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"Fool no more"


Grazie a tutti quelli che stanno leggendo la mia storia. Ci stiamo avvicinando alla resa dei conti.Che cosa succederà in questo capitolo? Leggetelo e lo scoprirete!

9°Capitolo

"Fool no more"


Mentre Patricia trascorreva la sua gravidanza in casa della sua migliore amica, tra gli occhi indiscreti di Eddie e le premure della futura nonna, lontana dai drammi e i problemi che solo i suoi amici potevano causare. Come avevano trascorso loro questi mesi? Facciamo un salto indietro per scoprirlo.

"Allora come sta Trixie?" Chiese Mara a Nina. La ragazza era rimasta davvero sbalordita dalla notizia della gravidanza della mia amica, poiché era l'ultima persona al mondo cui avrebbe pensato incinta. Quando però l'aveva vista con quel piccolo ventre gonfio, le parve così radiosa e bella da toglierle ogni dubbio a riguardo. Una cosa non le era chiara però, e non solo a lei, ma anche a molta altra gente, chi fosse il padre del bambino. Sapeva di certo che Patricia non era il tipo che andava in giro ad avere rapporti sessuali con chiunque, come quegli stupidi pettegolezzi che giravano per la scuola, in più la rossa più volte aveva rifiutato le avances dei suoi compagni di scuola. D'altro canto Mara con l'aiuto di Nina introdusse spesso l'argomento "padre del bambino" la ragazza in attesa spesso e volentieri cambiava discorso, oppure fingeva di non capire. Forse era più facile e meno doloroso per lei fingere che non c'era nessun padre, ma chi poteva essere così insensibile e immaturo da non assumersi le sue responsabilità abbandonando la sua ragazza incinta? Mara non sapeva chi fosse ma gli avrebbe detto sicuramente cinquanta motivi per cui era una persona orribile se lo avesse mai incontrato.

"Bene, si lamenta che non riesce a vedersi i piedi" Rispose Nina ridacchiando, ricordando tutte le volte che Patricia si lamentava, di essere grossa.

"La pancia le è già cresciuta così?"

"Beh sai com'è Trixie, brontolare è il suo marchio di fabbrica".

Le due ragazze risero.

"Oggi pomeriggio ti va se la vengo a trovare?"

"Certo, dopo scuola va bene? "

"Non posso, devo andare da Mick dopo scuola."

La bionda alzò un sopraciglio malizioso. "Lezioni private speciali?"

"No, niente del genere!"

"Avete mai pensato al sesso? Dopotutto state insieme già da un anno"

"Diverse volte, ma ho sempre rifiutato"

"E perché?"Le chiese Nina.

L'amica alzò le spalle."Non lo so, paura forse. Amo Mick, ma non me la sento di fare questo passo. "

La bionda annuì."Capito, l'importante è che ti senta sicura".

"Già, a proposito tu e Fabian?"

"Tra me e Fabian è ancora troppo presto!"

"Non parlo solo di sesso, come vanno le cose tra di voi?"

"A meraviglia! Stiamo uscendo insieme da un paio di mesi ormai, e lui è così dolce!"

"Aww sono così felice per te"

"Hey Joy!" Gridò Jerome nel corridoio alla piccola ragazza, facendola voltare.

"Ciao Jerome, come va?" Gli domandò la ragazza radiosa.

"Alla grande, e tu?"

"Ne sono felice, comunque sto bene anch'io".

"Bene! Senti volevo ringraziarti."

La bruna aggrottò la fronte confusa. "Ringraziarmi? E di cosa?"

"Senza di te non avrei mai fatto pace con Alfie. "

"Vi siete chiariti allora! Mi fa piacere. "Disse Joy sorridendo.

"Già"

"Dai raccontami com'è andata."

Jerome iniziò così a raccontargli come aveva recuperato l'amicizia di Alfie.

Quel giorno Jerome si era recato a casa del suo ex migliore amico con una busta piena di dolciumi in una mano, e di buoni propositi e scuse nell'altra. Bussò alla porta di casa sua. Vedendo chi era, Alfie fu tentato di sbattergli la porta in faccia ma Jerome lo fermò supplicandolo. "Lo so che vuoi sbattermi la porta in faccia, lo so, lo farei anche io se fossi in te, ma prima lasciami parlare. Sono stato un'emerita testa di cazzo a fare quello che fatto, ti giuro che se potessi tornare indietro impedirei a me stesso di fare quell'enorme, gigantesca cazzata. Ti chiedo scusa dal profondo del mio gelido cuore, vogliamo davvero che una ragazza si metta tra noi e la nostra amicizia decennale? Torniamo ad essere Jerome e Alfie, l'incredibile duo!"

La porta si chiuse, il biondo abbassò la testa rassegnato, quando sentì poi il rumore del lucchetto, e la porta aprirsi.

"Mi avevi già convinto a emerita testa di cazzo, ma volevo farti soffrire un altro po'." Confessò Alfie.

"Tu.."

Gli fece cenno con la testa."Dai entra, un momento ci sono Marshmallow in quella busta?"

"Per chi mi hai preso? Certo che si!"

I due ragazzi avevano recuperato la loro amicizia.

"Lo sai una cosa?Credo di non avere più una cotta per Amber. "Dichiarò Alfie mentre ingoiò il decimo Marshmallow della giornata.

"Ah si?"

"Già, l'ho baciata,non chiedermi come o perché, è una lunga storia, ma non ho provato nulla. Pensavo che se l'avessi baciata avrei sentito i fuochi d'artificio, ma invece non c'è stato nulla." Confessò il ragazzo. Aveva talmente voluto Amber, da non rendersi conto che in fin dei conti non era la ragazza per lui.

"Wow"

"Eh si, e poi ora mi piace un'altra e credo di piacergli. "

"Vecchio volpone! E chi è?"Domandò Jerome curioso.

"È Willow del corso di teatro"

"La hippie tutta allegra? "

"Proprio lei." Confessò Alfie con un grande sorriso. Willow era cosi carina, adorabile, e rideva a tutte le sue battute, anche a quelle più assurde.

"Quando mi ringrazierai allora? L'hai incontrata grazie a me!" Lo prese in giro Jerome.

"Oh non ci sperare!" Rispose Alfie ridendo.

"È andata esattamente così" Finì di raccontare Jerome, guardando Alfie ridere e scherzare con Willow, lei si che era perfetta per lui.

Mara s'incamminò verso casa di Mick. I suoi genitori erano fuori città. Il padre di Mick era un medico, e spesso partecipava a convegni di medicina, e volentieri la moglie lo seguiva in questi viaggi.

La bruna si chinò per prendere una chiave nascosta dentro un vaso posto nel portico di casa Campbell. Ormai conosceva bene i nascondigli di quella casa. Aprì la porta di casa, era estremamente silenziosa, salì le scale per recarsi al piano di superiore. Udì dei rumori pian piano che saliva, aprì la porta della camera di Mick, e lo trovò a letto, con un'altra ragazza. Rimase scioccata, quasi paralizzata.

"Mara! Posso spiegare!" Cercò di giustificarsi il ragazzo colto i flagrante, ma la ragazza era già fuggita via in lacrime.

"Come ha potuto farmi una cosa del genere?" Disse Mara tra i singhiozzi, mentre mangiava una vaschetta di gelato alla crema con Nina e Patricia.

"Uomini, buoni solo a scopare. " Dichiarò la rossa ingoiando l'ennesima cucchiaiata di gelato al cioccolato. Queste voglie la stavano uccidendo.

"Trixie!"L'ammoni' Nina facendole un cenno con la testa verso una Mara in lacrime.

"Che ho detto di male?" Bofonchiò' Patricia ancora con il cucchiaio in bocca.

"Hai un po' di tatto?" Le chiese Nina.

"Scusa, ho gli ormoni impazziti."Si giustificò Patricia, da quando era in attesa, gli ormoni erano la sua perfetta scusa per tutto.

"Gli avevo dato tutto." Dichiarò Mara in lacrime, forse doveva essere remissiva nei suoi confronti, e dargli quello che voleva.

"Beh non proprio tutto"

Nina roteò gli occhi.

"Che cosa vorresti dire? Che dovevo dargliela come hai fatto tu a chi sa chi?"

Il volto di Patricia si irrigidì "Mi stai dando della sgualdrina? "

"Non so, non sono io che sono rimasta incinta di uno sconosciuto!"Sputò la bruna velenosa.

La rossa le rovesciò sulla testa quello che le era rimasto del suo gelato a cioccolato. "Vai al diavolo Mara!" Le gridò prima di andarsene via.

"Trixie aspetta!" Le disse Nina rincorrendola.

Patricia si rifugiò in quella che ormai era diventata la sua camera.

"Trixie, Mara non voleva dire quello che ha detto.."

La rossa la ignorò. "È Eddie, il padre del bambino è Eddie." Confessò tra le lacrime.


Trixie ha finalmente rivelato chi è il padre de suo bambino.

Che cosa succederà nel prossimo e ultimo capitolo?

commentate in tanti!

lilydreaming <3 <3


 Fool no more io adoro questa canzone <3 

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