Look after you
Gli ospedali erano dei posti speciali. Gli ospedali avevano una vita a parte. Ogni giorno c'erano vite che sbocciavano e vite che perivano, e nel mezzo, medici e infermieri che si adoperavano che tutto andasse per il meglio. Lia amava vedere con quanto amore e dedizione, ogni giorno i medici salvassero delle vite. O in alternativa facessero il possibile per salvarle. In questo momento Lia, che si trovava in una sala d'attesa, aspettando che venisse fuori qualcuno per capire le situazioni del suo migliore amico, sperava vivamente che i dottori si adoperassero al meglio per salvarlo. L'ospedale in questo momento era il posto che più odiava al mondo.
Harry stava arrivando, le avevano detto Liam e Zayn. Si trovavano tutti, chi seduti chi in piedi, in una sala d'aspetto bianca e verde, tutti in religioso silenzio, sperando che Louis stesse bene. Un anno prima era successo ad Ed con la sua moto. Era andato fuori corsia e si era schiantato sul guard railh, niente di grave, ma la paura che si erano presi tutti gli amici era stata tanta. La situazione qui era diversa. Mentre Louis era al volante, (nessuno sapeva ancora per quale motivo stesse guidando a notte fonda), un camion lo aveva preso dalla fiancata (dalla parte del passeggero per fortuna) e aveva distrutto la macchina. I medici che lo avevano soccorso avevano rintracciato subito dal telefono il numero di Johanna, la madre di Louis, e l'avevano chiamata. Johanna poi aveva detto che avrebbe subito preso il primo treno per arrivare a Londra, ma nel frattempo diede il numero di Lia, che era sempre stata la più preparata e decisa in queste situazioni, e aveva permesso ai medici di dare informazioni sulla situazione di Louis a lei. Lia, che al momento dell'incidente si trovava da Ed, chiamò a rassegna tutti gli altri, e risposero tutti eccetto per Harry che aveva il telefono irraggiungibile. Si erano recati tutti all'ospedale e ora si trovavano lì da due ore e mezzo, senza aver avuto nessuna notizia.
"Ma perché ci mettono così tanto? Dannazione! Ma dove andava dico io?!"
"Zayn, tesoro, sta calmo. Tutta questa agitazione ci farà soltanto del male."
"Al telefono, Jay mi ha detto che le situazioni da quando dicevano i medici erano gravi ma risolvibili."
Tutti i ragazzi rimasero in silenzio per altri dieci minuti, poi si senti il rumore di una porta che sbatteva e pochi secondi dopo, un Harry trafelato comparì sulla porta.
"Dove si trova? Come sta? Com'è successo? Jay è arrivata? L'hanno chiamata? Oddio, perché è uscito a quell'ora? Io....io non riesco...." Harry si accasciò a terra, singhiozzando.
Lia si alzò immediatamente dal panchina e corse dal fratello.
"Hey Harry ma dove ti eri cacciato! Ti ho chiamato almeno trenta volte! Louis...non sappiamo come sta... La situazione è grave ma...ce la farà. Ce la deve fare. Ne sono sicura."
"Ma come è successo?!?!"
"Un camion. L'ha colpito dalla parte del passeggero. La macchina è distrutta."
"I medici?"
"I medici ancora non sono usciti. Jay mi ha dato il via libera per chiedere informazioni sulla sua salute quando usciranno."
"Quindi dobbiamo..."
"Si. Dobbiamo aspettare"
Lia si rialzò con Harry e tornò vicino a Edward, sulla panchina.
Harry cominciò a camminare per la stanza, torturandosi le dita e parlando fra se e se.
Liam aveva portato Zayn sul piccolo davanzale fuori dalla finestra per farlo calmare.
Cara e Kendall erano raggomitolate su una poltroncina, e si sussurravano parole di conforto l'una all'altra.
Taylor si era addormentata sulla spalla di Niall, che si stava mangiucchiando le unghie e non smetteva per un secondo di fissare le porte.
Ed e Lia erano seduti su due sedie e stavano in silenzio mentre si tenevano per un mano, come per darsi forza a vicenda.
Harry si domandava il perché del "viaggio notturno di Louis". La sua mano andò, come in trance, a toccare la collana che sua padre aveva fatto per Lia e lui da bambini, e quando non la trovò si ricordò di dove l'aveva lasciata. Mentre si trovava da Louis, infatti, dandole fastidio se l'era tolta e l'aveva appoggiata sul ripiano dove Louis teneva le foto. Poi, quando se n'era andato, troppo di fretta, si era dimenticato lì il ciondolo. Louis gliela stava riportando, era forse per questo che aveva avuto quell'incidente? Non aveva nessuna prova di questo, ma quasi per caso andò a cercare sul telefono tra i messaggi in segreteria, e lo vide.
Hai un messaggio in segreteria. Mittente: Louis👬
Il cuore di Harry smise di battere. Prese un respiro profondo e portò il telefono all'orecchio, per ascoltare il messaggio. Era la voce di Louis, quella allegra, ma aveva anche una note malinconica e triste. Come di una persona con il cuore spezzato.
"Hey! Io ho...ho trovato la collana che fece James per te e Lia e...si ho pensato di riportartela...ehm...okay adesso dovrò tenere il cellulare acceso perché non posso togliere le mani dal volante o rischio di fare un incidente...ehm come stai? Okay domanda stupida ci siamo visti una mezz'ora fa, so come stai...oh..." Un singhiozzo, e il cuore di Harry perde un battito, "io non...non volevo spararti tutto quello che provo in questo modo, volevo prima portarti fuori a cena, andare al cinema, divertirci, portarti al luna park e sulla ruota panoramica...ma la vita è imprevedibile no? Quindi carpe diem, giusto? Amo questa canzone...ti ricordi di quando siamo andati al concerto dei The Fray e abbiamo cantato "Look after you" a squarciagola? Eri così felice, eravamo così felici!
...i'll look after youu...
...Then now, steady love, so few come and don't go...
...Will you won't you, be the one I always know?..." Un altro singhiozzo, questo da parte di Harry,
"... Oh, oh
Oh, oh
Be my baby
I'll look after you
And I'll look after you...
...It's always have and never hold
You've begun to feel like home...
Oh, oh
Oh, oh
Be my baby
Oh, oh...
Io... Harry tu...Cos..."
Uno schianto, la linea si interrompe, il cuore di Harry insieme ad essa.
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