★12★
<Per un pelo..>sospirai
Mi guardai intorno per vedere se se ne fossero andati, così uscii allo scoperto e mi misi a correre nella direzione di quel bambino, lo vidi che stava poggiato con la schiena ad un albero e con le braccia pensolanti ai suoi lati, mi avvicinai e mi inginocchiai visibilmente preoccupata, dopotutto ero una bambina e non sapevo cosa era grave e cosa no
<Ehy stai bene?>gli chiesi con la disperazione scritta in faccia
Lui girò lentamente la testa nella mia direzione e fece un sorriso amaro
<Perché ti preoccupi? Non ce ne motivo...non lo fa neanche mia mia madre>disse con voce tremolante facendo sparire quel sorriso sforzato che aveva prima.
Direi una stupidaggine se dicessi che quella frase mi passò inosservata, infatti mi intristetti un po, ma subito contrabbattei la frase, é vero che non avevo motivo di preoccuparmi, ma mi sentivo di farlo quindi l'ho fatto.
<Ma cosa dici? Tu stai in queste condizioni e non dovrei preoccuparmi?>gli chiesi quasi urlando
Lui mi guardò un po stranito
<Beh, tu dei una femmina...non dovresti avere sentimenti>mi disse perplesso guardandomi come se fossi un alieno
Rimasi spiazzata da quelle parole
<Non é vero! Io li ho i sentimenti, come puoi vedere!> affermai
Mi guardò per un po come se volesse analizzarmi
<Infatti sembri diversa dalle femmine normali..>mi disse
Sorrisi involontariamente.. nessuno mi aveva mai detto una cosa cosi, neanche i miei familiari, loro erano i primi a dirmi che non valevo niente e sentir dire quelle parole mi rese felice.
Ad interrompere la nostra "conversazione" furono i ragazzi di prima che stavano ritornando da lui.
<Vieni con me>facendo segno di alzarsi in fretta.
Lui fece come gli dissi, ma non ce la faceva da solo, cosi mi avvicinai e gli misi il braccio dietro il mio collo e ci misimo a camminare a passo svelto.
Non ci volle poco, ma alla fine l'ho portato il più lontano possibile da quella parte del gigante parco e andammo dove ci incontrammo la prima volta, ci sedettimo dietro quell'albero e dopo qualche minuto di silenzio lui parlò.
<Mi dispiace se l'altro giorno ti ho trattata in quel modo..>mi disse abbassando la testa dispiaciuto
<Stavo piangendo perché mia madre mi aveva ordinato di uscire fuori di casa, io volevo rimanere a casa con lei, ma mi ha detto che doveva arrivare un ospite, ma io insistetti e mi tirò uno schiaffo, così uscii e arrivai in questo parco...
Mi avvicinai a qualche bambino chiedendogli di giocare, ma le mamme si avvicinarono dicendo che non dovevano stare in mia compagnia>mi triste
Mi dispiacque tantissimo e d'istinto mi avvicinai e lo abbracciai.
Lui non ricambiò subito l'abbraccio ma quando capì che il mio era un abbraccio sincero lo ricambiò.
<Ti capisco>disse a fil di voce cacciando una lacrima e stringendolo più forte..io davvero lo capivo, capivo come si sentiva, perché anche io ho subite le sue stesse cose.
Lui non si mosse, anzi, ricambiò la mia stretta e mi sentii la maglia un po bagnata sulla spalla...
Stava piangendo anche lui.
<Non piangere>gli dissi staccandomi e asciugandogli le lacrime
<Anche tu allora>disse facendo la mia stessa cosa, provocandomi un sorriso e stessa cosa per lui.
Dopo un po di silenzio dopo quel gesto parlai io.
<Perché tua madre non si preoccupa per te?>gli chiesi, sapevo di essere impicciona, ma volevo sapere.
<Non lo so...sembra che non mi ami...
Quando qualche volta capita che mi faccio male, vado da lei, la chiamo più volte per staccarla dal telefono, ma lei mi urla e dice di essere impegnata e che la colpa é mia se mi sono fatto male ed io me la devo risolvere.
Non si occupa mai di me, non mi chiede mai cosa ho fatto a scuola e non vuole che esca mai con lei...
Così però sono tutte le femmine della mia famiglia, le mamme dei miei compagni di classe e le bambine che incontro, tutte loro mi trattano come se fossi un cane rognoso...>mi disse sospirando.
<Perché lo fanno?>chiesi arrabbiata
<Quelle della mia famiglia lo fanno perché é mia madre che glielo permette, non dicendo niente quando mi trattano male, le donne estranee odiano mia madre e per questo non fanno giocare le bambine con me.
Una volta la mia amica, Jihyo, mi disse che la madre le aveva detto che non doveva stare più insieme a me perché porto guai>mi disse
Non potevo crederci...continuavo a chiedermi quando potessero essere cattive, ma non mi stupii più di tanto perché mia madre non era meglio, anche lei non si prendeva mai cura di me, infatti mi lasciava sempre sola.
<Però tu sembri diversa dalle altre, sembri...speciale ecco>mi disse guardandomi sorridendo
<Grazie>dissi dandogli un bacio sulla guancia
Si toccò la guancia con una mano e mi sorrise
<Tanto non fa niente...non mi importa che mia madre non si importi di me, almeno ho mio padre che mi ama e che si occupa di me come non fa mai mia madre, con lui mi diverto, quando prendo un bel voto a scuola o faccio qualcosa di buono lui si complimenta con me e quando può, che non va a lavoro, mi fa uscire sempre con lui.>mi disse sorridendo e guardando il lato positivo della sua vita
<Sono felice>gli sorrisi
<Almeno tu hai un papà che ti vuole bene...entrambi i miei genitori é come se non esistessero e mi umiliano davanti ai miei familiari dicendo che era meglio che non nascessi, che sono solo un peso per loro e cose cosi>continuo
<Io invece ringrazio Dio che tu sia nata>dice guardandomi
Quella frase non me la sono mai dimenticata...
To be continued...
Spazio autrice
Ehyyy spero che questo capitolo vi sia piaciuto ❤
Ho in mente di scrivere un altra storia...su Jonghyun dei SHINee 😭
Fatemi sapere se vi piacerebbe che la scrivessi nei commenti, cosi vi faccio sapere quando la pubblicherò ❤
E niente....
-Sayonara★❤★
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