Il ricordo che ha di quella giornata è quasi vivido.

La neve caduta di notte scricchiola sotto i suoi stivaletti neri nella pacatezza di una città che si sta appena alzando.

Ha ancora sonno, perciò se ne sta buono di fianco alla mamma, si lascia guidare dalla sua calda mano.

L'ha svegliato troppo presto, e dopo un paio di insensati capricci dettati dall'improbabile orario, Axia si è fatto facilmente convincere a uscire per dirigersi in caserma con sua madre. Non ci era mai stato, ma fa sempre un sacco di domande quando Ava torna a casa dal lavoro. È sempre stato fiero della sua mamma, che ricopre una "posizione di comando", come gli ha sempre detto.

Ha sempre chiesto di poter andare insieme a lei, e finalmente la ragazza che lo accudisce durante il giorno (ad Axia non è mai piaciuta) si è ammalata e ha avvertito all'ultimo momento.

Ava non lo vorrebbe, ma non ha altra scelta che portare suo figlio con sè.

Axia se ne rende conto, così cerca di fare il bravo, almeno per un po'.

Il cielo adesso è limpido, non nevicherà più.

Dal momento in cui arrivano, Axia è circondato di attenzioni dai sottoposti della mamma, per lo più soldati semplici sotto addestramento. Sono tutti simpatici, ad Axia piacciono moltissimo: gli hanno anche dato la più piccola spada di legno che hanno trovato, e si lasciano sconfiggere in maniera teatrale da questo bambino minuscolo che indossa un cappotto grigio decisamente troppo largo.

Ma poi succede qualcosa che ad Axia non piace affatto.

Una donna comincia a sgridare sua madre. Dice cose troppo complicate per lui, e decide di non sopportare affatto quella tizia.
È contento quando Ava la manda a "fanculo".

Ma una frase della donna gli rimane in testa, per annidarvisi come un rapace affamato.

"Un bambino dovrebbe star ben lontano dalle armi e da un campo di battaglia e dalle cattiverie del mondo."

Axia ancora non lo sa, ma quelle parole si ritorceranno dolorosamente nella piaga, e le porterà con sè fino alla fine dei suoi giorni.

Il resto della giornata l'ha passata a giocare con i soldati o con gli inservienti, e quando è tempo di tornare a casa si rifiuta di lasciare la spadina di legno che gli hanno prestato.

Ava è stanca.

Pur di non sentirlo lamentarsi gliela lascia tenere, e tornano a casa sotto un cielo serale rosso.

Axia è felice.

Ava sa che non lo sarà per sempre.

◇

Don't care se ci sono errori, sono qui per scrivere non per ricontrollare ehe

Ho deciso che scrivo tutto di botto, non rileggo e pubblico per rileggermeli tutti quando ho finito la challenge, perchè sì, tanto le cose gravi me le fa notare Blacky

Daje