Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

La maschera del diavolo

Perché dovrei fidarmi di lui? Anzi, sarebbe da egoista se non lo facessi. Cioè, quel pazzo l'ha colpito con un'accetta al petto!

Mi alzo da terra, spaventato dal nuovo arrivato. Forse ha capito la mia paura, perciò è meglio se gli dimostrassi che mi fido della sua storia. Però, è meglio essere sempre cauti. Mi avvicino a lui, con uno sguardo incredulo, chiedendogli: <Quindi, adesso che vogliamo fare?>
<Beh, sinceramente, pensavo di liberare le altre vittime rinchiuse nelle celle accanto alle nostre.>
<Per me va bene.>
Ancora incredulo da ciò che mi ha detto, esco dalla mia stanza, rimanendo accecato dalla forte luce delle lampade del corridoio.
<Stai bene? Ti vedo un po' sconvolto.>
<Non ti preoccupare. Sono solo accecato dalla forte luce del corridoio.>
<Ah, già. All'inizio anche per me, la forte luce del corridoio è stata molto fastidiosa.>

Finalmente, posso vederlo meglio. Scommetterei che ha appena compiuto una trentina d'anni o giù di lì, è molto robusto, sicuramente passa molto tempo in una palestra per farsi compiacere dalle donne. Ha i capelli neri come il carbone, ha una carnagione bianca come quella di un vampiro ed è molto alto, oserei dire un metro e novanta, se non di più. Indossa un cappotto di pelle nera come quello dei motociclisti, sotto il cappotto, ha una maglietta bianca imbrattata del suo sangue e se devo essere del tutto sincero, sta ancora sanguinando ma lentamente. Poi indossa dei jeans molto scuri e degli scarponi neri della Timberland, chissà quanto saranno costate.
Ha in mano un coltello da macellaio macchiato di sangue.

Dopo averlo osservato più attentamente, mi volto, notando che davanti alla porta della stanza in cui ero rinchiuso c'è un insegna con la scritta: "Welcome to the Queen's Room!"
Rimango senza parole per una decina di secondi, finché non mi parla, dicendomi: <Ah, già. Anch'io l'avevo notata, sai cosa c'era scritto davanti alla mia porta?
"Welcome to the Mad House!"
Se quel pazzo non morirà per dissanguamento entro un paio di ore in quella maledetta stanza, sarò io stesso a dargli il colpo di grazia. Per far capire a quel bastardo che ha fatto incazzare la persona sbagliata.>
Devo ammettere che dopo il suo discorso posso ritenermi più sollevato dal fatto che quel mostro morirà in un modo o nell'altro.
<Perdona la mia curiosità ma, posso sapere come ti chiami?>
<David Cornwell. Scusami, ma posso farti la stessa domanda per sapere il tuo?>
...
Sinceramente, rimango senza parole. Non so cosa dirgli, cioè non so se dovrei fidarmi di lui tanto da rivelargli la mia condizione attuale...
Impazientito, mi chiede: <Allora? Che c'è? Non ti ricordi come ti chiami?>
<Se devo essere onesto, hai ragione. Non mi ricordo come mi chiamo. Appena mi sono risvegliato nella mia stanza, ho cercato di riordinare le idee per ricordarmi le ultime cose che avevo fatto, ma senza successo. E poi, tra tutte le informazioni più importanti, non riesco a ricordarmi il mio nome.>
...
Sorprendentemente, David scoppia in una clamorosa risata. Cavolo, non avevo mai visto una persona ridere così tanto. Ma non appena vede la mia espressione seria e infastidita, cerca di trattenere le risate.
<No, sul serio? Cioè, ti sei risvegliato e, tra tutto ciò che riesci a ricordare, non riesci a ricordarti il tuo nome? Cavolo, perché se è così, potresti anche non ricordarti più la tua vera identità!>
<Sfortunatamente per me, le cose stanno così e non so cosa può succedermi di peggio...>
<Ehi, non abbatterti proprio ora che abbiamo la possibilità di uscire da questo inferno e lasciar morire quel mostro che ci ha rinchiuso qui dentro. E che cavolo! Riesci a ricordarti qualcosa per cui valga la pena lottare?>
<Beh, c'è sempre la mia fidanzata Alicia...>
<Ecco appunto, non vuoi uscire da qui e poterla rivedere? Allora usciamo da questo inferno!>
Beh, non ha tutti i torti. Alicia, forse, è l'unica che possa aiutarmi a ricordare la mia identità.
<Hai ragione. Muoviamoci!>

Fiducioso, vado avanti per aprire le altre stanze insieme a David. Purtroppo lui non ha il mio stesso passo, probabilmente a causa della ferita al petto. È meglio se ci sbrighiamo prima che muoia dissanguato. Però prima di andare, dobbiamo liberare gli altri sventurati nelle altre stanze. La prima che abbiamo davanti è la... "Black Room".
<Forza entriamo, David.>
<Si, certo. Aspetta un secondo... Ecco la chiave.>
Apro la porta e a quanto pare... è vuota! Sembra che non ci sia mai stato nessuno qui dentro. Devo ammettere, però, che non ho mai visto una stanza più pulita di questa! Sono pronto a scommettere che quel pazzo ha sicuramente fatto una brutale carneficina, così oscena da ripulire la stanza da cima a fondo. Che pazzo!
<Allora che facciamo, David?
<Beh, mi sembra evidente. Andiamo avanti.>

Dopo essere usciti dalla "Black Room", la prossima stanza era la "Daniel's Hell". David non sta affatto bene, è meglio se facciamo in fretta se vuole tornare a casa sano e salvo. Ora non credo che nessuno di noi sarà sano e salvo, dopo che saremo usciti di qui.
Essendo preoccupato, gli chiedo: <Sei sicuro di potercela fare?>
<Si, però devo ammettere che fa un male cane. Perciò prima ce ne andiamo, meglio è.>
Spazientito, David apre la porta.

C'è solo un ragazzo, probabilmente è un diciassettenne, disteso a terra, starà ancora dormendo.
È vestito elegante, ma sia la camicia sia i pantaloni sono sporchi di sangue. Ha una ferita alla testa. Anche se non sembra essere così grave, mi preoccupo comunque per lui.
<Che facciamo, David?>
<Potremmo tentare di svegliarlo, per potergli spiegare la situazione e farlo uscire da quest'inferno. Al diavolo, ci penso io.>
Intimorito, faccio un passo indietro per farlo passare. Dopo essersi avvicinato al ragazzo, David si piega per poi dargli due lievi schiaffi per svegliarlo.
Spazientito, David gli urla nelle orecchie:
<Ehi, ragazzo! Sveglia non abbiamo tutto il tempo che vogliamo!>
Ammetto che ci stava, ma ,secondo me, David ha un tantino esagerato con il fatto di avergli urlato nelle orecchie. Oh, aspetta! Si sta svegliando!

<Ma che diavolo? E voi chi cazzo siete?>
Soddisfatto di averlo svegliato, David va verso l'uscita. Mi sembra che toccherà a me spiegare le cose come stanno a quel ragazzo.
<Gente!>
Mi volto verso David, con un espressione seria e indifferente.
<Mi sa che forse non ti ho detto le cose come stanno, XIII. Ma volevo stabilire un approccio alquanto indiretto con te. Considera quest'esperienza come la tua seconda prova.>
Oh, mio dio. Solo adesso mi rendo conto di essere un vero e proprio cretino ad essermi fidato di lui.
<La prova consisterà nel recuperare la chiave di questa stanza nello stomaco del ragazzo! Oh, quasi dimenticavo... non vorrei cominciare la prova, con un punto a mio favore.>
Per poi buttare il coltello a terra.
<Non ti preoccupare, se supererai la prova, avrai la tua opportunità di vendicarti per l'affronto che avete entrambi subito. Bye, bye, coglioni!>

Finisce il suo discorso da psicopatico, chiudendo la porta e lasciandoci qui dentro a morire.

Note dell'autore:
Scusatemi per il ritardo ma, come potete notare, mi sono concentrato di più sulla mia ultima storia. Vi ricordo di lasciare la vostra opinione nei commenti.
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro