"La signorina Styles, Lea...?"
"È Lia, sono io comunque. Come sta Louis? È andato tutto bene?"
"Il suo amico è ancora vivo, in gravi condizioni ma vivo...in questo momento si trova in coma farmacologico, potrebbe risvegliarsi tra un paio d'ore o tra un paio di giorni questo dipende dalla sua forza di volontà. Posso far entrare solo una persona per ora...vuole entrare lei signorina?"
"No, può far entrare mio fratello? Sa sono molto intimi..."
"Certo, basta che non sia influenzato perché i nostri pazienti devono restare incontaminati."
"Perfetto. Harry!"
Harry si riprese dallo stato di shock in cui era rimasto e, richiamato dalla sorella si mosse verso il medico con uno sguardo vacuo. Lo sguardo di qualcuno che ha perso una cosa, anzi una persona in questo caso, a cui teneva tanto e non si da pace.
"Si Lia?"
"Senti, la dottoressa ha detto che possono far entrare una persona, voglio che entri tu a posto mio."
"Ma Jay ha chiamato te, quindi devi andare tu..."
"Shhh, Jay ha chiamato me perché sapeva che se ti avesse chiamato saresti morto d'infarto! L'ultima volta che Louis è stato all'ospedale, perché si era slogato il polso con lo skate sei quasi stramazzato al suolo! Ora va ti prego, e risveglialo..."
Harry non rispose, e si fece accompagnare dalla dottoressa attraverso le porte che conducevano nel reparto. Entrambi, Lia e Harry, sapevano che l'unica persona che avrebbe voluto accanto Louis in questo caso, fosse proprio il riccio.
"L'amore", penso Lia, "che cosa strana. A proposito di amore...devo convincere Ed ad andare da Tay...almeno qualcosa di buono devo riuscire a farlo oggi..."
Presa da quella voglia di fare cupido, Lia si avvicinò al migliore amico e si accomodò di nuovo di fianco a lui.
"Va da lei!"
Edward non chiese neanche di chi stesse parlando, sapeva dove voleva andare a parare l'amica, già prima che questa avesse aperto la bocca.
"Non posso lasciarti da sola! Poi sta ancora dormendo non voglio disturbarla..."
"Senti ti dovresti allontanare da me il prima possibile, sono sudata, puzzo e ho il trucco tutto sbavato, mi sarei dovuta struccare...mi verranno milioni di brufoli solo perché non curo la mia pelle, ricordalo!"
"Hey...senti, per il fatto che puzzi o sei sudata, non penso sia questa la situazione peggiore in cui ti ho vista. Ricordi quando siamo andati ai Leeds e ti sei ricoperta di fango, perché pioveva e si era creata una pozza davanti alla nostra tenda? Ecco, quella era un situazione ben peggiore! Poi hai il trucco sbavato perché hai pianto, cosa normale quando hai un incontro del genere con tua madre che non hai mai conosciuto, e, subito dopo, uno dei tuoi migliori amici ha un incidente quasi mortale... Io resto con te. Sei la mia partner in crime. La mia compagna di karaoke. Una sorella. Quindi non ti lascio da sola."
"Ma non sono..."
"Si che lo sei. Zayn e Liam sono andati al bar a prendere i caffe. Cara e Kendall si sono addormentate. Niall è uscito a prendere un po' di panini da tuo padre. Harry...beh Harry è là dentro, e non penso che sia per adesso che uscirà. Tu sei da sola e hai bisogno di me. Punto."
"Come farei senza di te? Eh, dimmelo..."
Lia schioccò un bacio sulla guancia di Ed.
"Ah, non lo so! Fortuna che mi hanno buttato in quel cassonetto! Ahaha"
Lia, dopo tutte quelle rassicurazioni, posò il capo sulla spalla di Edward e iniziò a canticchiare un po' di canzoni.
"...You're the only friend I need..."
"...you're the only friend I need..."
"...Sharing beds like little kids..."
"...Sharing beds like little kids..."
"Mi piace questo botta e risposta..."
"Anche a me, Lea..."
"Smettila! Non mi chiamare più ."
"Va beenee."
"Senti...che ne dici se andiamo in un posto troppo bello per non essere visitato?"
"Lia...stai parlando...okay andiamo."
Si alzarono entrambi e si avviarono verso il corridoio. Preso l'ascensore puntarono sul quarto piano e arrivarono nel reparto più amato da entrambi: ostetricia.
Si avvicinarono al vetro da dove si potevano vedere i bambini nei loro primi momenti di vita, e ammirarono quanta voglia di scoprire abitava già nei loro occhi.
Lia prese un respiro profondo, e iniziò a canticchiare una canzone che aveva sentito un paio di volte da Edward mentre ripuliva il locale, quando pensava che fossero andati tutti via.
"...You're just a small bump unborn, in four months you're brought to life,
You might be left with my hair, but you'll have your mother's eyes..."
Ed si voltò subito verso Lia che continuava a canticchiare la canzone senza accorgersi dello sguardo del ragazzo di fianco a lei.
"...I'll hold you tightly, I'll give you nothing but truth,
If you're not inside me, I'll put my future in you...

You are my one and only.
You can wrap your fingers round my thumb and hold me tight.
Oh, you are my one and only.
You can wrap your fingers round my thumb and hold me tight.
And you'll be alright..."
La voce di Lia si spense nelle ultime parole, lo sguardo rivolto a due gemellini che si tenevano per il mignolo, in una promessa di fedeltà eterna l'uno verso l'altro, come Lia e Harry.
"Come...Dove...Quando..."
"Quando pulisci il locale verso sera, pensi che non ci sia nessuno, e cominci a cantare le tue canzoni..."
"I-io pensavo che nessuno..."
"Edward sono, e non lo dico da migliore amica ma da persona oggettiva, fantastiche. Eccellenti. Raccontano storie favolose. Riesci a trasmettere così tante emozioni. Cosa aspetti, dico io, a mandare un tuo demo a qualche casa discografica?!"
"Lasciamo stare. Torniamo di sopra, forse gli Niall è tornato con i panini. Ho troppa fame."
"Perché non vuoi vivere il tuo sogno?!"
"Perché vivere il mio sogno significa andare via dall'Inghilterra per mesi. So di cosa sono capace. Ma so anche che non voglio lasciare questo posto. Non voglio lasciare il mio appartamento. I miei amici. Harry. E te. Non voglio lasciare le cose più belle della mia vita, per ottenere una cosa bella che mi farà allontanare da voi..."
"Ma noi resteremmo sempre qui. Ad aspettarti!"
"Non sarà la stessa cosa! Non mi sveglierei più con il suono della tua voce che mi chiama dal pianerottolo. Non troverei più vestiti tuoi, di Harry e degli altri in giro per casa. Non sentirei più le barzellette di James. E tu sai quanto amo le barzellette di James. Mi farebbero comprare una stupida casa a Los Angeles, e mi sveglierei con il suono di una stupida sveglia. Avrei la casa infinitamente pulita, senza la tua t-shirt preferita buttata sul divano, e senza le vans di Lou sotto il tavolo! Non voglio questo!"
"Quindi, vuoi mettere da parte il tuo sogno solo perché non vuoi lasciare indietro tutto questo? Non lasceresti indietro nulla! Perché ti chiamerei ogni santissimo giorno all'alba solo per farti alzare dal letto, e ti manderei le mie maglie via aereo solo per farti sentire a casa. Farei di tutto per farti felice! Di tutto! E anche lasciarti andare se fosse necessario! Perché mi si spezza il cuore, solo al pensiero di lasciarti andare via. Ma è il tuo sogno cazzo! E qualche volta nella vita ci vogliono solo dei momenti di pura pazzia per fare delle cose straordinarie! E tu sei una cosa straordinario Ed! E non devi.Mollare.Mai. Neanche per Harry. Per le battute di mio padre. Per le vans di Lou. Per la chitarra di Tay. O per me. Non faro mai."
"Dobbiamo andare, sicuramente Niall sarà tornato..."

A volte la gente si comporta in modo strano. Forse per difendersi. Forse perché la vita a volte ci pone degli ostacoli. E quegli ostacoli a volte si rivelano non cose, ma persone. La maggior parte delle volte quegli ostacoli siamo noi stessi. Perché le persone sono cattive tra di loro, ma nessuna voce è più cattiva della propria. Edward era troppo occupato a ripetersi che avrebbe perso tutto, era così occupato da non vedere che, quel tutto di cui si preoccupava, sarebbe sempre rimasto lì. Le persone che ci tengono veramente non scappano solo perché hai avuto una giornata NO. Non scappano se ti rifugi in te stesso. Le persone che ci tengono rimangono, sempre. Come Lia sarebbe sempre rimasta con Ed. Fino alla fine. Ma questo purtroppo Ed non riusciva ancora a vederlo.