Eleonor
Quando sono uscita dal suo ufficio per poco non mi è preso un attacco di panico. Come caspita è possibile? Con tanti luoghi sono capitata qui... Lavorerò per Xander e sarò nientepopodimeno la sua segretaria. Oh cielo, non posso ancora crederci. Sono sicura che non mi ha riconosciuta. All'epoca ero solo una bambina, mentre lui era già grande. Io sono cambiata negli anni, mentre lui è rimasto sempre lo stesso, solo con più barba. E quei tatuaggi, quando li avrà fatti? E quanti ne avrà? Ho mille pensieri che mi frullano per la testa.
"Elly amore, questa sera Xander resterà con te. Mi raccomando amore, fai la brava bambina"
"Sì mammina mia." questa volta non sono felice che Xander mi tenga compagnia, non dopo l'ultima volta. Ha portato a casa mia una brutta ragazza e l'ha baciata. Comunque sto pensando di perdonarlo perché io lo amo e quando sarò grande lo sposerò. La mamma mi lascia a scuola, mi bacia e senza saperlo sarà l'ultima volta che lo fara.
Invece di tornare a casa vado verso la clinica dov'è ricoverato mio padre, entro e faccio un cenno di saluto all'infermiera che è occupata a parlare al telefono. Entro nella stanza di mio padre e mi siedo sul suo letto. "Ciao mia piccola stella. Mi sei mancata" mi dice, io mi accoccolo al suo fianco e mi stringo a lui.
Sembra così piccolo e indifeso qui sdraiato su questo letto, lui che per me è sempre stato un eroe, una roccia, una montagna. Nonostante lui e la mamma si separarono quando io ero ancora molto piccola, lui per me c'è sempre stato. È sempre stato presente. Ha lavorato per anni, era un vigile del fuoco, prima a Chicago e dopo a Los Angeles, poi si è ammalato di cancro ai polmoni. Gli hanno dato 6 mesi di vita... Ora siamo al quinto e lui è un guerriero. "Com'è andato il colloquio di lavoro? Suppongo tu gli abbia fatto il culo"
"Sono stata assunta come segretaria in un'azienda di edilizia. Potrò pagarti le cure" dico, anche se so che le uniche cure che potrò pagare sono cure palliative. "Sono felice mia piccola stella. Non pensare a me, usa quei soldi per riprendere gli studi" annuisco, ma sa anche lui che non gli darò ascolto. Resto un altro po' accanto a lui parlando del più e del meno facendolo ridere di tanto in tanto, poi vado via. Torno a casa e mi preparo mentalmente per la giornata seguente.
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