"Mamma, papà, vi ricordate di Ashton, vero?" Sorrise Marie, ripresentando il biondo alla sua famiglia.
"Salve signori Foster, grazie per ospitarmi." Li salutò Ashton, cercando di essere più cortese possibile.

"Ciao Ashton, è un piacere per noi." Disse la signora Foster, allungandogli una mano che lui strinse.
"Anche per me essere qui. Io e sua figlia siamo diventati molto amici e ci tenevo ad incontrarla per un lasso di tempo più lungo." Sorrise.
"Già." confermò Marie.

"Be', andiamo di sopra. A dopo." Marie trascinò Ashton su per le scale fino ad arrivare nella sua stanza.

Non era molto grande ma era colorata e dava al tutto un'aria calda ed accogliente. C'era un letto singolo, una scrivania con un pc portatile, un armadio e delle mensole. Il necessario per una buona stanza.

"Be', non ti facevo così sofisticato" rise Marie "anche se sei più timido di un bambino. Solo in e-mail sei estremamente sfacciato?" continuò.

"Con te posso permettermelo. Insomma, se non fossi stato così non mi avresti mai più rivolto la parola." Fece spallucce e si sedette accanto a Marie sul suo letto.
"Forse hai ragione, ma io adoro i ragazzi timidi." Sorrise, maliziosa.

"Tranne me..." Disse, con tono malinconico.
"Oh andiamo, io ti adoro, sei così dolce. Semplicemente amo Robin."