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12. Forbice - Yixing

⚠️ ALLERTA SPOILER! ⚠️

La scena è ambientata precedentemente agli eventi di Bluebird e non influisce sulla trama, ma è consigliabile aver letto almeno fino al Capitolo 26.


Yixing sistemò l'ultimo cilindro di imbottitura appena sopra la fronte, tirando indietro le ciocche magenta per nasconderlo. Era diventata un'operazione tanto abituale che non aveva più bisogno di guardarsi allo specchio per acconciarsi i capelli, le sue mani sapevano come sistemarli in modo che risultassero simmetrici e ben ordinati. Li tastò con le dita, tocchi leggeri per assicurarsi che la stoffa dell'imbottitura fosse coperta del tutto, poi fermò le ciocche con delle forcine e legò le estremità insieme a quelle laterali, unendole alle ciocche che aveva tirato su dal basso. Niente decorazioni, sarebbero state d'impiccio per ciò che doveva fare, ma non si sarebbe presentata con i capelli sciolti – né con il viso struccato: aveva già uniformato la pelle con la cipria chiara e donato colore alle guance, le labbra piene erano tinte di rosa e il contorno degli occhi marcato da una sottile linea nera. Kiyoko era sua allieva, non una cliente, ma un'oiran doveva mantenere professionalità in ogni situazione.

Indossò il kimono di seta nera sopra il juban, legandolo in vita con l'obi allacciato sul davanti, e spruzzò su polsi e collo un profumo a base di agrumi e fiori di loto che era tra i suoi preferiti. Quando scostò la porta scorrevole che separava l'ambiente di preparazione dalla camera vera e propria, Kiyoko la stava già aspettando. Era seduta composta sulla sedia – un ceppo d'olmo scavato di fronte all'ampia finestra rotonda – con i capelli azzurri raccolti in un tuppo alto e un semplice samue blu scuro addosso. Persino senza le vesti dell'Ordine o un Senza Volto ad accompagnarla, quella fanciulla era... distante. Lo sguardo sempre attento, il corpo rigido, la voce atona. Aveva una logica così meccanica che sembrava di parlare con una bambola a cui avessero inserito un cilindro di frasi registrate da pronunciare all'occorrenza. C'era qualcosa che non andava, in lei. Yixing non era una Monaca dell'Anima, ma lavorava al Megui Wu da oltre un decennio e aveva imparato a comprendere le persone piuttosto bene, era quella l'abilità – ancor più delle arti amatorie – che l'aveva elevata al rango di oiran, e si fidava del suo istinto quando le suggeriva qualcosa.

Non che avesse potuto far nulla con quell'impressione. Aveva provato a parlarne con Kiyoko stessa, ma non sembrava aver compreso cosa volesse dirle. E quando aveva tentato di spiegare le sue perplessità a Chen-Yi, lui le aveva suggerito tra le righe che non doveva immischiarsi nel suo addestramento. E forse era solo di quello che si trattava, dopotutto: lei aveva istruito solo altri due Tessitori di Segreti, un uomo e una donna, ma erano nuovi nel contesto dell'Ordine – in effetti, non erano ancora Tessitori quand'erano diventati suoi allievi, ma solo Adepti. Forse anche loro erano diventati come Kiyoko dopo aver pronunciato il Giuramento, eppure anche Chen-Yi era imperscrutabile, ma in modo diverso. Controllato. Lei sembrava non sapere come altro poter essere.

«Bentornata, Kiyoko.» Yixing le rivolse un sorriso dolce, ma lei si limitò a incrociare il suo sguardo. Gli occhi neri erano spenti, incastonati in un'espressione impassibile. «Hai trascorso una piacevole giornata?»

Kiyoko batté le palpebre e restò in silenzio per un istante. Il fatto che avesse necessità di pensare prima di rispondere a domande simili la metteva sempre a disagio. Gli altri membri dell'Ordine, persino quelli che erano suoi clienti, non mostravano una simile indecisione.

«È stata proficua» disse infine, muovendo le labbra solo quel tanto che bastava per parlare. «Non posso condividere i dettagli, ma ho sfruttato il tempo in modo adatto e i risultati sono stati accettabili.»

Non era ciò che le aveva chiesto, ma Yixing annuì comunque. Le fece cenno di seguirla e si sedette sul letto, dalla forma rotonda per adattarsi al sottile ruscello di Acqua di Sihir che vi scorreva attorno. Le strutture moderne preferivano far passare l'Acqua in cannule sospese o agganciate al soffitto, per recuperare spazio nella camera, ma Yixing era lieta che il Megui Wu sfruttasse ancora i vecchi sistemi di alimentazione. Il suono dello scorrere dell'acqua era piacevole, sensuale, e profumava l'ambiente di un naturale aroma zuccherino.

Kiyoko obbedì alla sua richiesta e si sedette al suo fianco, imitando i suoi movimenti come uno specchio. Si voltò per guardarla meglio, appoggiando le mani sulle cosce, e lei fece altrettanto. Era un po' inquietante, ma sapeva che non lo faceva per infastidirla, così non disse nulla. Invece le chiese ancora della sua giornata, scavando in ciò che Kiyoko poteva permettersi di raccontare, le sciolse i capelli e li pettinò con le dita mentre parlavano, finché non la sentì rilassarsi un poco. Avrebbe dovuto limitarsi all'insegnamento, sapeva che i suoi colleghi lo facevano, ma come poteva fingere di non vedere? Era così sbagliato provare a rendere quei momenti piacevoli, oltre che proficui?

Le sembrava che ne avesse bisogno. Un silenzioso, disperato bisogno. Aveva qualcuno con cui parlare, al di fuori del suo mentore o dei suoi compagni? Yixing sapeva che i membri dell'Ordine vivevano una vita di soli doveri, ma tutti si concedevano momenti di riposo, di svago, momenti in cui scaricare la tensione e tornare esseri umani per un po'. Al Megui Wu venivano per il sesso, ma era l'illusione dell'amore che cercavano, quello per cui pagavano davvero. Qualcosa che li tenesse in equilibrio, che impedisse alle loro anime di ristagnare in un vortice ormai immobile.

Yixing sistemò le ciocche azzurre di Kiyoko dietro le orecchie e lei piegò il capo, esponendo il collo sottile. La sentì sciogliersi in un sospiro quando le sfiorò la pelle chiara con le labbra, risalendo in baci leggeri fino alla sua bocca. Kiyoko la schiuse e la invitò ad approfondire quel contatto, facendo scivolare le braccia attorno al suo collo. Le chiacchiere la ammorbidivano, ma quello riusciva a risvegliarla davvero: era partecipe quando la baciava, più espressiva quando la toccava, e i suoi occhi scuri si accendevano di una vitalità che sembrava altrimenti assente. Era un bene, perché Yixing non era certa di essere riuscita a insegnarle alcunché se fosse rimasta rigida anche in quello, ma non abbastanza da soffocare i suoi timori. Non abbastanza da scacciare quel formicolio sottopelle che si concentrava in deboli fitte al centro dello stomaco.

Kiyoko era sincera nelle sue reazioni o aveva solo imparato come fingere? Non era qualcosa di cui Yixing doveva preoccuparsi, di solito. I suoi clienti pagavano per i suoi servigi, i suoi allievi erano desiderosi di apprendere e volevano fare anche ciò che non provocava loro piacere. Doveva essere lo stesso per Kiyoko, dopotutto era entrata a far parte dell'Ordine, ma era così giovane... Yixing non aveva avuto il coraggio di chiederle quanti anni avesse, ma le sembravano troppo pochi. Non credeva fossero abbastanza per entrare al Megui Wu, tanto come cliente quanto come prostituta, e neanche per prestare giuramento come Tessitrice.

Le aveva chiesto se le andasse bene più volte e lei aveva sempre risposto di sì, ma aveva l'impressione che Kiyoko avrebbe risposto sì a qualsiasi cosa, che avrebbe dato sempre e solo la risposta che sperava di ricevere. Doveva accettare la consapevolezza che non avrebbe mai conosciuto la verità e farselo bastare, sicché preoccuparsi di lei non era suo compito e tutto ciò che poteva – doveva – fare era portare a termine ciò che le era stato richiesto.

«Hai pensato alla lezione di oggi?» chiese Yixing, e lei annuì. «Hai deciso se preferisci che Yu Lien tenga prima la sua?»

«Sono con te oggi, perciò imparerò prima da te e dopo da lui. Quello che preferisco non ha importanza.»

«E se ti dicessi che è proprio ciò che desidero sapere?»

Kiyoko batté le palpebre, come se ne fosse stordita. Abbassò lo sguardo per un lungo istante, lo lasciò correre sul suo corpo e infine incrociò di nuovo il suo sguardo. «Preferisco te.»

Yixing le sfilò il samue di dosso e lei fece lo stesso con il suo kimono e con il juban, muovendosi come le aveva insegnato. Aveva appreso in fretta come rendere attraente quell'atto, sfiorandola con le dita senza timore, accarezzandole i fianchi e le spalle man mano che la liberava dalla stoffa. Sarebbe diventata una brava seduttrice, un giorno. Quando sarebbe... cresciuta. Dèi, era davvero necessario far iniziare il suo addestramento così presto?

«Qual è la posizione?» domandò Kiyoko, e Yixing si accorse solo allora che era rimasta immobile dopo che si erano spogliate a vicenda.

Cancellò qualunque espressione avesse assunto, tramutandola in un sorriso sensuale mentre le accarezzava il viso. «Distenditi a pancia in su e divarica le cosce. Io mi sistemerò di fronte a te allo stesso modo, incroceremo le nostre gambe come due forbici fino a toccarci. Ti mostrerò come muoverti e tu mi imiterai, inizieremo con un ritmo lento e ti spiegherò man mano come puoi dare più piacere alla tua compagna. Quando sei pronta a cominciare, fammi—»

«Sono pronta» disse Kiyoko. Chinò il capo e poi si sdraiò sul materasso come le era stato detto, la testa abbandonata sui cuscini e le gambe aperte, in attesa.

Yixing allungò un sorriso amaro. Non avrebbe mai saputo se era sincera oppure no. Poteva solo crederci, sperare che fosse vero mentre si sdraiava di fronte a lei per dare inizio alla lezione.



Sono tornata :D Questa parola mi ha dato del filo da torcere perché non sapevo bene cosa tirare fuori, avevo due idee con altri personaggi di cui però avevo in mente anche altre scene (e vorrei evitare di usare lo stesso POV due volte) e un'altra con un personaggio nuovo che però ha una psiche molto complessa e senza contesto non credo possa rendere bene.

Alla fine ho deciso di buttarmi sul senso sessuale (?) del termine, ma scrivere una scena smut mi sembrava uno spreco di POV e infine mi è venuta l'illuminazione di sfruttare Yixing, ho pensato che avere uno scorcio su di lei potesse essere interessante!

Ho voluto solo accennare al seguito perché chi ha letto Bluebird sa quanto Chloe sia giovane, quindi nonostante il contesto sia chiaro ho comunque preferito evitare :')

Fatemi sapere che ne pensate e ci vediamo domani~


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