29: All Night.
Lel se volete ascoltate questo con Primera Cita dei Cnco o All Night degli Astro ,come il titolo, per avere qualcosa di soft come sottofondo mentre leggete💕
Erano passati tre giorni da quando Jade aveva dormito a casa di Perrie.
Tre giorni da quando Richard aveva confessato i sentimenti di Jade a Minghao e quando la riccia spiegò al ragazzo il perché di quell'azione, lui non rispose.
Per cercare di dimenticare quell'avvenimento, Jade aveva spento il telefono ed evitò di parlare a tutti.
Non usciva nemmeno con i suoi migliori amici, tranne quando doveva fare delle passeggiate con la sua coppia preferita.
Minghao, d'altro canto, sentiva la mancanza di Jade.
Seokmin l'aveva bloccato per i troppi memes tristi che mandava e non sapeva con chi parlare.
La riccia era l'unica con cui poteva mandare memes senza essere giudicato.
E per quanto riguarda quel messaggio, Minghao non aveva potuto rispondere.
Aveva cercato di dichiararsi anche lui ma non ci era riuscito, ma c'era una motivazione dietro, perché non aveva risposto al messaggio di Jade.
Le mancava.
E non avevano avuto nemmeno la possibilità di vedersi in quei giorni, quindi non sapeva come parlarle.
Aveva anche provato a chiedere informazioni a Jeonghan, ma ciò che ricevette fù solo uno sguardo misto ad odio.
Quella sera, si girò e rigirò nel letto, cercando di addormentarsi per la terza notte di fila ma no.
Non ci riuscì.
Nemmeno quella notte.
Si girò l'ennesima volta, sbuffando e portandosi le mani nei capelli, facendoli cadere all'indietro.
Così si alzò dal letto, prese alcune cose e si cambiò, uscendo poi dalla sua stanza in punta di piedi.
Passò dalla camera da letto di sua madre, per controllare che stesse dormendo ed effettivamente era così.
Scese le scale, prese anche le chiavi di casa e uscì dalla sua abitazione, cominciando a camminare.
Aveva bisogno di Jade.
La pigrizia di Jade non aveva limiti.
Soprattutto in quei giorni.
Lei, conosciuta come l'happy virus del suo gruppo di amici, riusciva a fare amicizia con chiunque ed era per questo che era conosciuta in metà città, per via del suo carattere.
Riusciva ad essere energetica ma rimaneva comunque una persona pigra.
Doveva sistemare la stanza, ma dopo aver tolto solo i libri dalla scrivania si era stancata e si era buttata nel suo letto, finendo inconsciamente per addormentarsi.
Erano solo le 8.30 di sera, si era fatta già 5 ore di sonno.
Troppo poche per lei.
Eppure aveva appena aperto gli occhi e non riusciva più a riaddormentarsi.
Quando poi sentì qualcosa picchiettare la finestra della sua stanza.
Era talmente pigra da non aver abbassato nemmeno la serranda.
Si mise seduta nel letto, mentre il lenzuolo scopriva metà del suo corpo, Jade si passò pigramente e con fare stanco la mano sull'occhio, mentre dava un'occhiata alla finestra.
"Che cazzo-" Jade si spaventò quando vide Minghao aggrappato al ramo di un albero, mentre picchiettava alla finestra della ragazza.
La riccia si rialzò da terra, avvicinandosi alla finestra e aprendola, aiutando Minghao a entrare nella sua stanza.
"Allora, o sto impazzendo o sto sognando, chi ti ci porta qui e soprattutto all'1 e mezza di notte?!" chiese Jade a bassa voce.
"Mi mancavi e avevo bisogno di te" disse Minghao, buttando le braccia intorno al busto della ragazza, facendola immobilizzare.
Ci vollero dei secondi per realizzare il fatto di essere di nuovo tra le braccia di Minghao e in quei secondi, il suo stomaco cominciò a fare le giravolte e il suo cuore suonava forte come un tamburo in un concerto di capodanno.
Lentamente, si alzò sulle punte e ricambiò l'abbraccio, avvolgendo le braccia intorno al collo di Minghao.
"Ti fidi di me?" chiese poi il ragazzo, staccandosi.
Aveva il viso così vicino a quello della più piccola da sentire il respiro sulla sua pelle.
"No" rispose Jade, con insicurezza nella sua voce.
Si ricordò delle parole di Jeonghan e di Perrie, del fatto che lui non aveva risposto al suo messaggio e che poteva rischiare la vita.
Minghao però ridacchiò, anche se si aspettava un sì.
"Bene, mettiti solo il costume, poi seguimi ok?" chiese il ragazzo, facendole aggrottare le sopracciglia.
"Minghao, che vuo-" non ebbe neanche il tempo di finire la frase che ricevette un bacio sulla guancia.
"Sbrigati" disse Minghao, uscendo dalla finestra e arrampicandosi nell'albero per scendere.
Jade rimase ferma come uno stoccafisso, mentre ancora il suo cervello stava elaborando tutto quello che era successo in quei minuti.
"Non posso credere che sto per farlo..." sussurrò, seguendo comunque le parole di Minghao e andando a cambiarsi l'intimo.
Poi si rimise il pigiama che consisteva in un pantaloncino e una maglietta grigia, semplice.
Quando fù pronta, prese le ciabatte e le chiavi di casa, disattivando l'allarme e uscendo lentamente da casa sua.
Camminò a piedi scalzi in giardino, trovando Minghao sotto l'albero dove era salito nella sua stanza.
"Eccoti, possiamo andare" disse, non appena vide la più piccola avvicinarsi a lui.
Jade lo guardò confusa, non aveva la più pallida idea di cosa frullasse in testa a quel povero ragazzo.
Camminò insieme a lui lungo il marciapiede e quando si trovarono abbastanza lontani da casa della ragazza, Jade fece cadere a terra le ciabatte, per poi indossarle.
"Mi puoi spiegare cosa stiamo facendo a quest'ora del mattino?" domandò la riccia, in panico.
Aveva paura dei suoi genitori.
"Stiamo facendo una semplice passeggiata, tutto qui. Mai fatta?" chiese Minghao, con un sorriso beffardo e il cuore a mille.
"Sì ma non a quest'ora della notte" sussurrò Jade.
Lui ridacchiò e si mise le mani in tasca.
"C'è sempre una prima volta per tutto"
Avrebbe tanto voluto tenerle la mano ma pensò che quello non era il momento giusto.
Calò il silenzio, nessuno sapeva cosa dire, Jade era due passi dietro Minghao, così da seguirlo e non disperdersi in città.
In quel momento era vuota, poche persone passavano o si vedevano a malapena passare con la macchina, probabilmente si erano anche fatte le due del mattino.
Minghao condusse Jade alla spiaggia, a Jericho Beach.
"Oddio" sussurrò la più piccola.
La luna, alta in cielo, si rispecchiava nell'acqua limpida del mare.
Minghao rise alla faccia sconvolta della riccia.
"Non hai mai visto la luna riflessa nell'acqua?" chiese il ragazzo, porgendole la mano per aiutarla a scendere.
"No, dal vivo mai. Solo nei film o nei cartoni animati, dormo troppo la notte per poterci pensare" disse Jade, camminando nella sabbia.
Si tolse le ciabatte e le lasciò vicino a un tronco, dove poi si sarebbero seduti.
"Non andiamo nella parte degli scogli?" chiese la più piccola a Minghao, mentre posava lo zaino che aveva portato e tirò fuori una grande tovaglia.
Ci entravano no in due, ma bensì in quattro.
"Se vuoi ci andiamo, ma lasciamo le cose qui" rispose il ragazzo togliendosi la maglietta.
Jade sgranò gli occhi e arrossì violentemente, il suo battito cardiaco accelerò fino a farle male la cassa toracica e sentì un vuoto allo stomaco che pensò sarebbe morta da un momento all'altro.
"E-emm, io t-ti aspetto l-lì" disse balbettando e indicando il tronco.
Si sdraiò dietro, così che Minghao non potesse vederla, infatti quando il ragazzo si girò, non la trovò.
"Jade?"
"Sì?"
"Dove sei?"
"Davanti a te"
"Davanti a me, dove?"
"...Davanti a te?"
"Jaade"
"...a terra ok"
Minghao si avvicinò al tronco e trovò la ragazza sdraiata a terra, le mani sopra la pancia e lo sguardo rivolto verso l'alto.
Ridacchiò e allungò la mano verso di lei, per aiutarla ad alzarsi, poi Jade si passò le mani dietro la schiena e sui capelli per far cadere i bricioli di sabbia a terra.
"Ti vergogni a vedermi così?" Chiese Minghao.
Jade negò, anche se il suo sguardo diceva tutt'altro.
"NNnnnnnnni" ci provò a negare.
Minghao sorrise e guardò a terra, grattandosi la nuca.
"Non pensare a niente ok?" Le prese la mano poi, intrecciando le loro dita.
"È solo un'uscita tra... amici? Pensala in questo modo, è come se fossi Jeonghan io. Siamo solo amici" disse Minghao, sospirando ma non togliendo il sorriso dal volto.
Jade annuì a quelle parole, staccando a malincuore la sua mano da quella del ragazzo.
"Potresti girarti per favore?" Chiese la riccia, abbassando lo sguardo.
Minghao si allontanò, non prima di averle lasciato un bacio sulla guancia in grado di farle smettere di funzionare il sistema.
Si girò, assicurandosi che Minghao fosse girato e lo trovò a fare delle fosse con i piedi nell'acqua bagnata, poi si sfilò i pantaloncini e la maglietta, appoggiandoli sul tronco.
Il leggero venticello estivo accarezzava la sua pelle mulatta in modo tale da farla rabbrividire.
Si mise le mani intorno alla vita, così che non facesse notare la sua piccolissima pancetta che faceva abbassare la sua autostima.
(Ma in realtà la pancetta di Leigh-Anne è la più carina dell'universo scusatemi ne parliamo???)
"E-em... quindi ora che facciamo?" Chiese Jade, titubante, grattandosi il fianco.
Minghao le mise un braccio intorno al collo, per avvicinarla a sé.
"Bagno notturno" rispose, con un sorriso strafottente.
Jade sgranò gli occhi e si voltò verso di lui.
"SeI IMPAZZITO??? I miei mi am-Minghao che stai facendo" il ragazzo aveva afferrato la riccia per i fianchi, facendola sbattere contro il suo petto.
I loro visi erano talmente vicini che Minghao volle baciarla.
"Rispetti troppo le regole, sai? Dovresti fare un po' la cattiva ragazza" ammiccò, facendole l'occhiolino.
E Jade cominciò ad emettere strani versi tipo "hamsksmam"? Un animale non identificato?
"I CAPELLI MINGHAO, I CAPELLI, COME POSSO TORNARE A CASA SE DOPO TRE ORE NON SONO NEANCH- Minghao mettimi a terra te lo ordino ti prego ou che stai facendo, mINGHAO"
E Jade non parlò più.
prego, ora torno a piangere
pure tutto il performance team perché l'universo ne ha bisogno.
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