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Party night



"Faremo tardi, me lo sento"
"Dai non è vero! Devo solo cambiare queste scarpe!!"
"È per questo che ripeto che faremo tardi! Quando dici devo solo cambiarmi le scarpe finisce che arriviamo a cena finita e dobbiamo sorbirci i rimproveri di Harry...ti prego, queste sono perfette Kendall non cambiarle!!"
La ragazza più alta fermò la sua corsa verso la camera da letto, dopo l'ennesimo rimprovero della bionda.
Aveva ragione. Erano in ritardo e non aveva scusanti, era solo agitata. Quella sera si sarebbe tenuta una festa per il ritorno a casa di Lou, dopo due settimane di ricovero. In quei giorni si erano divisi i turni all'ospedale, anche se Harry aveva passato la maggior parte del suo tempo, anche quando non doveva, al capezzale del ragazzo ricoverato.
Il fatto che ci fosse qualcosa sotto era evidente e anche un cieco l'avrebbe visto. Kendall stava solo aspettando il momento in cui sarebbe entrata nel locale e li avrebbe beccati a limonare sul bancone.
"Okay, okay arrivo! Tanto saranno tutti in ritardo!!"
"Ma che dici! Saremo le ultime sicuro..."



"MA ANCHE IL TRAFFICO CI SI METTE STASERA!!"
"Zayn, sta calmo, ti prego..."
"NO LIAM OKAY! NON STO CALMO! DOBBIAMO PASSARE A PRENDERE IL BIONDO E IL TRAFFICO DEVE PUNIRCI ADESSO!!!"
"Non servirà a nulla arrabbiarsi, adesso chiamo Niall e gli dico che faremo tardi..."
Liam prese la mano di Zayn, che stava ticchettando nervosamente sul volante, e subito il ragazzo dagli occhi scuri si rilassò. Era quello l'effetto Liam. Era quello l'effetto del loro amore.
"Okay...mi calmo"
"Grazie, Ti amo"
Un bacio.
"Ti amo anche io"
Un altro.
L'amore fatto di amore. Che cosa meravigliosa.







"Dove saranno quei due? Non è che stanno facendo sesso selvaggio dentro all'auto...e io che scherzavo quando gliel'ho consigliato!!"








Al Wonderwall la situazione era la seguente. Festoni dappertutto. Cibo a volontà. Musica. E tanti amici. Ma mancavano le persone più importanti e James si stava preoccupando.
"Louis arriverà tra poco con Jay...dove sono quei decerebrati!!"
Il tempo di dire quelle parole ed entrarono i primi due ritardatari. Kendall e Cara era vestite di tutto punto. Vestito e tacchi la prima. Pantaloni e camicia la seconda. Era coordinate, stessi toni cromatici, stessa acconciatura, due lati della stessa medaglia, il solito insomma.
Appesi i giubbotti, si avvicinarono a James e chiesero degli altri. Dopo averle aggiornate sul loro ritardo, le due esultarono di gioia, creando nella mente di James un po' di confusione.
Dopo un quarto, arrivarono Taylor e Edward. Taylor portava un vestitino rosso e i capelli sciolti lungo le spalle. Ed portava i suoi soliti jeans e una maglietta bianca con una giacca nera sopra. Entrarono mentre Taylor rideva per una battuta del rosso, e si ricomposero per poi guardarsi e ricominciare a ridere.
"Che succede?" Chiese Cara.
"Niente, Ed mi stava raccontando delle freddure orrende!!!"
"Ma non è vero!!! Senti questa: Sai cosa dice una cassaforte quando incontra un'altra cassaforte? Che coincidenza!" Taylor ricominciò a ridere, mentre Cara si toccava la fronte sconcertata e Kendall ridacchiava per la faccia di James che sembrava voler sparare Edward all'istante.
Quel quadretto venne ben presto fermato da l'entrata di tre figure, una molto calma, una molto euforica e una molto agitata. Il solito insomma.
"Ni' non ti sei fatto la tinta oggi??" Chiese Tay al ragazzo. In effetti i capelli del ragazzo non erano più biondo acceso come al solito, ma tendenti al marrone chiaro, cioè quello naturale.
"Si, sto cercando di smetterla"
"Bravo, tutte quelle tinte fanno male"
"Zayn cosa c'è? Sembri nervoso?"
"SEMBRO NERVOSO?! Sto cercando di fermare il mio istinto omicida per chi ho visto fuori dalla porta..."
"E chi avresti visto?" Si intromise James.
"Marissa"  rispose Liam.
"Marissa!" Risposero tutti voltandosi verso Ed.
Il ragazzo era sbiancato e sembrava aver perso un bel po' di vita.
"Si preannuncia una serata interessante..." cercò di sdrammatizzare il ragazzo interessato.








"Te l'ho detto che avremmo fatto ritardo!! Proprio oggi ti dovevi fare il tatuaggio?"
"Si Lia, è importante"
I due gemelli entrarono bisticciando voltandosi verso il quadretto che era rimasto immobile.
Lia portava una camicia nera trasparente, con dei ricami argento sul davanti che ritraevano delle scene epiche tratte da l'Odissea. L'aveva trovata suo fratello e l'aveva subito comprata per lei, e dire che l'aveva amata era poco.  Portava dei pantaloni strettissimi e impossibili da portare e un paio di tacchi neri. Harry era meno sobrio. Il solito insomma. Camicia nera, pantaloni e giacca dalla fantasia a fiori. Tutto normale per Harry. Ma il pezzo forte erano gli stivaletti, stravaganti come sempre. Argento, con i brillantini. Un po' consumati dal tempo, considerato che Harry portava sempre e solo stivaletti negli ultimi anni. Emanavano entrambi, come sempre, quell'aura di amore, dolcezza, umiltà e inconsapevole bellezza sia esterna che interna. Un mix che li rendeva perfetti agli occhi di tutti. Quella sera, Harry avrebbe potuto illuminare il locale intero, solo con il suo sorriso che stava facendo scintillare anche i suoi occhi. Se qualcuno glielo avesse fatto notare avrebbe detto che era sempre il solito, ma era chiaro al mondo intero che il ritorno di un certo ragazzo dagli occhi blu c'entrava col suo umore a dir poco impazzito. Si stavano avvicinando al gruppo di ragazzi che stavano parlottando tra loro quando una mano si appoggiò sul braccio di Lia e la ragazza in questione si girò per vedere chi fosse.
La persona che si trovò di fronte fu la persona più inaspettata di sempre.
"Marissa cosa ci fai qui?"
"Volevo chiarire con te e festeggiare Louis, tutto qua...io...scusami se sono piombata all'improvviso..."
"Non fa niente, puoi restare ma tra di noi non c'è nulla da chiarire."
Harry, che aveva scrutato la ragazza di fronte a sua sorella per tutto il tempo, prese parola:" Marissa in questo momento abbiamo molte cose da fare come intuirai, dobbiamo andare." Non aspettò la risposta della ragazza e trascinò la sorella verso il gruppo di amici.
Lia rimase in silenzio per minuti interi e poi voltandosi verso gli amici, sorrise e disse: "Beh incontri inaspettati, si preannuncia una serata veramente spettacolare..."
Risero tutti.
Eh già quella era proprio una serata spettacolare.
Forse non nel migliore dei modi.

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