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<Amore, svegliati, dobbiamo uscire> la voce rauca ma al tempo stesso dolce di Touya arrivò alle orecchie del biondino.
<Mmh~ altri cinque minuti> mugulò assonnato tirandosi le coperte sopra la testa.
Le coperte vennero scostate con delicatezza dalla mano del corvino che, avvicinandosi lentamente posò un bacio sulla fronte di Keigo e sorrise guardandolo dolcemente accoccolato e avvolto nelle coperte.
<Forza, è ora di alzarsi, o preferisci che dica a Fuyumi che sei troppo stanco e che andiamo a far visita un'altra volta? > sussurrò al suo orecchio.
<Andiamo oggi?! Potevi dirlo subito! Corro a fare la doccia!> si alzò di scatto correndo verso il bagno ma si fermò quando Touya lo richiamò.
<Non stai scordando qualcosa?> chiese divertito dal vederlo così preso tanto da scordarsi del loro rito mattutino.
<È vero! Scusascusascusa!> corse ad abbracciarlo e a schioccargli un bacio sulle labbra; cosa che facevano tutte le mattine da dopo i primi 3 mesi di relazione seria, intrapresa il primo anno delle superiori.
<Adesso va meglio. Va a prepararti, io preparo la colazione.> concluse dando una pacca giocosa sulla natica del minore.
<Sei il migliore!> le loro labbra collisero di nuovo in un secondo bacio, e dopo ciò riprese a correre verso il bagno per farsi una doccia veloce.
Dalla cucina il corvino udì la voce dell'altro mentre si lamentava.
<Uffaaa~!> piagnucolò,
Touya si affrettò a raggiungerlo per vedere cosa stesse combinando, ed appoggiandosi allo stipite della porta scoppiò a ridere alla vista della loro stanza.
Vestiti sparsi ovunque, sul letto, sul pavimento e alcuni perfino sulla porta della camera e del bagno comunicante ad essa, sembrava che lì dentro fosse scoppiata una bomba scatenando il caos più totale, mentre un Keigo disperato rovistava nell'armadio e fra i vestiti.
<Si può sapere che stai combinando? È scoppiata per caso una bomba qua dentro?>
<Non ho niente da mettermi, è tanto che non andiamo a visitare i tuoi, volevo vestirmi carino per fare bella figura insieme a te, tu... tu sei vestito così bene!> si lamentò con un enorme broncio sul volto e un espressione esasperata ed affranta.
<È solo questo il problema? Vuoi usare i miei vestiti?> domandò con voce dolce.
<...P-posso?!>
<Certo, usa tutto quello che vuoi, anche se saresti bellissimo pure con un sacco della spazzatura addosso>
<Non è vero~> si lamentò nuovamente <Ma, grazie per i vestiti, me ne prenderò cura, come tu ti prendi cura di me> le braccia andarono a cingere il collo del maggiore ed un bacio gli venne posato sulla punta del naso con tutta la dolcezza disponibile in questo mondo.
<Non farti troppo bello altrimenti dovrò rinchiuderti in casa, non mi piace quando gli altri ti guardano. Inoltre, sarò sempre al tuo fianco e mi prenderò sempre cura di te, per sempre, come ci eravamo promessi> gli accarezzò il volto e ricambiò il bacio di prima con uno sulle labbra.
<La colazione è pronta, andiamo a mangiare poi facciamo le tue solite millemila prove degli outfit, promesso> ridacchiò prendendolo in braccio e portandolo in cucina.
<Soba eh, chissà perché me lo aspettavo>
<È il mio piatto preferito, non posso farci niente>
<Lo so e va benissimo così> sorrise.
<Allora di questo che dici? Come mi sta?>
Erano tornati dopo 10 minuti nella loro stanza per aiutare Keigo a decidere cosa mettere.
<Mmmh, metti questo e questo> Touya gli porse un jeans nero con una catenina che pendeva sul fianco sinistro e una maglietta bianca a maniche lunghe.
Keigo si guardò allo specchio per qualche secondo ancora titubante ma con un solo sguardo dolce da parte del corvino si sciolse completamente e capì che quell'outfit anche se così semplice gli stava bene.
<Manca ancora qualcosa, siediti e chiudi gli occhi>
Touya si diresse in bagno e ritornò in camera con un eyeliner nero in mano.
<Tieni gli occhi chiusi, ti dico io quando aprirli e cerca di stare fermo so che temi il solletico ma cerca di resistere ci vorrà un attimo> e dopo ciò prese a disegnargli un cuoricino vicino all'occhio sinistro.
<Finito!> esultò il corvino.
<Cos'hai disegnato sulla mia faccia? Dimmi che non è qualcosa di osceno come l'ultima volta>
<Hey! Per chi mi hai preso Passerotto?>
<Touya Todoroki, non fare l'innocente con me, so benissimo che sei capace di disegnarmi qualcosa di osceno sulla faccia mentre io mi fido ciecamente di te-> si interruppe quando allo specchio vide quel grazioso cuoricino nero.
<...È carinissimo... vai a metterti le scarpe e accendere la macchina prima che cambi idea e voglia passare l'intera giornata a riempirti di coccole...>
<Ah si? Come idea non mi dispiace affatto>
<No, adesso andiamo dai tuoi, voglio quei buonissimi biscotti al limone che fa Rei-sama>
<Va bene va bene, metti il giubbotto e andiamo, fa freddo fuori> concluse mentre Keigo lo spingeva fuori dalla loro stanza per indirizzarlo alla porta d'ingresso.
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