Yuki era in strada per tornare a casa dal suo nonnino che abitava sopra le montagne. Dopo una manciata di minuti, egli tornò a casa <<Sono tornato! Nonnino come va? Ho molta fame>>. Entrò dentro la cucina dove il suo nonnino lo stava aspettando con il sorriso indaffarato a cucinare. <<Ohy, ohy, Yuki. Come sei energico, non ti avevo mai visto così, deduco sia andata bene oggi. Siediti, sto giusto preparando qualcosa>>. Yuki si sedette e cominciò a raccontargli quello che fosse successo a scuola.

Mentre parlava, gli occhi cominciavano a prendere un colorito verde << È andata bene, ho fatto amicizia con un mio compagno. È alto, gli piace lo sport, ci piacciono materie diverse quindi ci aiuteremo a vicenda! Si vuole iscrivere al club di pallavolo. Non sono bravo negli sport, so solo combattere dopotutto.>>. Yuki stava continuando a parlare del compagno Hinata, dei suoi capelli e dei suoi occhi. Il nonnino si girò verso di lui per offrirgli il pranzo quando si accorse che, mentre parlava, i suoi occhi erano diventati verdi, cioè era molto felice. <<Haha Yuki, quanto entusiasmo, stai parlando molto del tuo nuovo amico, deve esserti davvero simpatico>>. In quel momento si interruppe pensando che veramente stava continuando a parlare di lui. A quel punto arrossì e disse con poca voce e timidamente <<Non è vero...>> <<Dai adesso mangiamo che se no si raffredda>>.

Quando ebbero finito, Yuki ringraziò il nonno e andò in camera sua a leggere. Tuttavia non riusciva a concentrarsi, pensava a lui, ma perchè? Forse lo aveva colpito il modo amichevole e spontaneo con cui gli rispondeva. "Ma perchè penso a lui? Non ho mai avuto nessuno a parte il mio nonnino. Mi sento strano..". <<Yuu, ti va di allenenarci un pochetto?>> il nonnino era entrato nella camera <<Va bene! >> <<Ma se stavi leggendo non voglio disturbarti..>> <<No tranquillo, non stavo leggendo. Mi farebbe molto piacere allenarmi con te>>. Il nonno gli rivolse un sorriso. Yuki pensava che magari allenandosi si sarebbe un po' distratto.

Dopo l'allenamento si fece un bel bagno caldo. Chiuse gli occhi e si fece trasportare da quella bellissima acqua calda, pensando che doveva andare a scuola il giorno dopo."Scuola.. eh?" In quel momento aveva gli occhi grigi, il suo pensiero era rivolto al suo passato. Si guardò il petto, aveva segnato il suo nome : Yuki. Erano stati quegli scienziati a scrivere il suo nome lì, fin da allora non era mai andato a scuola con dei veri compagni, forse è per quello che si sentiva così. Porse la sua mano sopra quel segno, era l'unica certezza che aveva su di lui. Il nonnino gli aveva insegnato tutto quello che conosceva e lo aveva educato al meglio. Aveva fatto un bel lavoro. Si alzò dall'acqua lasciando che scorresse sul suo caldo corpo e poi si diresse verso lo specchio togliendo l'acqua della vasca. Era li che si fissava "Non riesco ancora a credere di esser diventato un ragazzo normale, o almeno, così sembro. Spero che nessuno scopra niente". Poi si vestì e si mise a dormire.