveva abbastanza di essa, sperava che quest'ultima recuperava in fretta in modo che quella brutta sensazione se ne andasse. Scomparì e ricomparì da Grillby's di Underfell, erano tutti lì, i suoi 'amici', si sedette, di nuovo, vicino a Dust, l'unico, di nuovo, sobrio mentre gli altri erano già partiti, sorrise sghembo vedendo Fell dare un colpo alla nuca di Swamp ed fargli andare il viso nel piatto delle patatine ricoperte da Ketchup. 

Era affianco a lui, lo guardava di sottecchi, sembrava che non avesse niente se non fosse per le tracce di magia attorno alla sua orbita destra, sembra quasi che avesse pianto, ma sapeva che non era così, o si era arrabbiato o preoccupato, forse, sicuramente, la seconda, molto probabilmente era per via dell'umana che nascondeva in camera sua, devi essergli successo qualcosa, distolse lo sguardo quando lo vide girarsi verso, stranito per questo interessamento nei suoi confronti, lo guardò, come sempre, neutro e freddo, sospirò, sapeva che a lui non poteva mentire di stare male, ormai si conoscevano come le loro tasche della felpa, inconfondibili, quando uscirono salutarono, nel caso di Horror, gli altri ed si diressero verso il bosco di Snowdin e si sedettero sulle radici di un albero. 

''Che è successo?'' 

Schietto, come sempre d'altronde, non sapeva come iniziare la conversazione, anzi, il racconto, quell'altra è stata iniziata da lui, guardò davanti a se, il paesaggio era costituito da alberi, pini per l'esattezza, ed erano ovunque, non c'era posto, tranne sul sentiero, in cui non c'erano, rivide l'anima della ragazza che cambiava di colore ed ai suoi occhi appena sveglia, grugnì frustato, non riusciva sul serio come iniziare, c'erano vari modi, tipo essere schietti o raggirare il punto del discorso, prese dell'aria, anche se non ne aveva bisogno, ed la ricacciò subito dopo. 

''C'è un motivo sul cambio di colore dell'anima?'' 

Lo scheletro lo guardò, non capendo dove volesse parare ma si, c'erano dei motivi sul cambio di colore dell'anima, tipo nel caso di Chara, che era un'umana determinata, la sua anima cambiò diventando nera, impregnata d'odio, e di Betty, anche essa determinata ma era troppo impaurita per esserlo, diventando rosa, poi c'era Player, non sapeva tutta la storia ma sa che la sua anima è cambiata, la maggior parte di essa è nera mentre il resto è rossa, non ricordava altre umane o umani che aveva l'anima cambiata, non disse nulla, voleva sentire la storia, la sua versione, perché poi ci sarebbe pure quella della ragazza, rimase ad ascoltare il silenzio, non voleva continuare a quanto pare, ed non aveva bisogno di risposte, lo sapeva pure lui, ma sicuramente è troppo occupato a rivivere la scena per ricordarselo. Prese un'altra boccata d'aria. 

''Stava urlando, all'inizio non capivo cosa stesse succedendo, ero troppo stordito dal sonno per farlo (Ovviamente, pensò l'altro per poi alzare gli occhi al cielo), continuava a stringere il maglione nel punto in cui c'è il cuore ed allora capì, (Ah! Ma allora ci è arrivato!, pensò di nuovo lo scheletro) feci comparire l'anima e vidi che stava cambiando, avvicinai la mano per toccarla ed vidi che non stava più urlando. Si risvegliò di scatto ed il colore degli occhi era cambiato, sembravano le pietre di Waterfall.'' 

La cosa era abbastanza seria, non c'era un motivo secondo la sua versione, doveva parlare con la ragazza, ma secondo ciò che gli ha raccontato quando si erano visti molti giorni fa, ella non parlava, erano giunta a conclusione che fosse muta ma questa idea cambiò quando lo scheletro la sentì chiamare qualche minuto prima della tortura che gli aveva riservato appena ritornati a casa, si sentiva in colpa ogni qual volta posava lo sguardo sulla parte inferiore delle gambe, si salutarono, anzi, non lo fecero proprio, si materializzarono direttamente ognuno a casa propria, da lontano, in qualche punto del bosco, due occhi blu li stavano guardando con interesse, per poi girarsi verso il suo compagno, che subito annui, capendo cosa volesse con un solo sguardo, ed scomparve pure lui, il suo piano stava avendo successo, doveva solo aspettare un'altro po prima che esso può essere compiuto. 




Angolo meee

Scusate se il capitolo non riguarda proprio voi, lo farò la prossima volta, un capitolo, quasi, tutto per voi. Beh! Allora ci vediamo la prossima volta ragazze. 

Bay bay!!!

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