You and I
|Harry|
"Dio Niall! Ho capito! La smetti di ripeterlo?"
"calma hazza! So che hai bisogno di me, arrivo, calma!"
"no Niall, non ce n'è biso.." Dio santo! Impreco da solo contro il telefono ormai muto. Non mi ha dato nemmeno il tempo di concludere la frase, che, tipico di Niall, ha chiuso la chiamata. Fra 3 minuti sarà qui e io ora come ora non sono in grado di rispondere alle sue mille domande e ad ascoltare il suo fiume incessante di parole. In altre circostanze riuscirei a sopportare la sua iperattività, insomma stiamo parlando di Niall, il mio migliore amico, la persona senza la quale non so come e cosa avrei fatto in questi dieci anni. Ci siamo conosciuti il primo giorno del primo anno delle scuole medie, si era appena trasferito dall'Irlanda, era chiassoso, esageratamente sorridente e un vulcano sempre in attività. All'inizio mi infastidiva questo suo essere così.. così colorito ecco.. ma poi ho capito che questo era Niall, e non potrei vivere senza il mio biondino tinto, senza il mio migliore amico, il mio compagno di banco a scuola e il mio coinquilino adesso che siamo all'università. Siamo al terzo anno di college, sempre qui nella nostra amata e uggiosa Londra. Seguiamo corsi e lezioni differenti ma siamo nello stesso campus, stessa stanza, stessi amici, pranziamo insieme, studiamo insieme, come quando eravamo ragazzini. Adesso sono sicuro che starà correndo per tutto l'edificio, urlando e imprecando pur di arrivare nel nostro dormitorio il prima possibile. Quando mi ha chiamato poco fa e mi ha dato la notizia, che del resto io avevo già saputo pochi minuti prima che me lo dicesse lui, sembrava più sconvolto di me. D'altronde la novità ha fatto il giro di tutta l'università ed in poco tempo è giunta anche alle mie orecchie. La prima cosa che ho fatto è stata lasciare le lezioni e correre subito in camera sotto le occhiate curiose che mi lanciavano i miei compagni di corso. Per oggi credo che non seguirò più nessuna lezione, non ce la faccio, voglio starmene qui in camera, da solo, in silenzio, e dormire. Dormire magari per tutto il weekend che sta per cominciare
"Niall in soccorso! Eccomi! Come ti senti? Ne vuoi parlare? Vuoi che ti porti qualcosa di buono da mangiare?" La porta della nostra stanza si spalanca e il mio coinquilino aka migliore amico aka irlandese dei miei stivali, fa il suo ingresso trionfale buttandosi letteralmente addosso a me che fino a qualche istante fa ero steso sul letto a pensare al casino che ho in testa
"Nì ti prego! Non sono in grado di reggere le tue urla da checca isterica" sbuffo posandomi una mano sul volto
"hey! Non sono isterica!" Mette su un broncio adorabile e, come sempre, riesce a strapparmi, se pur piccolo, un sorriso
"io non ho intenzione di tornare a lezione oggi, tanto è venerdì pomeriggio e ho poco da seguire" lo informo per poi ritornare nella mia posizione, steso sul letto con gli occhi rivolti al soffitto
"bene haz, rimarrò anche io qui allora!"
"non dovevi vederti con Josh, oggi?" Lui e Josh stanno insieme da quasi tre anni, si sono conosciuti il primo anno di college, si sono piaciuti subito e dopo una sola uscita già erano una coppia, é stato un colpo di fulmine. Stanno davvero bene insieme, Josh lo ama così tanto, lo fa stare bene, gli da tranquillità e tanto amore, si prende cura di lui ed io non potevo desiderare ragazzo migliore per il mio Niall. Poi Josh è un buon amico anche per me, gli voglio bene e gli sono grato per tutto l'appoggio che mi da e che mi ha dato in questi anni
"dovevamo, ma in questo momento tu sei più importante, anzi tra un po' viene anche Josh qui, è preoccupato e vuole starti accanto"
"Ní ma io sto bene, non dovete preoccuparvi" non sto bene ma Niall non deve rinunciare al suo pomeriggio con Josh per me
"sì come no e io sono una sassy queen e mi fa schifo la pizza" scoppio a ridere e lo abbraccio, sempre il solito
"ma tu infatti sei una sassy queen e mangi solo carote, odi la pizza" lo prendo in giro guadagnandomi una sua occhiata buffa
"haz davvero non mentirmi, non serve. Dimmi quello che senti, quello che pensi, sfogati e basta" poggia una mano tra i miei capelli ricci, in questi anni cresciuti sulle spalle, e me li accarezza, é un gesto che mi rilassa incredibilmente
"in realtà non lo so Nì, non so davvero cosa pensare, probabilmente ancora non sto realizzando il tutto. Insomma è un anno che manca da Londra e adesso sapere che torna così, anche solo per un weekend, mi ha completamente sconvolto, ho il cervello in fumo. Però ragioniamo, non devo per forza vederlo, no? Io passerò il weekend buono, buono qui in camera, mangerò schifezze che tu mi porterai da Nando's e starò bene. Lunedì arriverà presto e lui se ne andrà così com'è tornato"
"no! Cazzo no! Devi affrontarlo Harry! Dagli un pugno, mandalo al diavolo! Hai tutto il diritto ad una fottuta spiegazione, una spiegazione che lui non ti ha mai dato, se non un cazzo di bigliettino con una merda di 'scusami se puoi haz, mi dispiace.. Perdonami' io l'avrei rincorso a Los Angeles e tirato un pugno dritto in faccia! Sei tu che me l'hai impedito" mi fa male ripercorrere tutto, dopo un anno, un fottuto anno. Un anno di silenzi, un anno vuoto, un anno in cui mi sono distrutto per colpa sua. Non ho mangiato per settimane, non seguivo più le lezioni, non uscivo, non parlavo con nessuno, nemmeno con Niall, ero diventato un vegetale. Se sono riuscito ad andare avanti lentamente e a riprendermi quasi del tutto dopo ben sette mesi è stato solo grazie al mio migliore amico e a Josh che sono sempre stati al mio fianco. Si può dire che mi sono completamente ripreso da appena tre mesi, sono stati giorni tremendi, anzi direi un anno, se considero il tutto e se penso che se n'è andato giusto un anno fa, il 22 novembre del 2014. L'ho odiato e lo odio ancora per tutto quello che mi ha fatto, per come mi ha lasciato dopo un anno che stavamo insieme e dopo tutto quello che abbiamo condiviso, e soprattutto odio me stesso perché nonostante tutto lo amo ancora, lo amo in un modo in cui non amerò nessun altro, non potrei mai. Potrò anche conoscere gente, altri ragazzi, starci bene insieme, ma non saranno mai lui, non saranno mai il mio Lou, ed è assurdo sentirlo ancora mio dopo un anno di silenzio e zero spiegazioni
"non ce la faccio Niall! É difficile! So che dopo un anno di silenzio mi meriterei una spiegazione, ma adesso non sono pronto, sai bene che in questi mesi, soprattutto all'inizio, lo inondavo di telefonate, gli ho mandato messaggi su messaggi, lo supplicavo di rispondermi, mi sono umiliato per lui! E cosa ho ottenuto? Niente, assolutamente niente, e va bene così. Ora proprio non ho le forze per pretendere spiegazioni, anche se le meriterei. Davvero ho solo voglia di starmene in camera e non pensare a nulla, ed è inutile dirti che io alla partita non vengo!" Gli occhi iniziano a pizzicare, bruciano e le lacrime minacciano di uscire da un momento all'altro, ma se crollo adesso è la fine, non voglio
"va tutto bene haz, ci sono io con te" mi lascio andare completamente tra le braccia del mio migliore amico e scoppio a piangere non potendone fare a meno, è da tanto che mi tenevo dentro queste lacrime
"shh, andrà tutto bene, te lo prometto, te lo prometto" continua a ripetermi mentre mi accarezza i capelli
"non sono pronto a rivederlo" sussurro con la testa schiacciata nella sua spalla
"non dovrai farlo, se ti fa stare più tranquillo non ci muoveremo da qui, passeremo il weekend in camera e faremo una delle nostre serate, film, pizze, tante pizze e cibo spazzatura, tanto cibo spazzatura" Niall e la sua ossessione per il cibo, mangia tutto ciò che è commestibile, non smette mai e ha una venerazione immane per la pizza, la mangia sempre, sono sicuro che la inzupperebbe anche nel tè se potesse
"ci sto Nì, però non esagerare come al solito prendendo quantità industriali di cibo" glielo dico giusto per farlo irritare perché tanto so che Niall esagererà come al solito tornando in camera con buste e buste di cibo che basterebbe a sfamare un esercito
"io non esagero mai! Prendo solo lo stretto indispensabile" sorrido essendomi calmato leggermente. Sto per aprire bocca quando veniamo attirati da alcune urla che provengono dal corridoio
"che succede?" Ci alziamo dal letto per andare a vedere cosa succede ma veniamo bloccati a sentir pronunciare un nome, quel nome
"non permetterti di avvicinarti a quella fottuta porta, altrimenti ti spacco la faccia! Brutto pezzo di merda! Stai lontano da lui, Louis! Vattene da dove sei venuto!!" Louis, ho sentito proprio Louis, ma non può essere, si insomma lui sarebbe dovuto venire oggi qui al college con la squadra di calcio di Los Angeles, i 'Los Angeles Galaxy' della quale è il capitano, ma non vedo perché dovrebbe essere davanti la porta della mia stanza. Il rettore della nostra università ha organizzato una partita di beneficenza coinvolgendo varie squadre di calcio di Londra. Tutto il campus sapeva di questa iniziativa e della manifestazione e successiva partita che ci sarà domani, ma eravamo all'oscuro che ci sarebbe stata anche la squadra dei Los Angels galaxy, non sapevo nulla, perlomeno fino a un'ora fa, quando, mentre ero a lezione, è girata voce della presenza di Louis. Io non mi spiego il perché dovrebbe essere qui! È un anno che manca da Londra, che ha lasciato me e il college e si è trasferito a Los Angeles, perché è venuto? Solo per far un favore al rettore?. Ha sempre voluto fare del calcio il suo lavoro e ci é riuscito. L'anno scorso gli è stato offerto di giocare, come attaccante, che è il suo ruolo, nella squadra di calcio che ha sempre sognato. Lontanissimo da Londra e soprattutto da me, non c'ha pensato su due volte ad andare via, a fare i bagagli e a lasciarmi solo, con uno stupido bigliettino senza senso. Non ha neanche avuto il coraggio di dirmi in faccia che la sua decisione l'aveva presa e che non poteva rinunciare a quella proposta, d'altra parte l'ho sempre saputo che per Louis venivo, in ogni caso, dopo il calcio. Mi ha sempre messo in secondo piano, ed io da stupido innamorato qual ero non mi sono mai ribellato, per me la cosa più importante era la sua di felicità e non la mia. L'anno scorso giocava nella squadra dell'università, dopo una partita vinta alla grande, nella quale aveva anche segnato due gol, gli si avvicinò un osservatore dei Los Angeles Galaxy dicendogli che era da un po' che lo teneva d'occhio, e lui e la società lo volevano assolutamente in squadra. Gli hanno offerto un contratto per le prossime tre stagioni, e gli avrebbero dato anche una borsa di studio, nel caso avesse voluto completare gli studi in scienze sportive. L'anno scorso era al secondo anno, e ora dovrebbe essere al terzo e ultimo, e quindi laurearsi a breve, sempre se ha accettato la borsa di studio, questo non lo so. Parlammo subito del contratto e della possibilità di trasferirsi, stavamo insieme da un anno, eravamo felici e io ero completamente innamorato di lui. Nemmeno per un attimo gli ho fatto pesare la scelta, era il suo sogno e io ero orgoglioso di lui. Da subito gli dissi che doveva accettare, ero anche disposto a continuare la nostra storia a distanza, a tanti chilometri di lontananza, lo amavo e non potevo rinunciare a lui. Sapevo fin dall'inizio che Louis avrebbe accettato, anche se lui, prima di partire, senza dirmi nulla, tentennava, diceva che non era convinto, che avrebbe voluto rimanere con me, peccato che però le parole mostravano una cosa e i fatti un'altra. L'ultimo periodo era sempre più freddo e distaccato nei miei confronti, non passava più il suo tempo libero con me, non mi diceva che mi amava, non facevamo più l'amore e l'ultima sera passata insieme facemmo sesso. Mi usó trattandomi come la peggiore delle prostitute, non c'era amore nei suoi tocchi, nelle sue carezze, nel suo spingersi in me, non c'era più quel sentimento che anche nei momenti di più sfrenata passione non mancava mai tra di noi. La mattina dopo mi svegliai da solo nel letto della sua camera del college, quella che divideva con Zayn, il suo migliore amico, anche lui a Los Angeles con un contratto nei Galaxy per tre stagioni. Louis era andato via poche ore prima lasciandomi con solo un misero biglietto di scuse. D'allora non l'ho più visto né sentito, nonostante le mie chiamate e i miei messaggi anche nei mesi precedenti. Dire che sono stato male è poco, e proprio adesso che, da un po' di mesi a questa parte, sto meglio e ho ripreso in mano la mia vita, non posso permettergli di farmi ancora del male, non ne ha il diritto, non più ormai
"se Josh gli spacca la faccia sarò fierissimo di lui!" Le urla che sentiamo appartengono proprio a Josh, il ragazzo di Niall. Non so che fare, se uscire oppure no, non vorrei si facessero male e accorressero i professori o addirittura il rettore
"te lo ripeto Louis vattene via! Non te lo dirò un'altra volta!"
"non ti immischiare Josh! Non riguarda te, riguarda me ed Harry" a sentire la sua voce dopo un anno perdo un battito e mi manca il respiro. Ma a chi voglio prendere in giro? Non l'ho dimenticato nonostante tutto e non lo farò così presto, però devo almeno provarci
"Ní non voglio vederlo e non voglio parlarci" sussurro abbracciando il mio migliore amico
"non dovrai farlo haz"
"Riguarda te ed Harry? Davvero!? Anche la tua partenza riguardava voi eppure non gli hai detto nulla, te ne sei andato trattandolo come uno straccio. Avevi già preso la tua decisione diversi mesi prima di andartene e hai comunque continuato a far finta di nulla iniziando a trattare di merda quello che era il tuo fidanzato da oltre un anno!! E adesso arrivi qui, dal nulla, con la tua squadra, come il grande campione che credi di essere e pretendi di parlare con lui, di vederlo? No, mi dispiace Louis ma non te lo lascerò fare! L'hai già distrutto abbastanza! E sono stufo di vedere uno dei miei più cari amici stare male per te che non ti meriti un briciolo dell'amore di Harry!" Piango silenziosamente tra le braccia di Niall a sentire le parole di Josh, è davvero un amico prezioso e ancora una volta mi sta dimostrando quanto tiene a me
"Josh, amico, io la penso esattamente come te, non sai in quest'anno quante volte gli ho detto di mollare tutto e correre a parlare con Harry, ma non mi ha ascoltato e adesso ne paga le conseguenze!" Riconosco la voce di Zayn e sorrido leggermente, mi è sempre stato simpatico, siamo sempre andati d'accordo noi due, anche se è il migliore amico di Louis lo rivedrei volentieri e ci farei quattro chiacchiere
"e allora Zayn porta il tuo migliore amico lontano da qui, anche tu Payne, portate Louis fuori dalle palle" Payne, Liam Payne è il portiere dei Los Angeles Galaxy. Da quello che leggo distrattamente sui social, ogni tanto, lui e Louis sono molto amici, hanno legato fin da subito. Beh il mio ex ragazzo è fatto così, socievole, divertente, è simpatico a tutti, riesce a farsi amare in poco tempo e purtroppo io lo so bene
"Louis andiamo dai, pensiamo a sistemarci nella stanza che il rettore ci ha messo a disposizione" sento Liam parlare, ha la voce calma e decisa, non alza il tono ma c'è sicurezza nelle sue parole
"mi dispiace dirtelo Lou ma Josh ha ragione, e se non fossi il tuo migliore amico da una vita ti avrei preso a pugni da un bel po', lo sai"
"non avete il diritto di scegliere per me!! Io devo parlargli!!" Louis parla di nuovo, anzi urla e sento la sua voce acuta quasi spezzarsi
"non voglio ma devo farlo" borbotto a mezza voce, questo è l'unico modo per farlo andare via da qui. Devo farcela, devo essere forte. Mi ripeto queste parole in mente un attimo prima di aprire la porta della stanza trovandomi i quattro ragazzi davanti. Tutti mi guardano stupiti e io faccio fatica a guardare Louis negli occhi, quei suoi occhi blu che una volta erano la mia casa, quegli stessi occhi che mi hanno fatto innamorare di lui e che adesso mi guardano pieni di tristezza e sensi di colpa. Sta per avvicinarsi ma Josh lo ferma per un braccio e io indietreggio rimanendo sulla soglia della mia stanza, con Niall alle spalle
"loro non hanno il diritto di scegliere per te, ma io ho il diritto di scegliere per me stesso, e non voglio vederti Louis, non voglio sentirti e non voglio più avere nulla a che fare con te. Hai avuto modo e tempo di parlarmi, di spiegarmi, ma non l'hai fatto in questo anno, vuol dire che non te n'è mai fregato un cazzo di me e di tutto quello che una volta eravamo. La tua scelta l'hai fatta ed evidentemente io non ero compreso, l'ho accettato, me ne sono fatto una ragione e adesso non ti permetto di venire qui e sconvolgere di nuovo tutto, ritornatene da dove sei venuto e buona fortuna per il campionato, l'unica cosa di cui ti importa davvero." Non ho il coraggio di guardarlo ancora negli occhi, non so nemmeno come ho fatto a dirgli tutte queste cose, ma ora come ora mi interessa solo di rinchiudermi di nuovo in camera e non pensare a nulla. Entro seguito da Josh, con Niall già sulla soglia e appena mi chiudo la porta alle spalle scoppio a piangere cadendo in ginocchio sul pavimento. I miei amici mi seguono a ruota, si inginocchiano al mio fianco per poi racchiudermi tra le loro braccia
"sfogati haz, piangi, tira fuori tutto"
"sono così fiero di te H, sei stato un grande uomo, davvero! E adesso ci siamo noi con te, non ti lasceremo mai solo, lo sai" mi limito ad annuire alle loro parole stringendo di più la presa sui loro corpi.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro