Durante il tragitto in macchina la mano destra del corvino era posata sulla coscia del minore e l'accarezzava con dolcezza.
<Non vedo l'ora, Rei-sama mi è mancata veramente tanto, mi farà cucinare insieme a lei questa volta? Non mi lascia mai fare nulla per aiutarla in cucina, non sarò un granché ai fornelli ma voglio prepararti qualcosa di buono anche io ogni tanto quando rientri a casa. Mi sento un peso facendo cucinare sempre te...>
<Shhh, sono sicuro che sarà contenta se le chiedi di cucinare insieme, e non sei per niente un peso, cucinare mi piace, ma cucinare per te mi piace ancora di più; viziarti e sfamarti sono un mio dovere, tu non devi preoccuparti di niente> concluse prendendogli la mano e baciandogli il dorso di essa, e, dopo ciò si perse a ripensare a quel giorno, il giorno che per lui era il più speciale di tutti...

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<Dai forza muoviti, voglio il pollo fritto, me lo hai promesso!>
<Arrivo, arrivo. Inizio a pensare che ami il pollo fritto più di quanto ami me amore>
<Mmmh forse. Ma hey! Posso comprare il pollo fritto quando mi va, tu invece, devi stare con me per sempre> sorrise.
Quel sorriso, così genuino, così splendente ed abbagliante, me ne innamorai all'istante.
Mi persi a guardarlo per qualche istante, era così bello, i capelli scombinati dal flebile venticello, il sole primaverile che gli illuminava il volto... mi abbracciò e afferrandomi il polso mi trascinò con sé.
<Touya andiamo, andiamo, ho fame,  hai promesso che mi avresti comprato il pollo fritto perciò non stare lì imbambolato! So che sono bello, ma se mi guardi troppo poi mi sciupi e divento brutto>
<Sciuparti? Diventare brutto? Tu?...>
<Si, io. Mi stai fissando come se fossi un extraterrestre o la cosa più bella che tu abbia mai visto nella tua vita, rischi seriamente di sciuparmi così, AHAHAHAHAHAHA>
Quella risata... persi qualche battito sentendolo ridere, mi faceva sempre lo stesso effetto da un anno a questa parte.

Tutte le volte che lo sento ridere il mio cuore si scioglie e poi si ricompone cominciando a battere all'impazzata, lo voglio solo per me, voglio che sorrida in quel modo solo a me e nessun altro, se qualcuno dovesse vederlo sorridere così se ne innamorerebbe sicuramente, non posso permetterlo, ma non voglio che smetta di sorridere, cosa devo fare?...

<T-Touya? Ci sei?> mi sventolò una mano dinanzi al volto.
<Oh- ehm- io-... Eh!? Oh si, ci sono, il-il pollo g-giusto andiamo>
<

Sei sicuro di star bene? Mi sembri strano, a cosa stai pensando?>
<Oh nulla di ché, al mio amante>

Lo vedo, si sta arrabbiando e Dio, com'è carino!

<A-Amante?! Stai scherzando? Tou, di-dimmi che stai scherzando...>

La voce tremolante, sta... per piangere? Per colpa mia? Non volevo...

<Keigo - lo abbraccio stringendolo a me- Uccellino, amore, stavo scherzando, sei l'unico che conta per me, dico sul serio>
<Bug- hic- bugiardo>
<Shh non piangere, sono qui. Non c'è nessun amante, sei l'unico che amo, senza te non saprei cosa fare, vorrei che stessimo insieme per sempre, non sai quanto lo desidero>
<D-davvero?... Per- per sem-... per sempre? Me lo prometti?>
<Te lo prometto, sarò tuo per sempre, per il resto della vita e per quelle a venire> asciugo le sue lacrime e gli bacio la fronte.
<Anche- anche io sarò tuo, per- per sempre, te lo prometto>

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<Touya, siamo arrivati, dai parcheggia. Voglio salutare la mamma!>
<Mamma? Svergognato, da quando chiami mia madre "mamma"?> sorrisi.
<Rei-sama ha detto che posso chiamarla così, dice che sono il suo genero preferito> esultò con un sorriso splendente.
<Va bene, va bene, entriamo>
Si incamminarono verso l'uscio di casa, suonarono al campanello e ad aprirgli fù proprio Rei, che. on un sorriso raggiante li accolse a bracci aperte.
<Bambini miei, non sapevo sareste arrivati, mi rende così felice vedervi!>
<Ciao mamma, fu-chan non ti ha avvisato?> chiese il corvino.
<Le ho chiesto io di non dire nulla, volevo fare una sorpresa> commentò Keigo tutto contento.
<Coraggio entrate, fuori fa freddo, vi preparo subito qualcosa>

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capitolo più corto del solito, al prossimo, spero (se non muoio prima)