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Capitolo 25: Il nuovo compagno di classe

Settembre:

Le vacanze erano ufficialmente finite, la riapertura della scuola era imminente e per Hinata sarebbe stato l'ultimo anno . Nessuno aveva voglia di ritornarci, ma a lui la scuola ricordava il luogo dove conobbe per la prima volta Yuki, quindi fu quello meno motivato. Tuttavia, volenti o no, bisognava tornarci, quell'ultimo anno avrebbe avuto anche gli esami di stato , quindi sarebbe durato anche più del normale.

Quando la campanella suonò, gli studenti entrarono e si disposero ai posti migliori che riuscivano a trovare. Gli ultimi, infatti, si sarebbero ritrovati a star davanti, posti che a nessuno piacevano particolarmente. Hinata quando entrò cominciò a salutare tutti come fece di solito, poi riuscì a sedersi al suo solito posto in fondo. Si guardò un po' intorno e forse per la mancanza di sonno o per la poca voglia, chiuse leggermente gli occhi, ma riaffiorarono i suoi ricordi.

Quel ragazzino timido dai capelli rosa e gli occhi grigi che si sedette vicino a lui, con quello sguardo insicuro e balbettante, comparve nella sua testa e questo gli scaturì un sorriso.

Suonò la seconda campanella, il professore entrò con un ragazzo di fianco. Alto circa 185cm, capelli a caschetto neri e lisci, un buon fisico. Sembrava quasi imbronciato, si vedeva che nemmeno lui aveva voglia di ritornarne lì.

Dopo che finirono le presentazioni questo si sedette di fianco ad Hinata <<Ciao>> disse ponendo lo zaino. Hinata gli rispose guardandolo mentre si accomodava nel banco <<Ciao, mi chiamo Hinata>> l'altro rispose freddamente <<Kageyama. Tobio Kageyama>> . Hinata non seppe cosa dire, non aveva nemmeno voglia di socializzare, però preferiva cercare di parlare di qualcosa a caso piuttosto che seguire la lezione. <<Hai delle materie preferite? O in cui comunque vai bene?>> Kageyama ci pensò un attimo, poi rispose <<La mia materia preferita è educazione fisica, una materia in cui vado bene è....>> poi non continuò, lasciando intendere che non ce ne fossero <<Anche a me piace educazione fisica, specialmente pallavolo. L'anno scorso sono entrato nel club della scuola, vorrei tornarci anche in questo. Tu invece?>> Kageyama lo guardò e accennò un sorriso <<Anche a me piace la pallavolo. Io l'adoro, ci gioco sempre. Anche io ero entrato nel club, però della mia vecchia scuola. Ruolo preferito?>> gli chiese con interesse mentre cercava di mostrare al prof. che stava seguendo <<Schiacciatore. Adoro la sensazione che hai sulla mano dopo aver schiacciato la palla>> si guardò la mano con gli occhi luminosi <<La mia è alzatore. Ero il più bravo tra i miei compagni>>. Hinata lo guardò sorridente <<Siii??? Wow allora potremmo giocare assieme!>> il ragazzo guardò con quanta enfasi il suo compagno di classe gli stesse parlando e non poté non sorridere <<Certo>> gli rispose lui.

La campanella suonò e la lezione successiva cominciò. Nelle seguenti ore quei due non fecero altro che parlare di loro. L'argomento principale fu ovviamente la pallavolo, ma riuscirono a conoscersi meglio. Parlarono delle partite che avevano fatto, dei loro compagni e di quanto si allenassero alla settimana. Hinata gli raccontò l'incidente del precedente anno con Yuki, nel quale la palla gli prese in pieno la faccia, poiché non riuscì a fermarla siccome fu abbagliato dalla bellezza del ragazzo in schiacciata. Kageyama si mise a ridere, Hinata invece sorrise e basta.

''La tua scomparsa non mi smuove l'animo. Te ne sei andato solo fisicamente, ma nel profondo del mio cuore ci sei ancora e batti a tempo dentro di me. Il tuo sorriso mi accompagna. Yuki..'' si bloccò di colpo ed ebbe lo sguardo assente <<Hinata?>> disse l'altro un po' preoccupato per il ragazzo che non disse nulla. Il ragazzo dai capelli arancioni si girò verso di lui guardandolo e fingendo un sorriso <<Non ti preoccupare, sto bene!>> la campanella finale poi suonò e gli studenti si diressero verso l'uscita.

I suoi pensieri furono rivolti soltanto al ragazzo scomparso e gli scese una lacrima nel tragitto verso casa. Si asciugò velocemente per paura che altri lo notassero, poi cercò di essere felice e allegro; d'altronde Yuki non avrebbe mai voluto vederlo triste.


Fine.


Spero che vi sia piaciuto, aspetto un commento. Ritornerò con altri racconti quindi seguitemi :)

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