Lilith's pov

Per essere popolare e snob, ci sono diversi principi che si devono rispettare:

1. Vestirsi sempre alla moda, con cose firmate e far sembrare il tutto come se non ti fossi impegnata seriamente un'ora davanti all'armadio per scegliere cosa indossare;

2. Quelle che hai, non sono tue amiche, fanno solo finta di esserlo, perché, se sei abbastanza popolare, ti sono accanto per esserlo anche loro;

3. Si deve partecipare a tutti gli eventi che ci sono, perché si deve mantenere alta la popolarità. Feste di adolescenti ricchi, serate con gli adulti, incontri dei club in cui si presiede;

4. Trattare tutti di merda perché solo la persona stessa é la migliore, non dare importanza a nessuno e non affezionarsi, solo a pochi fidati.

Per capirli meglio, ho passato i cinque giorni prima della festa a guardare serie tv come Gossip Girl o film come Mean Girls. Diciamo che adesso so come comportarmi. Diciamo.

Ho sentito qualche volta Lilian per qualche consiglio sull'abbigliamento che lei stessa usava ed io ricambiavo dicendole qualche aneddoto sull'amicizia tra me e gli altri, soprattutto quella con Michael. Devo ammettere che mi manca tanto, troppo. A volte compongo il suo numero, fino a quando poi non decido di cancellarlo e di bloccare il telefono, per evitare qualsiasi stupidaggine.

Sabato è arrivato ed io sono pronta ad osservarmi davanti al lungo armadio. I tacchi slanciano la mia figura, avvolta da un vestito nero con una scollatura dietro, corto ma non troppo. Un rossetto scuro contorna le mie labbra, i capelli sono mossi e ricadono sulle spalle, mentre gli occhi sono cerchiati da una leggera linea di eye-liner e le ciglia passate col mascara.

Una volta aver preso un bel respiro profondo, mi dirigo verso l'uscita della mia stanza, scendendo giù per poi uscire da casa, sapendo che ci sono le ragazze/schiavette ad attendermi.

Sono dentro la limousine e posso sentire benissimo da qui i loro schiamazzi da oche. Prendo un altro respiro profondo, entrando e ringraziando l'autista che mi ha tenuto la portiera aperta, senza farmi sentire dalle vipere.

"Oh mio Dio, Lilian, sei bellissima. Adoro questo vestito" esclama Zoey, guardando a bocca aperta il mio vestito, che non ha nulla di particolare.

"Prada, uno dei miei preferiti" sorrido falsamente, aggiungendo "Io sono sempre perfetta, qualsiasi occasione" le scocco un'occhiata di sufficienza, cercando di essere come Regina George e Blair Waldorf in un unico essere.

"Non vedo l'ora di arrivare alla festa, così da poter stare un po' col padrone di casa" ammicca ridacchiando Lola. Ha un bicchiere di champagne in mano, che viene porto anche a me. Ne prendo un sorso, sentendo le bollicine nel naso.

"Chissà chi sarà la preda di questa sera. Guardava con un certo gusto Lilian in questi giorni" ribatte Alexina, colei che mi è sembrata con un po' più di cervello nel gruppetto, togliendo l'episodio del 'bianco latte'  e 'bianco pulito'.

"Vi prego, non mi farei Ashton Irwin nemmeno se mi facesse tutte le avance di questo mondo" rispondo, prendendo un altro sorso dal mio bicchiere. Il tragitto si sta rivelando più lungo del previsto.

"Però ha un certo fascino" sorride maliziosa Lola, mentre Zoey annuisce in accordo con lei.

"Ho sentito che è una belva a letto. E Dio, quando esce dai bagni dopo una sveltina, è assolutamente il sesso" queste mi sembrano delle frustrate sessualmente. Eh che cazzo!

"Non avete visto Hemmings allora" la mia attenzione viene catturata dalla voce di Alexina. "Ci sono andata a letto la settimana scorsa, era abbastanza ubriaco ed io un po' alticcia. È stata la cosa migliore che abbia mai provato. Non credo che riuscirò mai a trovare un ragazzo come lui a letto"

"Lui è assolutamente il migliore a letto ed è il più bello della scuola, ma anche il più arrogante. Sicuramente non si ricorderà del sesso fatto con te" ribatte Lola. "Ha un viso da angelo ma, in realtà, è così stronzo. Non credo che potrà mai avere una relazione stabile, gli importa solo di se stesso"

"Tu cosa ne pensi, Lilian?" chiede Alexina, mentre Zoey è impegnata sul suo cellulare.

"Penso che siamo tutti un po' arroganti, guardiamo da sopra fino a sotto chi non è alla nostra altezza, ma nessuno ne fa un dramma o ne parla. Lui sa di essere bello e ne va fiero, non è qualcosa di cui vergognarsi. Automaticamente è uno stronzo. Peggio per lui quando non troverà nessuno" le mie parole mettono fine alla discussione, dato che siamo ormai arrivate.

Arriviamo al palazzo di chissà quanti piani, premendo uno degli ultimi pulsanti dell'ascensore per arrivare alla festa. L'attico che si presenta davanti ai nostri occhi è grandissimo e moderno, pullulante di genere con un bicchiere di vetro in mano. Alcuni girano in costume, dato che in una delle stanze, c'è una piscina al coperto. Io non ho messo il costume perché tanto non mi avvicinerò alla piscina, quindi non mi sarebbe servito a nulla.

Cammino tranquillamente, prendendo già il mio terzo bicchiere di alcol, che poi vorrei capire se questo coso fa ubriacare o no. Non avrò mai una risposta certa, perché vedo galline ballare come troie e non so come questo liquido abbia fatto a sballarle. Contente loro.

Finisco presto il terzo bicchiere e anche il quarto, prendendone un altro. Girovago, cercando di evitare lo sguardo da maniaco di Ashton che si è posato più volte su di me, andando in bagno, almeno per controllare come sto.

Dopo essere entrata e aver chiuso, mi concentro sul mio riflesso, fino a quando non sento la porta aprirsi nuovamente. Quando mi volto, trovo Luke Hemmings di nuovo in bagno, intento ad osservare la mia figura e a sorridere maliziosamente.

"Ottima scelta, Lily" noto solo in quel momento, dopo aver spostato lo sguardo dal suo viso, che è senza maglietta o camicia e con solo un paio di boxer. I suoi capelli sono bagnati e i suoi occhi azzurri sembrano più brillanti.

Si avvicina lentamente ed io indietreggio, non sapendo cosa fare. Ma che vuole ancora? Non ero stata chiara l'altra volta?

"Dio, Lily, mi sta diventando duro senza che tu faccia nulla. Quanto cazzo puoi essere sexy?" si avventa di nuovo sulle mie labbra, mentre mi prende velocemente da sotto le cosce, per poi sollevarmi sul lavandino, cercando di intrufolarsi nella zona della mia intimità.

Sento i campanelli di allarme nel mio cervello e le mie mani vanno a finire tra i suoi capelli, che vengono tirati fortemente. Sento i suoi mugolii, fino a quando non scendo dal bancone di marmo.

"Cosa diavolo credevi di fare? Sai che si chiama stupro se una persona non è consenziente? Hai dei problemi col tuo aggeggio? Risolviteli da solo" mollo i suoi capelli e mi sistemo davanti allo specchio il vestito.

"A te cosa diavolo prende? Sei sempre stata d'accordo a scopare per poi fare finta di nulla, è da un paio di giorni che non ci divertiamo come facevamo prima che tu partissi" sbotta il ragazzo, guardandomi corrucciato.

No, un attimo. Mia sorella e il ragazzo qui davanti scopavano? Scopavano in segreto? Quindi mia sorella non è vergine come credevo? Ed entrambi credono che io scoperò con lui per portare avanti la farsa?Ma anche no.

"Beh caro, dimentica il passato. Non ho più voglia di scopare con te. Molto spesso mi stanco facilmente. Non m'importunare più con questi attacchi a sorpresa. Ti posso accusare di tentato stupro, sai?" gli scocco un ultimo sguardo da stronza, per poi uscirmene dal bagno.

Ed un problema è stato risolto.