Voglio che tu stia bene
"Kim, le chemio non stanno facendo effetto" sospirai annuendo e mi alzai dalla sedia, me ne andai sbattendo la porta e scesi le scale che portavano fuori dall'ospedale.
Vidi mio padre e così mi misi il cappuccio della felpa nera e andai verso la macchina, salii e appoggiai la testa al finestrino.
"Cosa ti ha detto il dottore?" Alzai le spalle e risposi:
"Che le chemio non fanno effetto" mio padre mi prese una mano e mise in moto.
Arrivammo davanti a casa nostra e vidi Liam seduto sugli scalini, nascosi un sorriso e poi tossii per nasconderlo.
Scesi dall'auto e mi avvicinai a lui.
"Ciao Liam" lo salutò mio padre, lui ricambiò il saluto e poi mi guardò.
"Ciao Kim" mi salutò sorridendomi.
"Cosa ci fai qui?" Chiesi provando a nascondere la felicità che stavo provando in quel momento.
"Mi mancavi" il mio cuore fece un salto.
"Puoi anche andartene" scosse la testa.
"Non me ne vado Kim" rispose avvicinandosi a me, mi prese una mano e sospirò.
"Voglio che tu stia bene, voglio che non mi allontani" deglutii.
"Se vuoi che io stia bene, te ne devi andare" scosse la testa e sospirò accarezzandomi una guancia.
"Perché dovrei? Vuoi stare male da sola? Non mi importa" sospirai.
"Liam non complicare le cose"
"Sono già complicate e lo sai. Non voglio che tu stia male. Non sopporto vederti star male" sbuffai e trattenni le lacrime.
"Vattene" sussurrai piano.
"Ti prego .. Almeno dimmi se stai bene"
"Si" mentii, lui mi guardò negli occhi.
"Non è vero" rispose piano, abbassai lo sguardo.
"Hai qualcuno che ti stia accanto?"
"Vattene Liam" sospirò baciandomi una guancia.
"Non me ne andrò mai per davvero" se ne andò, tirai su con il naso ed entrai in casa.
"Stai bene piccola?" Chiese mia madre.
"Si mamma" risposi andandomene in camera mia.
Mi sdraiai sul letto e presi un cuscino.
"Kim è pronta la cena" mi disse mio padre entrando in camera mia.
Il solo pensiero del cibo mi dava il voltastomaco.
"Non ho fame" Risposi chiudendo gli occhi, sentii una mano che mi accarezzava i capelli.
"Principessa, devi mangiare" scossi la testa.
"Papà, non ho fame" risposi piano.
Mi accarezzò una guancia e sospirò.
"Ti porto una cioccolata calda più tardi" sorrisi annuendo e mio padre andò via chiudendomi la porta.
Mi alzai dal letto e andai verso la scrivania, mi misi a sedere sulla sedia girevole e andai su FB.
Jake: Ehi bellissima ❤️
Io: Sbagliato persona? Hahahah
Jake: Scema 😂 come stai?
Io: Tutto bene, si tira avanti e tu?
Jake: Benissimo, ora che ti sento
Io: Che Don Giovanni che sei eh 😂
Jake: Ovvio Biondina, ti va di vederci stasera? ❤️
Io: Stasera non posso proprio 😔
Jake: Uffa! Vabè dai, si uscirà un'altra volta ❤️
Io: Si certo, mi farebbe piacere 😊
Andai sul profilo di Liam.
-Mi manchi-
-L'amore fa diventare cretini! Non innamoratevi mai!- sorrisi.
-Le parole che ti vorrei dedicare sono tante, ma l'amore che provo per te le batte tutte- sorrisi di nuovo e vidi che aveva pubblicato una foto.
Era una foto di un cuore spezzato e c'era scritto: -Me lo hai spezzato, ora puoi aggiustarmelo venendo a darmi un bacio?- La voglia che avevo di baciare quel ragazzo era infinita.
Liam: Ehi verginella, parliamo?
Io: Non ho voglia, ciao.
Andai sul profilo di Nora e vidi che non aveva pubblicato niente.
"Mi manchi da fare schifo pure tu"ammisi piano e poi tolsi il suo profilo.
Chiusi il PC e mi presi la testa tra le mani, non riuscivo più a stare lontana da Liam o da Nora e mi mancava anche Max.
Mi mancavano quei tre coglioni.
Mi mancava scherzare con la mia migliore amica.
Mi mancava baciare Liam.
Non ci riuscivo più.
Inizio Flashback:
Aprii una lattina di coca e ne bevvi un sorso guardando coglioni che si strusciavano come conigli.
"Sul serio ragazza? Vieni ad una festa e prendi una coca? Che tristezza" mi girai confusa e incontrai una ragazza con un vestito striminzito, i capelli rossi e dei piercing.
Il suo tono era sarcastico, e mi dava una noia mentre sorseggiava della birra.
La guardai confusa e poi esclamai:
"sul serio ragazzina? Sono le 23.00 e tu sei già ubriaca?" La ragazza mi guardò male ed esclamò:
"Siamo ad una festa, nel caso non lo avessi notato. Non devi venire qui molto spesso. Che c'è? Hai perso la strada per il Club del Libro?" Scoppiai a ridere e risposi sarcastica:
"Dio! Miss simpatia abbiamo qui!"
"Sarei più simpatica se tu non fossi così noiosa, santarellina" mi rispose guardandomi male.
Le feci il verso e ammisi:
"Penso che tu non sia simpatica per niente"
"Penso che tu sia irritante" esclamò bevendo la sua birra.
Sorrisi e risposi:
"Non sai quanto"
"Che cosa ci fa una come te in un posto del genere? Vuoi far arrabbiare mammina e papino?" Chiese con tono sarcastico e così la guardai male.
"Non parlare dei miei genitori!"esclamai stringendo la lattina in una mano, sentii la lattina contorcersi.
La ragazza alzò le mani sorridendo.
"Scusa, non volevo"
Sospirai e chiesi:
"Sei di qui? Non ti ho mai vista"
"Non sono di qui, cioè, mi sono appena trasferita" rispose alzando le spalle e si scolò una seconda birra, ci dava dentro con l'alcool.
Annuii alzando le spalle e domandai:
"Ah ehm okay, andrai nella nostra scuola?"
"No, io ho già finito la scuola. Ho vent'anni. Te quanti anni hai?" Domandò bevendo un sorso di birra.
"19" risposi sorridendo e presi un'altra lattina di coca.
"È il tuo ultimo anno quindi?"chiese divertita, così sorrisi annuendo.
La ragazza prese un' altra birra e me la porse esclamando:
"Bevi questa, è megli o della coca cola" la ringraziai ridendo ed esclamai:
"no grazie, vivo già male per conto mio"
"se hai qualche problema l'alcol risolve tutto, credimi" esclamò bevendo un sorso di birra.
Scoppiai a ridere e risposi:
"non penso"
La ragazza scrollò le spalle e si tenne la birra per se.
"A me ha aiutato molto"
"mi fido, ma voglio stare sobria"esclamai alzando le spalle.
"cioè, tu sei ad una festa e vuoi stare sobria?!" Rispose sconvolta.
Sorrisi annuendo e ammisi:
"Già, ci tengo alla mia vagina"
La ragazza sbuffò.
"Ho detto di ubriacarti, non di darla al primo cretino passa" esclamò.
Fine flashback.
Sorrisi come una scema, non avrei mai pensato che quella ragazza in così poco tempo potesse diventare una delle persone più importanti della mia vita.
"Ehi Principessa" guardai mio padre e lui mi porse una tazza di cioccolata calda.
"Stavi piangendo di nuovo" esclamò.
"Già ... Succede spesso in questi giorni"
"Già, lo noto" rispose sorridendomi.
Bevvi un sorso di cioccolata.
"Perché piangevi?" Domandò piano.
"Mi sono ricordata la prima volta che ho visto Nora" mi sorrise inginocchiandosi.
"Vuoi parlarne?" Scossi la testa e sorrisi.
"Grazie mille papà"
"Di cosa?"
"Semplicemente di esistere" risposi.
Mi baciò la nuca e sorrise.
"Quando vuoi principessa" sorrisi e lui se ne andò dalla mia camera.
Erano le due del mattino e non riuscivo a prendere sonno, mi giravo e mi rigiravo nel letto.
Presi il mio telefono e mi misi le cuffie cominciando ad ascoltare la musica.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dalla musica dei Muse e mi addormentai.
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