La campanella suonò, così io e tutti gli altri eravamo finalmente liberi di uscire dall'università. Misi velocemente via, astuccio, diario e vari libri, per poi chiudere il mio zaino e alzarmi da posto.
All'uscita, non diedi peso a niente e nessuno. Mi inccaminai.
Come mio solito, feci il tragitto da solo per tornare a casa, ma la cosa non mi importava affatto, dopo tutto, potevo continuamente osservare Sonic da lontano. Non mi permetto mai di superarlo, altrimenti non potrei ne guardarlo, ne proteggerlo.
Io e lui. Pochi passi che ci separano l'uno dall'altro. Mi feci coraggio e avanzai velocemente, nella speranza di poter interagire con lui.
Rallento. Qualcosa mi blocca. 
Ecco da lontano arrivare quell'odiosa riccia rosa. Cristo, dovunque vada, lei è sempre presente. Dovrei davvero farla sparire.
Come da routine, Amy avvolge un braccio intorno a quello di Sonic, e i due iniziano a parlare.
La cosa continua per molto. Non sembra intenzionata a lasciarlo.
Mi sto innervosendo.
Dopo una mezz'ora interminabile, arriviamo di fronte a casa mia. Loro la superano.
Sono arrivato. Mi fermo di fronte casa.
Dovrei salire?. Andarmene?. Dovrei lasciare il mio amato nelle mani di quella sgualdrina?.
No. Assolutamente. Oggi ho cose ben più importanti da fare. Devo risolvere una questione, ormai sospesa da anni. Mettere la parola fine.
Ignoro casa mia, e torno a camminare dietro di loro, facendo attenzione a non farmi notare.
Continuammo tutti e tre per la nostra camminata per più di due ore. Per fortuna entrambi decidono finalmente di fermarsi.
Ci troviamo davanti la casa di Amy. Sonic ha deciso di accompagnarla, poco importa, posso aspettare. Non ho fretta, ho tutto il tempo di questo mondo, in fondo sono o no immortale?.
"Grazie per avermi accompagnato a casa Sonic. È stato molto carino...e gentile da parte tua".
Lei sembra contenta, ha un'espressione felice e serena stampata in volto. Perennemente sorridente, con quel suo sorriso innocente. Anche Sonic sembra sereno, le sorride dolcemente. Cazzo, quanto è bello, è assolutamente abbagliante. Sono invidioso, molto invidioso. Perché non sorride spesso, se non sempre, anche a me in quel modo?. Mi piacerebbe così tanto. Unicamente per me. Solamente mio. Sarebbe davvero un sogno che si avvera, o meglio...si avvererá, con o senza il mio aiuto.
"Figurati Amy, è stato un piacere, inoltre è stato bello per una volta passare del tempo insieme, senza che tu mi sia saltata addosso o altro.".
Finisce la frase e sorride, ancora una volta. Così..magnifico, se non fosse per quella puttana di una riccia rosa.
Poco dopo qualche istante, lei si avvicina in modo deciso a lui e fa per baciarlo sulla guancia, poi si ritrae. Lui ne rimane sorpreso e arrossisce d'istinto.
Sono furioso e pieno di collera, le mie mani bruciano. Sto letteralmente stritolando i mie stessi palmi delle mani, che a momenti quest'ultime sanguinano.
Quanto vorrei non dovermi nascondere e uscire allo scoperto per fargliela pagare. Troppo, ma...non è ancora il momento. Calmati Shadow, devi essere paziente.
Dopo ciò, Amy tira fuori una chiave dal suo zaino e la usa per aprire la serratura di casa sua. Saluta Sonic con un lieve gesto di mano ed entra, per poi chiudere la porta.
Dopo aver salutato la riccia rosa, Sonic si voltò e si inccaminò verso casa sua. Il riccio blu è rimasto solo, e rimarrà tale fino all'indomani. Non ho intenzione di seguirlo, non oggi, prima devo risolvere un'importante faccenda.
Non appena Sonic non fu più nei paraggi, uscì dal muro cui ero nascosto e guardai la casa di Amy. Sorrisi nel guardarla.
Ora sono felice...molto presto sarò al settimo cielo.
"Dopo anni, l'ora è giunta finalmente.."
Non appena finì la frase, mi inccaminai con passo deciso verso la casa, dell'ormai nota Amy Rose.