Cap.7
''I'm not a crazy. My reality is just different than yours'' (Io non sono pazzo. La mia realtà è solo diversa dalla tua.)
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Sono passati diversi giorni, lo scheletro basso ti è rimasto sempre vicino, controllando che non avessi intenzione di scappare, quell'idea ti era venuta molte volte, sopratutto perchè vedevi flowey fuori dalla casa, ma non tanto vicino, guardati come per dire 'esci e corri', non ce la facevi, avevi ancora in mente ciò che ti fece passare lo scheletro quella sera, quando siete ritornati a casa ed prima che venisse Papyrus, avevi paura, molta paura, che lo scheletro potesse farti di peggio.
'Siete ritornati nella casa, specificamente nello 'stanzino' dove ti eri svegliata dopo aver superato le rovine, ti spinse facendoti cadere sul sudicio pavimento costituito solo da sangue e polvere, ti mise le manette ai polsi questa volta molto più strette, hai cercato di protestare, di liberarti, ma era troppo forte, ti sei ritrovata con le spalle al muro, i piedi a stento riuscivano a toccare terra, lo scheletro ti sorrise, di nuovo, hai pensato mentre fece comparire un osso appuntito da un lato, il tuo viso assunse un'espressione di puro terrore, cosa che fece sorridere di più lo scheletro, ti si avvicinò lentamente, gustandosi ogni tua mossa, cercavi di liberarti e di allontanarti da lui il più possibile, ma ti era impossibile dato che eri letteralmente con le spalle al muro, era arrivato davanti a te, un forte dolore alla gamba destra, hai chiuso gli occhi mentre sentivi le lacrime cercare di scendere, sentivi la 'lama' scendere formando un'enorme taglio, affondò di più l'oggetto, apri di poco la bocca sentendo le lacrime che scendevano a fiumi sulle tue guance, avresti pure urlato ma le tue corde vocali non funzionavano per troppo tempo ed ti era possibile anche solo fare un lamento, prima era stato un miracolo ma sarà una cosa che non si ripeterà più, sempre più affondo, ormai il dolore era pari a mille, senti una mano scheletrica recuperare una tua lacrima, hai aperto di poco gli occhi, vedi i tuoi HP scendere velocemente, quasi ad arrivare a 10, ed tu ne avevi solo 20, passi lo sguardo allo scheletro che sta leccando la lacrima appena raccolta, assume una espressione stranita ma anche compiaciuta, toglie malamente l'osso dalla tua pelle facendo un brutto taglio sulla tua pelle, poi passa al secondo, facendo la stessa cosa ma più lentamente, non ce la facevi a rimanere sveglia, hai chiuso gli occhi dopo aver fatto un sospiro. Ti sei risvegliata dopo un po con delle bende alle gambe, ti facevano dannatamente male, ti guardi intorno, eri anche nei sotterranei della casa, oltre alle gambe c'erano pure le braccia, che per il troppo peso da sostenere sembravano quasi volersi spezzare, hai chiuso gli occhi appena hai visto la porta aprirsi, dei passi si stavano avvicinando a te, non hai avuto il coraggio di aprirli, senti le catene venir aperte, senti il tuo corpo cadere per poi esser preso da qualcuno, uno dei due fratelli.
''Questo è solo un piccolo assaggio, ragazzina.''
Senti prima di perdere di nuovo i sensi.'
Guardi lo scheletro che è sdraiato comodamente sul divano mentre dorme, molte volte era tranquillo sapendo che non potevi muoverti se non a stento, era, la maggior parte del tempo, contento del suo lavoro, poi c'erano momenti in cui, vedendoti in difficoltà, anche se non frequentemente, vedevi una luce di tristezza occupare i suoi occhi per poi venir sostituito da menefreghismo subito dopo, non parliamo del fratello poi, era sempre, e dico sempre, preoccupato per te ed arrabbiato con lo scheletro più basso, dopo averti portata a letto, come si fa con i bambini, e credendo che ti sei addormenta dopo aver controllato un paio di volte, senti i due litigare, non capisci di cosa ma sai che l'argomento è sempre lo stesso, tu, sono arrivati a tal punto che quello più basso esce di sera, prima che l'altro scenda le scale, per non litigare, stai cercando di recuperare le forze per le gambe ma i risultati sono pessimi, non riesci neanche stare in piedi per un paio di secondi che ti ritrovi a terra.
Vedi lo scheletro svegliarsi per poi unire il suo sguardo al tuo, si alza lentamente dal divano per poi avvicinarsi a te, non cerchi di indietreggiare, sarebbe impossibile dato che tieni la finestra dietro di te, almeno che non vuoi buttarti dalla finestra, scacci subito quella opzione, alzi lo sguardo quando vedi lo scheletro davanti a te, si abbassa alla tua altezza interpolandoti tra lui e la finestra per via delle braccia appoggiate a quest'ultima, avvicina il suo viso scheletrico al tuo, sorride, deglutisci piano, hai un brutto presentimento, ti ritrovi in aria, vedi la tua anima prendere uno strano colore rosso, forse rosso scuro, guardi lo scheletro ha la mano aperta puntata verso di te, inizia a spostarti fino ad arrivare al centro della stanza, ti abbassa di poco, riesci a sfiorare il pavimento, ti ricorda troppo quel giorno, inizi ad agitarti, vedi lo scheletro chiudere lentamente la mano.
Dolore, era l'unica cosa che provavi, era insopportabile, vedevi la tua anima essere stretta sempre di più, avevi il terrore che prima o poi si sarebbe spezzata in mille pezzi, come era accaduto solo poche volte, le quali hai riparato con un CONTINUE, non volevi ricominciare tutto, non eri quel genere di persona, il suono della porta ti salva da quella tortura, ti lascia cadere per terra, senti un dolore terribile per tutto il corpo soprattutto alle gambe, hai il terrore che le ferite si fossero riaperte, le stendi lentamente, vedi del liquido scarlatto espandersi per le bende, cerchi di non piangere, ci avresti messo più tempo riprenderti e camminare, vedi lo scheletro più alto avvicinarsi a te velocemente, ti prende in braccio allarmato per poi portarti di sopra.
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Che stronzata, si disse mentalmente prima di sedersi sul divano, lo avrebbe aspettato un'altra litigata quella sera, era stufo, e tutto per una fottutissima umana, non gli era mai importato nulla ed ora invece si preoccupa per una di loro, cose da matti, vide il fratello scendere dalle scale con l'umana in braccio, non gli rivolse neanche uno sguardo, meglio così, si disse, avrebbe risparmiato fiato per dopo, se sarebbe rimasto, ovviamente, li vide entrare in cucina, il fratello posa la ragazzina sopra ad una sedia in modo delicato cercando di non farle del male, si ritrova a stingere le mani in pugno e un incontrollabile rabbia prendere il possesso della sua mente, non ci deve pensare ora, distoglie lo sguardo da quella pietosa scena, non sarebbe rimasto in quel luogo neanche un'altro secondo, decise di teletrasportarsi, era a Snowdin di Underfell, si diresse verso Grillby's, ci entro, vide i suoi compagni seduti al loro tavolo parlare e ridere di non so cosa, sicuramente erano ubriachi.
Si sedette vicino a Dust, l'unico sobrio del gruppo che guardava la scena indifferente, Blight accorgendosi della presenza dello scheletro lo saluto allegramente per poi mettessi a ridere insieme agli altri due, sfortunatamente conciati come lui, aveva bisogno di sfogarsi ma con loro in queste condizioni non avrebbe risolto nulla, l'incappucciato affianco a lui gli rivolse uno sguardo, ovviamente notando la sua rabbia, eppure davano del mestruato a SwampFell quando era sempre lui quello arrabbiato, non li avrebbe mai capiti i suoi compagni d'avventura.
''Cosa ti prende Horror? Ti è sfuggita una preda per caso?''
Chiese ridendo Fell, accompagnato dal marinaio e dall'altro scheletro, il diretto interessato lo guardò male, l'occhio iniziò ad illuminarsi ed strinse i pugni, cercarono di calmarlo, ci riuscirono, quasi, era accora arrabbiato, gli offrirono da bere ma rifiutò, per la sua prima volta, voleva essere lucido, solo quella volta, si auto-promise, dopo un bel po di ore uscirono dal locale, gli altri andarono a casa propria per riposare, la sbornia era proprio brutta, rimasero solo lui e l'incappucciato davanti al locale, vide mettersi le mani scheletriche nelle tasche per poi guardare il vuoto, chi sa a cosa stava pensando.
Sentì uno sbuffo provenire da lui, distolse lo sguardo dalla neve che stava scendendo dal 'cielo' del Underground, iniziò a guardarlo per poi avvicinarsi a lui e fermarsi a pochi passi, erano uguali, sia di altezza sia di aspetto, in un certo senso, si guardarono negli occhi, o meglio, nelle orbite, si spostò di fianco a lui per poi mettere una mano sulla sua spalla, dandogli una pacca leggera.
'' Non puoi scappare per sempre, Horror.''
Iniziò a camminare, si girò per rispondergli ma non lo vide più, sorride per poi scuotere la testa, aveva ragione ma come lo avrebbe affrontato? Era stanco di litigare e chiedere scusa non era da lui, non poteva promettere che avrebbe finito di torturare l'umano, non ce l'avrebbe fatta, era nella sua natura dopotutto, ed non poteva presentarsi allo scheletro-pittore per poi chiedergli di cambiare lui e il suo universo, sarebbe stata una pazzia, era davvero in grossi guai e scappare da essi non avrebbe risolto nulla. Si teletrasportò a casa sua, era tutto silenzioso, forse sono a dormire, si disse mentalmente, si diresse verso il divano in salotto, vide una figura alta stesa sopra di esso e con lui un'altra, stesa comodamente sopra l'altra, stavano dormendo, si accorse del quaderno dell'umana, lo prese per poi iniziare a leggere cosa avesse detto ed immaginare cosa ha risposto suo fratello, sorrise, erano preoccupati per lui, di suo fratello non si stupirebbe ma l'umana, dopo che gli aveva fatto del male ed avergli proibito di camminare solo per una cazzata, si era preoccupata.
Si diresse verso la sua camera, prese una coperta che aveva nell'armadio, ovviamente sporca di sangue, chi sa quanti umani ha arrotolato al suo interno, ovviamente morti e mutilati, scese le scale, aprì la coperta per poi appoggiarla sopra di loro, sentì l'umana mugolare qualcosa, merda, pensò, non voleva farla svegliare.
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Senti qualcuno appoggiare qualcosa di caldo sopra alle tue spalle, mugoli prima di aprire gli occhi e girarti verso lo scheletro, era ritornato, ti siedi sopra al divano cercando di non svegliare l'altro, lo guardi dirigersi verso la finestra per poi spostare di poco le tende in modo che la luce 'lunare' entri da essa ed illumini la stanza, ora riesci a vederlo meglio, il buio non ti è stato molto da aiuto, si siede sopra al tappeto per poi stendersi sopra di esso con le braccia dietro in cranio spaccato in un punto, chi sa come si è procurato quella ferita, pensi, noti il tuo quaderno vicino ai piedi del divano, avrà letto cosa vi siete detti tu e suo fratello, al solo pensiero arrossisci, gli sembrerà strana che l'umana che ha torturato si ritrova a preoccuparsi per lui, ti sposti in modo da cercare di prendere il quaderno, le gambe iniziano a farti male e ti rallentano, vedi una luce rossa circondare l'oggetto, lo vedi avvicinarsi a te per poi cadere tra le tue mani.
Guardi lo scheletro, esso rimette il braccio dov'era posizionato prima e guardare il soffitto, prendi la penna che era appoggiata sopra al foglio del quaderno, inizi a scrivere, quando hai finito cerchi di scendere il divano, lentamente in modo da non farti troppo male e da riaprire, di nuovo, le ferite, di nuovo quella luce rossa, questa volta circonda te ed ti aiuta a scendere dal divano e posizionarti affianco a lui, ti guarda mentre tu giri il quaderno, ''Dove sei stato? Papyrus era molto preoccupato!!!'' hai scritto, lo vedi sbuffare, sembra non importargli a quanto pare, come non biasimarlo, dopo giorni di litigio anche a te non importerebbe nulla, senti un stretta al tua braccio e una forza tirarti verso il pavimento, hai il suo viso vicino al tuo ed il suo braccio intorno alla tua vita, alzi lo sguardo, noti che ha le orbite chiuse, sembra che sta dormendo, appoggi la testa sul suo petto sei abbastanza bassa a quanto pare, senti la sua mano appoggiarsi sopra il tuo capo per poi muoversi delicatamente, chiudi gli occhi cercando di dormire, stai quasi per cedere al sonno quando senti la sua voce dirti.
''Vedi di dormire ragazzina, non voglio averti sulla coscienza quando svienirai per il sonno.''
Sorridi consapevole che il carattere di quello scheletro non potrà mai cambiare da un momento o l'altro.
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