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Nessuna via di fuga

Cavolo, mi fanno male le mani! Maledetto Mad Jack!
Ma poi, come diavolo gli è venuta in mente l'idea di usare del filo spinato per legarmi alla sedia? Devo riconoscere che è stata una mossa alquanto astuta, ma forse riuscirò a liberarmi. Forse Jack non si era reso conto che il coltello è in acciaio puro, mentre il filo spinato, che ha usato per legarmi, è di ferro e sembra che non sia molto spesso. Forse, ho qualche possibilità per liberarmi.

Aspetta, sono riuscito a tagliare un filo. Però, è davvero difficile staccarlo dalla pelle.
Diavolo! Fa un male cane.
Sembra che il ferro non sia arrugginito. Beh, almeno speriamo...

È stato dannatamente difficile dover staccare tutto quel filo dalla pelle ma, ancora più difficile, dover togliere le frecce dalle spalle. Infatti, ogni movimento che faccio è la conseguenza delle menti contorte di Will e di Mad Jack.
Ma devo comunque alzarmi prima che Jack si risvegli.
Purtroppo, non è affatto facile a causa del dolore delle ferite.

Mi guardo attorno. Jack si era preparato piuttosto bene per un esecuzione. Prima o poi, mi sarei arreso se non fosse stato per Will che non ha fatto altro che vantarsi di avermi in pugno e di potermi uccidere. Ma, come può vedere, perfino uno psicopatico come lui può essere battuto.

Non posso andarmene da qui se quel maniaco respira ancora. Non ho intenzione di ucciderlo. Non voglio uccidere più nessuno. Le mie mani sono troppe sporche di sangue e, infatti, temo che quelle mani non potranno essere ripulite.

Ho avuto un'idea.
Forse dovrei legarlo alla sedia col filo spinato, proprio come ha fatto con me. Però, rispetto a come stavo io, porto tutte le sue armi con me per precauzione. Lo alzo di peso, facendolo sedere nella sedia di legno e prendo il filo spinato dalla sua borsa. Lo stringo più forte che posso. Spero che possano tenere a bada quel mostro il più a lungo possibile.

Dopo aver preso la sua borsa con tutti i suoi attrezzi, esco dalla stanza, addolorato a causa delle ferite, chiudo la porta della stanza.
Mi muovo lentamente verso la stanza più vicina. Purtroppo, conosco fin troppo bene quella stanza...si stratta della "Queen's Room". La prima stanza in cui mi sono svegliato in questo purgatorio. Conoscendo Will, sono pronto a scommettere che mi ha già sostituito con un'altra vittima. Spero solamente che non sia impazzito come Alec. Non vorrei essere costretto a ricorrere ad uccidere qualcun'altro.
Forzo la porta con un cacciavite ed entro nella stanza.
Sorprendentemente, la lampadina della stanza è spenta. Proprio come quando mi sono risvegliato qui per la prima volta. Accendo la luce per controllare se non sono solo. A quanto pare, i miei dubbi non erano del tutto infondati...

C'è una ragazza seduta a terra in fondo alla stanza. Ha i capelli lunghi e castani,anche se ha alcuni capelli biondi, gli occhi neri e la bocca piccola. Indossa un maglione rosso scuro e dei jeans chiari. Scommetto che ha appena compiuto 16 anni, se non di più. Visto che è seduta non so dire quanto può essere alta ma non credo che sia bassa. Dopo una decina di secondi da quando sono entrato, abbassa la testa, incrociando le gambe. È spaventata. Come potrei biasimarla? Nemmeno io, mi riconoscerei allo specchio.

Per assicurarle che voglio solo aiutarla, butto delicatamente a terra la borsa e alzo le mani in alto.
<Capisco che sei spaventata. So che non hai la minima idea di cosa diavolo stia succedendo. Perché è successo anche a me. Le persone che ci hanno rinchiuse qui, in queste stanze, sono solo un gruppo di assassini psicopatici. Mi avevano costretto ad uccidere un'altra persona che era stata tenuta prigioniera come noi. Per poi chiedermi di unirmi a loro per potergli dimostrare che chiunque può essere un assassino. Ma, visto che ho rifiutato la loro offerta, mi hanno torturato per almeno un paio d'ore. Fortunatamente, ho colto l'occasione per poter scappare, ma non posso lasciare che quei mostri uccidino tutti voi. Perciò, ti scongiuro, vieni con me.>

Dopo aver ascoltato tutta la mia storia, la ragazza si alza da terra e si avvicina lentamente verso di me. Ora che si è alzata, oserei dire che è alta un metro e 75 circa. Ma si ferma all'improvviso. <Come posso comunque fidarmi di te? Non so nemmeno il tuo nome.>
Eccoci! Ci avrei giurato che me l'avrebbe detto...
<Beh, se devo essere sincero, non me lo ricordo. Te lo giuro, non appena mi sono svegliato qui dentro, non riuscivo a ricordarmi il mio nome.>
Sbalordita, si avvicina comunque alla porta.
<Beh, questo si che è strano. Comunque, mi chiamo Abigail, anche se quegli stronzi, mi hanno soprannominata "XV".>
Come? Will ha già rapito altre due persone? Quel mostro non la passerà lisca.
<Invece te? Come ti hanno soprannominato? >
<XIII e, fidati, me lo hanno fatto capire bene dopo avermi torturato con la fiamma ossidrica.>
Rimane alquanto scettica ma esce dalla stanza.
Dopo aver ripreso la borsa da terra, esco anch'io e chiudo la porta.
<Che cosa c'è in quella borsa?>
<Gli "attrezzi" che hanno usato per torturarmi. Non puoi nemmeno immaginare quanto sono folli...uno di loro mi ha sparato due freccie alle spalle!>
Guarda le ferite con uno sguardo insolito. Sembra che non gliene importa niente. Fa una smorfia e va avanti per il corridoio.

Ci avviciniamo ad una stanza senza nome. Cerco di forzarla con un cacciavite ma...è tutto inutile. Chissà cosa c'è dietro quella porta...
Abigail s'incammina verso la prossima porta a destra. Davanti c'è scritto "White Room".
Cerco di forzare la porta, riuscendoci.
Apro lentamente la porta.
Non posso credere a miei occhi...

Ci sono alcuni cadaveri squartati e mutilati ammassati al centro della stanza. A ognuno di loro, è stata scorticata molta pelle dal petto e della schiena. Sembra che ci provassero gusto.
Che maniaci.
Abigail, inorridita nel vedere tutti quei cadaveri, esce dalla stanza. Esco anch'io poiché nemmeno io posso vedere uno scenario così agghiacciante! Appena ho chiuso la porta, mi volto e vedo Ramsey che punta un coltello alla gola di Abigail. Per fortuna,non sembra agitata, anzi, sembra che sia rimasta indifferente...

<Ciao, XIII. Ti sono mancato?>

Note dell'autore:
Questo si che è uno stallo alla messicana.
Secondo voi, chi avrà la meglio? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate della nuova arrivata. Ci vediamo al prossimo capitolo!

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