Marie era seduta nel bar del college. Era l'ultimo anno e poi sarebbe diventata una scenografa e ne era entusiasta. Ormai aveva 24 anni e voleva trovare il suo posto nel mondo.

Stava girando il suo caffè macchiato quando un braccio bloccò il movimento, facendo schizzare il caffè sulla maglia bianca di Marie.

"Cosa diavolo..." Si voltò mentre imprecava sottovoce contro chi le aveva macchiato la canotta. Non ci teneva particolarmente a quella maglia, ma di certo non poteva tornare a lezione con quella macchia beige.

"Marie, devi ascoltarmi." Marie alzò lo sguardo. Ashton.
"Ashton" esclamò alzandosi di scatto "cosa ci fai qui?" Si grattò nervosamente il dorso della mano.
"Devo parlarti." Disse lui "e devi ascoltarmi." continuò.

"Possiamo parlarne da un'altra parte? Sto studiando per l'esame..." Disse con tono nervoso lei.
"No, devo dirtelo ora."
Marie sbuffò e lo incitò a parlare.

"Hai presente quando abbiamo fatto finta di essere quello di 2 anni fa?" Marie annuì.
"Ecco, io voglio davvero ritornare ad essere come due anni fa. Senza Robin però e, purtroppo, senza il Signor Timothy.
Pensi che potremmo esserlo, possiamo essere felici insieme?" Marie rimase per qualche momento con la bocca aperta e con lo sguardo basso, poi lo guardò.

"Ashton, non è semplice. Non hai neanche ancora dimenticato Alice... Prenditi tempo per riflettere, okay?" Lei sorrise ma in realtà era triste: era molto confusa.

Lui prese il suo viso tra le mani e, delicatamente, poggiò le sue labbra su quelle di Marie. Le labbra di lei sapevano ancora di fragola, come la prima volta che si baciarono, alla galleria d'arte, quando Marie era ancora fidanzata con Robin, il ragazzo a cui Ashton non aveva mai potuto dirne quattro.

Erano sempre gli stessi: più cresciuti, più maturi, ma sempre gli stessi.

Manca sempre meno all'epilogo!
Ho deciso che non ci sarà una terza storia, credo che questa possa bastare ;)

Cosa vi aspettate dal finale di questa storia?