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Cap.4

'' A volte succedono cose che non si è preparati ad affrontare.'' 

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Ti sei svegliata sentendo delle urla al piano di sotto accompagnate da strani rumori, tipo qualcosa che si rompe ma non è vetro, ti alzi lentamente sedendoti sul duro materasso non volendo scendere per controllare, sicuramente i due fratelli avranno tutto sotto controllo e non avranno bisogno del tuo intervento, perciò prendi lo zaino che hai posato ai piedi del letto per po aprirlo e prendere il quaderno che è al suo interno, il quaderno era abbastanza pieno di pagine e speravi che non si riempisse per via dei tuoi disegni, hai iniziato a fare quest'ultima azione utilizzando la penna dato che non hai una matita accompagnata da una gomma, hai svuotato la mente facendo muovere la mano. 

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Non aveva niente sotto controllo. Si era completamente dimenticato della visita della MOB, solitamente andavano da Fell per discutere di alcune cose ma il fratello, Papyrus, si era stufato delle continue visite allora avevano deciso di fare a turno ed oggi toccava proprio a lui, s'era svegliato sentendo le urla dei suoi compagni dirgli di aprire le orbite mentre lanciarono sia lui che il divano per l'aria, inutile dire che il divano si era rotto per la troppa potenza, aveva maledetto Dust mentalmente mentre si alzava da terra.                                                                                 Iniziò a discutere con l'altro scheletro, non accorgendosi di suo fratello che sta preparando degli spaghetti per tutti, prese bruscamente i due litiganti e li mise a tavola mentre serviva i piatti a tavole ne prese un'altro in più e lo portò di sopra, gli altri non ci fecero caso per un primo momento ma quando tornò subito dopo senza il piatto si fecero un pò di domande. 

'' Chi c'è di sopra Horror?'' 

Chiese Blight il capo della associazione MOB, lo scheletro non rispose continuando a mangiare gli spaghetti, sforzandosi di non vomitare, almeno una cosa giusta l'aveva fatta, suo fratello, aveva messo gli occhi umani in quel inferno fatto in cibo, gli scheletri iniziarono a fare domande su domande ma continuava a non rispondere, voleva tenere l'umana solo per se ed sperava che quella ragazzina se ne sarebbe stata buona in camera sua fino a quando gli altri non avrebbero lasciato l'abitazione, il rumore di una porta che si apre e si chiude velocemente fece zittire tutti, essa venne chiusa a chiave dopo un pò, ciò fece sorridere maligno lo scheletro dal cranio spaccato, sicuramente quel dannato fiore, Flowey, le avrà detto che lui sapeva teletrasportarsi ed una porta non l'avrebbe decisamente fermato.                                                                                              
Alzò il capo continuando a tenere quel sorriso che lo accompagnava sempre quando pensava alle sue vittime, ma non si fece notare da nessuno dato che lo conoscevano meglio del fratello e se tutto sarebbe andato secondo i piani nessuno avrebbe scoperto che sopra c'era la ragazzina, iniziarono, dopo aver finito di mangiare, a decidere quale AU distruggere questa volta ma non volevano che esso fosse troppo vicino dall'AU principale dato che l'ultima volta non è andato tutto a buon fine ma non si concluse nulla e, tra litigi e battute che facevano ridere solo Fell, si fece subito sera ed i ragazzi dovettero andare nei propri AU. 

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Quando non senti più il vociare provenire dal piano terra, decidi di uscire dalla camera portando con te il piatto insieme al quaderno inserito nello zaino a tracolla, scendendo le scale noti il divano fatto a pezzi, ti chiedi come può essere successo e colleghi quel rumore di rotto con il divano, qualcuno si sarà svegliato in modo violento, hai deglutito mentre continuavi a scendere le scale, lo scheletro basso ti era di spalle e di suo fratello non c'era traccia, eri di nuovo sola con lui, hai fatto finta di non averlo visto, dirigendoti verso il lavandino e posi il piatto in esso non dopo aver messo gli occhi dentro un barattolo in cui c'erano degli altri, erano pochi, hai di nuovo deglutito pensando che prima o poi saresti finita come quei sfortunati, no se prima non lo avessi fatto tu, cioè uccidere quei mostri, hai scartato l'idea, non volevi far del male a nessuno, anzi, non ne avevi proprio il coraggio, il solo avere qualcosa che possa ferire qualcuno, sia mostri che umani, ti fa venire la nausea, tu non eri quel tipo di persona.                                                                          
Ti sei ricordata di Flowey, quando, agli inizi del viaggio, ti insegnava come andavano le cose qui e per sopravvivere dovevi uccidere, non l'hai ascoltato, risparmiando tutti i mostri che incontravi facendoli diventare, a modo loro, buoni, hai pensato che forse facendo così anche con lo scheletro avrebbe funzionato, forse ti avrebbe lasciata in pace, ma non sembrava il tipo che si faceva influenzare da semplici parole, parole scritte non dette a voce, ti sei girata iniziando a guardarlo, stava affilando la lama dell'accetta con un osso apparso dal nulla, l'oggetto era macchiato dal sangue di povere persone che, forse, non aveva fatto nulla di male se non cadere in questo strano mondo, hai guardato come, affilando la lama, il sangue si toglieva facendo brillare il ferro ed esso sporcava il tavolo rimanendo ancora solidificato,sentendosi osservato lo scheletro ricambiò il tuo sguardo regalandoti quel sorriso che vedevi solo nei tuoi peggiori incubi e ciò vale a dire molto spesso di quanto tu possa immaginare. 

Hai distolto lo sguardo posandolo sul pavimento, anche esso macchiato da liquido cremisi, ti sei seduta al tavolo continuando a tenere lo sguardo basso, come un cane quando viene sottomesso dal suo padrone, prendi il quaderno, hai continuato il disegno di prima, dato che ti sei fermata per mangiare, ma la curiosità ti stava uccidendo, volevi sapere di chi erano quelle voci che assomigliavano tanto a quello dello scheletro, solo che i toni erano diversi, e da quelle voci hai sentito diversi nomi, hai lasciato, di nuovo, il disegno incompleto, girando la pagina e scrivendo la domanda: ''Di chi erano quelle voci?'' , mostrandolo poi allo scheletro, sembrava scocciato quando hai posato lo sguardo su di lui, sembrava che ciò che stava per dire sarebbe stato un lungo discorso. 

''Erano dei miei compagni che mi hanno fatto visita.'' 

Non voleva aggiungere altro, l'avevi capito dal suo sguardo serio, non hai scritto nessun'altra domanda, il silenzio era stato sostituito dal rumore del ferro che veniva affilato e dalla penna che si muoveva velocemente, non ti era mai piaciuto il silenzio, anche se tu eri una che non faceva molto rumore non ti era mai piaciuto non sentire nulla, a casa il silenzio veniva inghiottito dalle urla di tua madre e del tuo padrigno insieme al pianto del pargoletto, a scuola c'era la voce calma dei tuoi professori o il rumore delle macchine che correvano ad alta velocità, in poche parole: hai sempre vissuto nel rumore. 

''Di solito ci incontravamo sempre a casa di uno di noi, ma suo fratello era stufo delle continue visite allora abbiamo deciso di fare a turno. Il nostro gruppo viene chiamata la MOB, perchè distruggiamo gli altri universi oltre a fare le solite cose per cui siamo stati creati.'' 

AU, avevi sentito pronunciare da uno di loro, in altre parole sono universi uguali a questo solo che il carattere delle persone che ci abitano è diverso, ed i compagni dello scheletro dovrebbero abitare in alcuni di essi, avevi letto di questi altri universi ma non ci avevi fatto molto caso dato che non sei un'appassionata delle scienze, specialmente dell'astrologia, i pianeti e le stelle sono una cosa fantastica ma non ti sei mai interessata molto, l'unica cosa che trovavi interessante era la luna ed le diverse forme che possiamo vedere per via dei mesi lunari, hai scritto altro sotto a all'ultima domanda: ''Sono come te?'', chiedi, sperando che non perda la pazienza per via che stai ficcanasando troppo, ma eri curiosa ed questo era ed è un tuo più brutto vizio. 

''Se intendi che sono mostri, si, lo sono.'' 

Hai scosso il capo facendogli capire che non voleva intendere questo, sbuffa annoiato mentre tu accenni un sorriso divertito, l'ascia sparisce in un lampo dalle sue mani per poi tamburellare le dita di una di esse sul tavolo, appoggia il capo sull'altro ed mette alcune dita nell'orbita vuota, ti guarda con l'altra che è formata da solo un'iride rossa e da una pupilla che è difficile da individuare, sembrava non aver capito il vero senso della domanda, quindi hai indicato la domanda e poi lui, non aveva ancora capito, sospiri esasperata iniziando a scrivere un'altra domanda: ''Sono uguali, in un certo senso, a te Sans?'' , hai fatto vedere il quaderno allo scheletro, ha fatto una faccia schifata quando aveva finito di leggere. 

''Si, sono uguali a me, ma solo di aspetto e non chiamarmi Sans, quello è il nome del mostro dell'AU principale, chiamami Horror dato che fra qualche giorno inizierai ad urlarlo.'' 

Lo hai guardata impaurita, prima avevate una conversazione normale e poi ritorna ad avere il solito comportamento, il nome Horror gli si addice proprio, pensi quando ha distolto lo sguardo dal tuo continuando a tamburellare le dita sulla superfice di legno del tavolo, la noia si leggeva perfettamente sul suo volto, non aveva più voglia di parlare a quanto pare, finalmente, continui a disegnare, era un paesaggio buio ma in quel buio c'era una piccola luce che era lontana ma si vedeva la figura di un fiore ed vicino ad esso c'era qualcosa, sembrava quasi la riva di un fiume.
Il rumore della porta che si apre di scatto ti spaventa, stavi quasi per cadere dalla sedia, hai guardato lo scheletro basso che stava cercando di trattenere una risata, alzi gli occhi al cielo per poi sbuffare, il fratello entra in cucina accompagnato da qualcuno, era una donna, però con le caratteristiche di un pesce, ti regalò un occhiata che ti fece gelare il sangue, hai subito distolto lo sguardo dalla donna mentre lei parlava tranquillamente con il fratello alto, neanche ad Osso-per-cani a quanto pare piace quella donna, i suoi occhi erano diventati più scuri alla sua vista, la donna prese posto a tavola a posto del fratello più basso mentre lui si mise vicino a te, avevi la donna-pesce proprio davanti a te e il suo sgurdo era l'ultima cosa che volevi, ti metteva paura.

Papyrus mise i piatti a tavola, avevi mangiato si o no qualche minuto fà, forse, vedi l'orologio da polso notando che era proprio l'ora di cena, non ti abituerai mai a questo posto, volevi ritornare alla superfice.

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La visita di quella donna gli era del tutto inaspettata, quando se ne sarebbe andata avrebbe fatto quattro chiacchiere con il fratello ma ora aveva altro da pensare, aveva visto il disegno della ragazzina notando che aveva disegnato un fiore dell'echo ma a Snowdin i fiori dell'echo non c'erano, si doveva andare nelle Watterfull per vederli ed era strano, la ragazzina non aveva fatto visita in quel punto dell'Underground.

Angolo ⓜⓔⓔ

Eh, si!!!  Sono cattiva!  Vi ho lasciato nella suspance, chi sa cosa accadrà dopo che Udyne se ne sarà andata, vi siete accorti che era Udyne vero?  Se no, ops.
Ehehehe... Pardon! 
Non ho nulla da dirvi, perciò...

Bay bay!!!

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