Saturday. Second part.
Zayn's POV.
Dopo aver accompagnato a casa Joey, sento la necessità di parlare urgentemente con l'unica persona seria che io conosca: Liam Payne.
In questa settimana diciamo che i miei pensieri sono diventati leggermente strani nei confronti di Joey. Effettivamente non si può negare il fatto che sia una delle ragazze più belle che io abbia mai conosciuto, peccato che quel suo carattere lunatico e strano non è che l'aiuti parecchio.
Anche se, ad essere sincero, non è che sia poi così male.
No Zayn, non sei il tipo che si fa imbambolare da una ragazza.
In breve tempo raggiungo la casa di Liam e quando arrivo in camera sua, lo trovo comodamente disteso sul letto intento a fare i compiti di letteratura inglese e fisica.
No okay, possibile che questo ragazzo sia così demente da fare i compiti anche quando ha la possibilità di stare a letto dalla mattina alla sera, dormire o giocare ai videogiochi?
"Hey Zayn" mi saluta sorridendo, degnandosi per lo meno di alzare lo sguardo dal libro che tiene in mano.
Ormai, fortunatamente, i segni della varicella sono spariti e di cicatrici non ne ha nemmeno una; questo sta a significare che da bravo ragazzo che è si è astenuto dal grattarsi.
"Amico, tutto bene?" domando prendendo la sedia posizionata sotto la sua scrivania e sedendomici sopra.
Lui si limita ad annuire.
"Adesso sputa il rospo e raccontami tutto su Joey" dice socchiudendo leggermente gli occhi e scrutandomi da capo a piedi.
Non posso che rimanere stupito, possibile che sappia già tutto, nonostante non abbia ancora proferito parola? Oh cacchio il mio migliore amico sa leggere nel pensiero?! No Malik, è impossibile.
Brevemente gli racconto tutto quello che è successo, tutto quello che mi tormenta e tutto quello che sento, tralasciando però tutto quello che penso -ovvero quello che mi fa più paura-. Anche se, come suo solito, ci pensa Liam a tirarmi tutto fuori.
"Zayn... sai perfettamente quello che voglio dirti" si limita a rispondere sorridendo leggermente.
Annuisco lentamente ormai consapevole del fatto di aver fatto un'enorme cazzata a venire qui da Liam, oppure denominato "voce della mia coscienza".
Controllo l'ora e mi rendo conto di essere in completo ritardo per la festa di questa sera così dopo aver fatto giusto due chiacchiere con Liam, mi alzo velocemente dalla sedia e corro a casa per prepararmi alla serata con... Joey.
Joey's POV.
Certo non si può dire che Zayn sia la puntualità fatta a persona. Sono le otto e mezza e di lui neanche l'ombra. Che l'abbiano rapito gli alieni? Mah.
Mi sento anche particolarmente ridicola nello stare davanti al vialetto di casa mia, con addosso un tubino nero attillato e scollato sulla schiena mentre ai piedi porto un paio di decolté rosse -non fraintendetemi, se fosse stato per me mi sarei limitata ad indossare un paio di jeans e una canotta elegante ma Kim quando si impunta... beh, non è proprio semplice farle cambiare idea-.
Comunque, sta di fatto che vestita in questo modo, alle otto e mezza di sera, davanti ad una casa nella quale c'è proprio di fianco un lampione... beh, potete capire che sicuramente le circostanze non sono le migliori per una ragazza.
Sento il cellulare vibrare nella borsa e non appena lo tiro fuori vedo la macchina di Malik fermarsi proprio davanti a me.
"Mi scusi signorina, quanto prende a serata? Ah no scusa Joey, sei tu" mi fa un veloce occhiolino e mi apre la portiera.
Ah, ah, ah, no ma crede di essere divertente? No, perché a me non fa ridere.
Gli lancio un'occhiataccia e salgo in macchina "Malik, sei in ritardo e... cacchio ringrazia il cielo che non ti metto le mani addosso per la squallida battuta" gli faccio un sorrisino acido e immediatamente il suo sorriso allegro svanisce immediatamente.
"Non volevo offenderti, scusa davvero Joey" dice prendendomi velocemente la mano e stringendola nella sua.
Non posso negare il fatto di rimanere stupita da quel gesto.
"Zayn, tranquillo, stavo scherzando" rispondo sorridendogli leggermente.
La sua espressione si rilassa immediatamente e allenta leggermente la presa dalla mia mano, ma non la lascia andare del tutto.
Dopo una ventina di minuti, arriviamo davanti ad una villa enorme che non avevo mai visto prima in vita mia. La musica assordante riesce ad entrare anche nella macchina di Zayn mentre davanti alla porta d'ingresso si vedono già ragazzini ubriachi intenti a pomiciare appassionatamente. Cacchio quanto mi piacerebbe pomiciare con Zayn.
Oh cazzo l'ho pensato veramente? Oh cazzo! Reprimo il più possibile quel pensiero e mi mordo nervosamente il labbro inferiore, cercando di ignorare anche il fatto che questa sera Malik sembra un dio del sesso; indossa un paio di jeans neri stretti in fondo, una camicia bianca con i primi due bottoni sbottonati che lasciano intravedere il petto perfettamente scolpito e ai piedi un paio di converse bianche. I suoi capelli sono pettinati sempre allo stesso modo e sono semplicemente stupendi, un po' come il suo viso. La bocca poi è contornata da una leggera barbetta e questa sera gli occhi sembrano brillare di una luce splendida. Possibile che mi senta un cesso che cammina, in confronto a lui?
Mi sorride e dopo essere sceso corre ad aprire la mia portiera. Non appena scendo, la sua espressione cambia e diventa simile a quella di un pesce fuor d'acqua, con la bocca aperta e gli occhi sbarrati. Mi sento leggermente imbarazzata dai suoi occhi che velocemente si spostano per tutto il mio corpo. Mi passo una mano tra i capelli e gli sorrido timidamente.
"Andiamo?" domando indicando con un cenno del capo la mega villa, lui sembra riprendersi e mi annuisce lentamente, senza però distogliere i suoi occhi da me. Oh cacchio come vorrei sprofondare.
Non appena entriamo, Zayn mi porta subito in cucina dove, naturalmente, ci sono tutti gli alcolici e lui si attacca ad una bottiglia di Gin. Oh cavolo e poi devo tornare a casa in macchina con lui? Pregherò per me.
Io, da vera imbranata che sono, non ho la più pallida idea di cosa fare. Non fraintendetemi, non sono quel tipo di ragazza che odia le feste e il sabato sera si rintana in casa a studiare o leggera ma... questa è la mia prima festa senza Kim e mi sento abbastanza spaesata.
"Hey, la vuoi una caramella gommosa?" domanda una ragazza avvicinandosi a me, facendomi sussultare.
La fisso leggermente preoccupata.
"Come, scusa?" domando fissando anche la ciotola che tiene in mano, piena di orsetti gommosi leggermente più grandi del normale.
"Una caramella gommosa, la vuoi?" ripete notevolmente scocciata.
Il primo impulso è risponderle velocemente di no e andarmene in giardino lontano da tutto e da tutti ma poi arriva Zayn che cingendomi le spalle con il braccio, prende velocemente la ciotola dalle mani della ragazza e mi infila una caramella in gola. È fredda e oltre al gusto di frutta, c'è anche un retrogusto amaro e forte, che mi fa subito bruciare la gola non appena la ingoio. Devo ammettere però, che è sorprendentemente buona. Sorrido maliziosamente a Zayn che prontamente mi infila nuovamente una caramella in bocca.
Posso solo dirvi che dopo la seconda caramella, non ricordo più nulla.
Zayn's POV.
"Joey? Hey Joey dove sei?!" urlo per la millesima volta cambiando nuovamente stanza della casa.
Ma dove cavolo si è cacciata quella ragazza? Non posso neanche andare in bagno, che quella sparisce! Ormai la sto cercando da più di mezz'ora urlando come un cretino per tutta la villa, ma fortunatamente sono tutti ubriachi fradici e quindi non mi considerano minimamente. Posso anche confermare di essere l'unico sobrio in questa casa, anche perché posso vantare il fatto di reggere l'alcol molto bene. Decido di andare a vedere in giardino e, finalmente, la trovo coricata sull'erba leggermente bagnata per la rugiada. Lentamente mi accuccio di fianco a lei.
"Eccoti qui" le sussurro all'orecchio.
Lei si mette velocemente a sedere e non appena mi riconosce, allarga le braccia e si getta addosso a me.
"Zayyyyn!" mi urla nelle orecchie, facendomi sbilanciare e facendomi così cadere a terra.
Lei scoppia a ridere e posiziona la testa nell'incavo del mio collo; la sento respirare profondamente.
"Hai un buon profumo. Amo il tuo profumo. Amo te, Zayn" dice alzando lo sguardo e puntando così i suoi occhi color miele nei miei. Non posso fare a meno di non trattenere il respiro. Vi posso assicurare il fatto che sto lottando contro ogni singolo muscolo e nervo del mio corpo per non saltarle addosso e così dar sfogo ad ogni singolo pensiero poco casto che mi passa per la mente.
"Sei ubriaca" oh perfetto Malik, tu hai bisogno di farti vedere da uno bravo; devo ricordarmi di chiedere a Liam un paio di cose.
"Non sono ubriaca! Guarda, te lo dimostro!"
Mi fa la linguaccia e velocemente si mette in posizione eretta, alzando una gamba e cercando di rimanere in equilibro. Come non detto lo perde e mi cade nuovamente addosso. Le mie mani scivolano velocemente sulla sua schiena lasciata nuda dalla scollatura del vestito. La sua pelle è liscia e fredda. Rabbrividisco a quel contatto e naturalmente il piccolo Willy decide di farsi sentire proprio ora, vero?
Lei ride maliziosamente.
"Ti sta venendo duro, Malik" esordisce mordendosi il labbro.
Minchia.
"Beh, fa freddo" rispondo dandomi automaticamente del coglione.
"Sta zitto e baciami" così dicendo prende il colletto delle camicia tra le sue mani e avvicina la sua bocca alla mia.
Le sue labbra sanno di Vodka e frutta, anche il suo alito ha lo stesso profumo e mentre le nostre labbra si muovono ritmaticamente le nostre lingue si cercano, l'una bisognosa dell'altra.
Uno dei baci migliori che potessi mai ricevere. La cosa negativa è che lei domani sicuramente non si ricorderà più nulla e io mi sentirò nella merda perché non saprò proprio come comportarmi.
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