18. "I'm very cool"
Lilian's pov
Nonostante la festa sia stata sabato, io mi sento ancora con i postumi della sbornia.
E non é sicuramente una bella cosa.
Ho passato la domenica a rimettere l'anima, qualsiasi cosa, anche solo guardandola, mi dava la nausea, la testa mi batteva forte e mi ero sentita un completo straccio. Michael mi é stato accanto, ha cercato di farmi distrarre, soprattutto quando nemmeno l'antidolorifico mi faceva passare il mal di testa. Ci siamo trovati sdraiati sul letto nella mia -di Lilith- camera, per guardare Inside Out, film che a Michael piace tanto e che, a quanto pare, vedeva spesso questo genere con mia sorella. Non ricordo nulla della festa, solo il momento in cui ho cominciato a bere tanto dopo aver visto Michael parlare con una ragazza, poi nient'altro. Sono sicura di non aver fatto nulla di grave, sono pur sempre Lilian Russell, ho una certa reputazione.
Non ho capito la trama, per via del martellare incessante della mia testa, ma ho cominciato a rilassarmi quando lui ha iniziato ad accarezzarmi i capelli, la mia testa poggiata nell'incavo del suo collo. La sensazione che ho provato é stata bellissima, infatti i miei occhi si sono chiusi poco dopo.
Non ho trovato ancora una spiegazione a ciò che sento mentre sono con Michael. Un senso di sicurezza si ramifica in tutto il mio corpo, stessa cosa per la soggezione, sensazione che non ho mai provato in vita mia. Semplicemente perché io sono adatta a qualsiasi occasione, ma non riesco a sentirmi sicura di me quando vedo i suoi occhi posarsi su di me. Involontariamente, é come se cerco la sua approvazione a qualsiasi mia parola, gesto o movimento. Forse é per il fatto che é il migliore amico di Lilith, quindi temo più lui che tutti gli altri che mi possa scoprire.
Mi guardo attorno, un paio di occhiali da sole a coprirmi gli occhi per evitare di mostrare i miei occhi struccati e con delle grosse occhiaie -cosa inaccettabile per me-, mi sento fortemente in colpa con me stessa, ma questa mattina non ho proprio avuto la forza di affrontare la giornata. Vorrei poter evitare di farmi vedere in questo modo così semplice e sciatto, ma continuo a ripetere a me stessa che, molto probabilmente, Lilith é sempre così ed io sto interpretando lei, quindi non c'é bisogno che io mi senta così in colpa.
Sì, ma si tratta di un dovere per me stessa essere sempre in ordine e perfetta!
Sbuffo, entrando a scuola, sapendo di essere in anticipo di una quindicina di minuti. Mi trascino fino al mio armadietto, notando, nel frattempo, diverse persone fissarmi e dire qualcosa al loro vicino. Aggrotto le sopracciglia e cerco di non farci caso, continuando a camminare. Vado al mio armadietto, aprendolo e prendendo i libri per la prima lezione, che sarebbe matematica. Beh, almeno mi posso svegliare un po' con questa materia. Spero che anche Lilith sia brava quanto me nelle materie scientifiche, perché, se abbasserà un solo voto, la infilzerò con un tacco.
Sento il cellulare vibrare e noto il mio numero da Londra, così mi chiudo nella classe più vicina e rispondo.
"Pronto" mormoro scocciata, domandandomi il motivo per cui Lilith mi abbia chiamata, dato che sa che a quest'ora sono a scuola. A Londra dovrebbero essere le sei del pomeriggio, beata lei che é già uscita da scuola.
"Lilian, ho bisogno di una mano" alzo gli occhi al cielo a quelle parole, volendo sbattermi una mano sulla fronte perché sembra che per lei sia molto più difficile interpretare me. Nessuno può anche solo imitarmi, é un dato di fatto. "Le tue schiavette sono venute a casa con un book sul Black&White Party" mi basta il nome della festa per sgranare gli occhi e per farmi desiderare di essere a Londra in questo momento.
"Cavolo, mi ero dimenticata che sarebbe arrivato. Me lo rovinerai sicuramente" comincio a piagnucolare. Ogni party che veniva organizzato da me, aveva l'organizzazione che cominciava mesi prima. Tutto doveva essere perfetto, dalla musica agli invitati, al dress code. Passavo tempo a pensare a cosa sarebbe piaciuto di più ai miei ospiti, a cosa avrebbe reso indimenticabile la festa. E Lilith non ha il mio stesso gusto raffinato, non é me. Avrebbe sicuramente combinato un disastro. "Annulla la festa. Me la rovineresti e non posso permettere questo calo della mia popolarità"
"Pensi che non sia all'altezza? Dimmi come organizzarla e lo farò, abbiamo tre ragazze disposte a tutto pur di avere la tua accettazione e un minimo di popolarità" ci penso su un attimo, sapendo che Alexina e le altre avrebbero fatto di tutto pur di accontentarmi e non farmi arrabbiare. E Lilith é me adesso, quindi avrebbero fatto ciò che dice lei.
"Quando tornerò a casa, ti farò avere i dettagli su tutto. Trova un accompagnatore bello, che non sia un deficiente, devo pur sempre far fare bella figura a me... o te"
"Veramente, ci andrò con Luke. Era in camera -nascosto, ovvio- quando sono arrivate quelle tre, così, quando sono andate via, mi ha detto che ci sarei andata con lui" non so cosa stia esattamente succedendo tra quei due, ma Luke ha un fascino a cui si cede facilmente. Non so quanto resistente sia Lilith a reggere, ma lui sa giocare bene le sue carte, se s'impunta. Il problema nascerà quando lei forse potrebbe trovarsi con una cotta per lui, in un futuro prossimo, mentre Luke invece nulla.
"Meglio di niente almeno. Ora devo andare, ci risentiamo quando torno" stacco la chiamata ed esco dall'aula, facendo alcuni passi per ritrovarmi poi davanti Blake.
"Ehi ragazza, mi accompagni al mio armadietto?" annuisco, ricominciando a camminare con lei. "Come ti senti? E quegli occhiali?"
"Meglio rispetto a ieri. Gli occhiali sono per le orribili occhiaie che non ho avuto tempo di coprire. Sai perché mi sento fissata da tutti?" Blake prende i suoi libri, chiudendo poi l'anta di metallo.
"Dev'essere per il video" mi sento di sbiancare, la preoccupazione in ogni mia terminazione nervosa.
"Video? Quale video?"
"Quello in cui-" Blake viene interrotta da qualcuno che praticamente urla il mio nome -quello di mia sorella, ovvio.
Hope -credo sia questo il suo nome- sta venendo verso di me, il viso contorto in una smorfia arrabbiata ed io quasi vomito a vedere quella camicetta arancione che indossa. Sul serio, arancione? Sono ancora concentrata sulla camicetta, che quasi non mi accorgo che é davanti a me. I suoi stivaletti col tacco neri non sembrano azzeccarci molto con tutto l'abbigliamento, ma cerco di tenere la bocca chiusa.
"Sapevo che sotto quella faccia da apparente santa, c'era un animo da zoccola"
"Di che stai parlando?" vedo le persone quasi accerchiarci, come se si volessero godere lo spettacolo, i sorrisi già stampati sul viso. Qualcosa mi dice che non é la prima volta che questa qui e Lilith discutono così apertamente. In che guaio mi sono andata a cacciare?
"Non ci casca nessuno ormai, cara Lilith. Smettila di fare la finta tonta" tra la massa di persone, oltre alcuni della squadra di basket, Doug ed altri che non conosco, trovo Michael, Calum e gli altri. Gli occhi verdi del migliore amico di Lilith sono su di me, come se volessero chiedermi silenziosamente cos'ho combinato. Il capo cheerleader mi mostra il suo telefono con il video, in cui do spettacolo e ballo su un tavolo.
Santa Donatella Versace.
"Ora abbiamo capito tutti la tua vera natura. Lascia stare il mio ragazzo e non mancarmi mai più di rispetto"
La osservo attraverso i miei occhiali da sole, che sollevo solo nel momento in cui torno a scrutare il suo abbigliamento.
"Quella che manca di rispetto qui, sei tu" comincio, lasciandola confusa ma é subito pronta a controbattere, facendomi ricominciare a parlare. "Dio, capisco che sia lunedì e che una persona non ha proprio la voglia e la pazienza di scegliersi qualcosa di decente, ma cosa ti é passato per la testa quando hai deciso di metterti questa camicetta? Fa semplicemente schifo" attorno a me alcuni iniziano a ridacchiare. "E quegli stivaletti, un pugno nell'occhio. Se i tacchi non li sai portare, non li indossare, semplice. Invece tu li metti e ti atteggi come se li sapessi portare come una modella di Victoria's Secret. Notizia dell'ultimo secondo: non ci arrivi manco all'unghia di quelle modelle. E dovresti vedere più tutorial su YouTube per il trucco, vedo il tuo fondotinta a macchie. Ti chiami Hope, giusto?" non aspetto una sua risposta, che ricomincio. "Ho speranza per te, spero che tu impari a vestirti e a truccarti in modo decente, cioé, come fai a prendere in giro gli altri se sei tu da prendere in giro?" ormai sento solo risate intorno a me, anche le sue amiche ridono di lei. Mi sto per girare, quando riprendo in mano il telefono. "Comunque mi complimento con chi ha fatto il video. Sono proprio una gran figa"
Lancio un ultimo sguardo ad Hope, poi intorno a me e vedo gli occhi splendenti di Michael e il suo sorriso sulle labbra, che mi porta a ricambiare. Mima qualcosa con la bocca, che io capisco subito.
Complimenti.
HOLAAA
Sono finalmente tornata e, da adesso in poi, cercherò di aggiornare più frequentemente. Aggiornerò doppiamente le altre due storie che stanno per terminare, per poi concentrarmi di più su questa.
Spero che vi stia piacendo o che vi sia piaciuta sin dall'inizio, ormai mi sono affezionata alle sue gemelle, a Luke e a Michael.
Questa cosa contro Hope è importante, quindi non sottovalutatela.
Oggi sono proprio in vena di scrivere.
Alla prossima,
Kisses
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