Cap 26
ALEXANDER
Stiamo tornando indietro. Lux, Dow e Jeis devono rientrare all'accampamento prima che qualcuno noti la loro assenza prolungata. Nive non ha voluto lasciare Lux, così abbiamo deciso che l'avrebbe accompagnata fino al limitare del bosco; a quel punto, Ashton ha voluto accompagnarla per sicurezza e io, non volendo lasciarlo solo mentre si dirigeva verso un paese dove chiunque dovesse vederlo cercherebbe di ucciderlo, mi sono accodato.
Non ho ben capito il motivo per cui sia venuto Derek.
Siamo silenziosi.
D'altronde, abbiamo già detto tutto quello che c'era da dire.
Io sto camminando, così come gli altri ragazzi. Lux, invece, è seduta sul dorso di Nive. Probabilmente sta cercando di recuperare il tempo perso con lei, e stare unita alla sua partner il più possibile in vista di una nuova separazione.
Nive sicuramente prova le stesse cose.
Inoltre, lei è ancora una cucciola. Per adesso Lux, oltre che essere la sua partner, è un punto di riferimento, una costante della sua vita.
Visto che i cuccioli destinari all'Accademia sono separati dai genitori dopo la prima settimana di vita, il partner è l'unica certezza che hanno.
E ora lei deve lasciarla di nuovo.
Stringo le labbra. Vorrei davvero trovare una soluzione a tutto questo.
Ashton mi sfiora la spalla con la zampa.
Stai bene? Chiede. A tutti gli altri deve essere sembrato un semplice borbottio di gola.
Faccio un sorriso rassicurante ad Ashton, che deve avere fiutato il mio cattivo umore mentre ripensavo ai cuccioli destinati alla Nursery; era davvero da tanto tempo che non mi venivano in mente.
Tuttavia questi boschi, queste città e in generale questo regno mi riportano con la memoria a ricordi che preferirei non avere mai avuto.
Siamo giunti vicino al limitare del bosco. È il momento di separarci, ormai.
Lancio un'occhiata triste a Nive, pensando a quale sia il modo per dirglielo, ma non serve. Lei mi guarda agitando una volta sola la coda, in un triste sorriso lupesco, poi si accuccia per far scendere più agevolmente Lux.
Lei smonta con aria afflitta, gettando subito dopo le braccia al collo del suo lupo.
Dow sta in silenzio ancora qualche secondo, poi si avvicina a lei e le mette una mano sulla spalla. -Piccola- mormora, dolcemente -Dovremmo andare-
Lei annuisce, e potrei giurare di averla sentita tirare su con il naso. Ma subito si stacca, e non ne sono più sicuro.
-Torno presto- promette, e Nive in risposta mugola Ti aspetto qui.
Poi le lava la faccia con una leccata.
Poi Lux si gira verso di me. -Prenditi cura di lei, ok?- e verso Ashton. -E anche tu. Soprattutto tu-
Anche a costo di sacrificare la mia vita risponde Ashton, facendomi quasi rabbrividire.
Non si arriverà a tanto, lo rimprovera Nive. L'idea di Ashton di sacrificarsi deve piacere a lei quanto a me, ossia meno di zero.
Guardo si nuovo Lux e acconsento a quello che mi ha chiesto di fare con un cenno del capo, poi saluto Dow e Jeis con un altro cenno.
Jeis concede una leccata a Derek, che dal suo canto gli gratta il sotto del muso, per poi sporgersi verso Dow insolentemente con un ghigno pronunciato, come a provocarlo per qualcosa.
Lui lo ignora, ma fa un cenno di saluto a me. Poi mette un braccio intorno alle spalle di sua sorella.
-Ci vediamo- dice girandosi per metà verso l'accampamento, mentre Nive cammina con aria mesta verso di noi. Ashton la accoglie al suo fianco, cercando di alleviare la sua tristezza.
-Ci facciamo sentire noi- rispondo, pensando agli accordi che abbiamo preso prima.
Lux ci regala un sorriso, anche se un po' abbattuto, poi si gira insieme al fratello e si allontana.
Eppure anche se sta andando via rimane con la testa voltata in questa direzione, e posso sentire il suo sguardo su di me fin quando non scompare nel buio.
Derek si alza dal tronco d'albero a cui era appoggiato e si dirige verso di me, per cingermi le spalle con un braccio.
-Allora- ghigna, con il suo miglior tono molesto -I tuoi commenti a caldo sull'incontro con la tua amata? È stato soddisfacente come pensavi? Piangerai sconsolato perché volevi un bacetto?
O hai accettato la sua stampella come pegno d'amore?-
Gli lancio un'occhiata severa.
-Dacci un taglio, Derek. E non è proprio il momento adatto-
Lui stranamente sembra capire che sono serio e si stacca, alzando però un sopracciglio per chiedermi cosa intendo.
Non gli rispondo e lancio un'occhiata ad Ashton, che punta con il muso una macchia di alberi alla mia sinistra. Lì.
Subito dai cespugli proviene un fruscio, come se qualcuno si stesse agitando per essere stato scoperto.
Mi schiarisco la gola, un po' esitante. È molto che non faccio quello che sto per fare. E poi parlo.
Vieni fuori, ti prego. Non scappare. Non sei fra nemici Dico. Solo che, al posto che con la voce, mi sto esprimendo con un roco mugolio.
I movimenti nel cespuglio si interrompono, come se chi c'è dentro si fosse immobilizzato dalla sorpresa.
Lo capisco.
Certo, ho usato frasi semplici, e sicuramente la pronuncia non era fra le più esatte. Ma io, un essere umano, ho appena parlato la lingua dei lupi.
Derek ha messo su un sorriso sarcastico che trasuda più che incredulità divertimento, intuendo più che capendo ciò che è successo, e si appoggia di nuovo all'albero di prima pronto a godersi lo spettacolo.
Inconsapevolmente, ha fatto la cosa giusta. Il nostro ospite inatteso si sentirà più a suo agio se ci mostriamo rilassati davanti a lui. Per questo motivo anche Ashton si accuccia, e io stesso mi siedo.
Nive invece resta in piedi in trepidante attesa.
Poi un lupo grigio scuro avanza lentamente nella radura, con fare circospetto. È poco più che un cucciolo, avrà circa tre anni.
Nive fa uno scodinzolio di benvenuto e gli trotterella incontro.
Anche il lupo sconosciuto nel vederla alza le orecchie e apre la bocca in un sorriso lupesco, e i due prendono a saltellare insieme in cerchio dandosi leccatine, in un misto fra il gioco e la gioia di vederti.
Fratello di branco uggiola lei, felice, e subito l'altro le fa eco.
Sorella di branco!
Li lascio salutarsi, contagiato dal loro buonumore. È da tanto che non vedo due cuccioli giocare fra loro.
Ashton, sdraiato di fianco a me, li guarda placido a sua volta, forse pensando a quando era cucciolo a sua volta o forse pensando a quando abbiamo conosciuto Nive, che quando aspettavamo il risveglio di Lux passava ore ad arrampicarsi e poi scivolare giù dalla sua schiena.
Passano una decina di minuti, poi i due si acquietano, e a quel punto il cucciolo grigio si gira verso di me.
Non mi muovo mentre lui si avvicina, stando attento a mostrarmi tranquillo e ospitale.
Tu parli la nostra lingua, umano dice con un tono fresco che me lo fa risultare immediatamente simpatico, anche se mentre parla è serio.
La parlo confermo Io sono Alexander. Qual è il tuo nome?
Lui esita qualche secondo, poi si accovaccia di fronte a me, in modo da essere un po' più vicino alla mia altezza, sebbene mi sovrasti ancora di un bel po'.
Il mio nome è Iron, risponde Dici che non sei mio nemico?
È così affermo, senza la minima esitazione. Non ho a cuore il male si nessuno.
Mi crede. Come non potrebbe? È questo il motivo per cui ho scelto di parlare la sua lingua, anziché la mia. Non esiste la menzogna nel mondo dei lupi.
Lui china la testa lateralmente, come elaborando. Perché ti dobbiamo uccidere se non sei nostro nemico? Chiede Hanno dato ordine al mio Congiunto e a me di uccidere il tuo. E tu aggiunge, rivolgendosi direttamente ad Ashton Hai rapito mia sorella.
Non è andata così Replica Nive, mordicchiando amichevolmente suo fratello di branco.
Iron alza un orecchio e abbassa l'altro, in un'espressione di pura curiosità che dimostra quanto, sebbene stia cercando di fare l'adulto, in realtà sia un cucciolo.
È direttamente il mio partner a spiegarglielo, chinandosi verso Nive con fare protettivo. Lei è la mia Anima spiega Per questo è venuta con me.
Anima è un concetto che Iron può capire benissimo.
Conro due, forse tre secondi prima che la notizia faccia presa nella sua mente, poi dallo stupore passa alla genuina felicità.
Salta in piedi e inizia a scodinzolare, con fare gioioso. Ma allora sei mio fratello!
Sorrido. Ho sempre ammirato l'entusiasmo dei cuccioli, e dei lupi in generale. Per anni mi sono chiesto se non fossi nato nella specie sbagliata.
L'entusiasmo, ovviamente, non era l'unico motivo per cui lo pensavo.
I legami fra i lupi sono semplici, puri e incrollabili.
Vi è il Congiunto, o il partner, come lo chiamiamo noi. L'anima, il compagno, colui con cui si dividerà la vita e il calore dei figli.
E infine, i fratelli di branco. Quando i lupi non erano appaiati ai Congiunti era proprio in branco che vivevano, e si sostenevano a vicenda cacciando insieme, uniti nella buona e nella cattiva sorte. In un branco, chi non era la tua Anima era tuo fratello, e ciò valeva quanto e più che legami di sangue. In seguito è nato il Congiunto, che è un legame fraterno ancora più stretto. Un intero branco in una persona.
Ma ancora ora i lupi danno vita a legami di fratellanza con i loro compagni, lupi e umani che siano.
Se un lupo è fratello di tuo fratello, allora sei suo fratello. Non conosco nulla di più semplice, e indissolubile.
E proprio per questi due aspetti l'ho sempre ritenuto superiore a qualsiasi legame umano.
I sentimenri umani mutano, le amicizie vengono spezzate, la fiducia tradita, l'amore finisce.
Nei lupi è per sempre.
Ashton accetta con benevolenza e gioia gli assalti del suo nuovo fratello, aspettando che si plachino e ricambiandoli a sua volta con gesti di affetto più contenuti.
Quando si calma,
Iron torna da me, questa volta con luce diversa negli occhi.
Quando mi si è avvicinato prima era molto circospetto, anche se curioso. Ora mi considera un fratello di branco.
Sorrido dentro di me.
Questo cucciolo ha un'apertura e una disponibilità assai rari, anche fra la sua specie. Un lupo qualsiasi avrebbe trovato comunque la cosa sconcertante, e si sarebbe preso un po' prima di accettare totalmente Ashton, con un legame altrettanto forte ma forse con meno entusiasmo. Lui non ci ha messo più di qualche istante.
Quando è di nuovo davanti a me gli tendo la mano, che viene subito inumidita da una leccata, così come la mia faccia qualche secondo dopo. Non rido, ma ci vado vicino.
Fratello mi dice subito dopo.
Si, fratello? Chiedo, adattandomi anche io a chiamarlo così, cosa che lo rende davvero felice
Perché dicono che Ashton vuole distruggere il regno?
Mi rabbuio, anche se esteriormente provo a mostrarlo il meno possibile. Non lo so. Deve essere un errore, io spero. Noi vogliamo solo vivere in pace, senza profezia.
Iron inclina la testa. Allora perché non lo dici? Ti lasceranno in pace.
E come potrei? Ci ucciderebbero a vista. Commento, mesto.
Iron abbassa le orecchie, scoraggiato. Poi guarda Nive. Non puoi dire tu a tutti che lui è la tua Anima?
Nive uggiola piano. Chi mi crederà?
Leos risponde subito lui, con quello che presumo sia il nome del suo Congiunto e Sef, e Giafa.
Ma non abbiamo altri fratelli mugola lei.
Allungo una mano per accarezzarle la testa.
Ce ne andremo senza far danno prometto a Iron E nessuno dovrà farci del male.
Lui mi rivolge un'occhiata colma di fiducia. Non combatterai con Leos? Chiede. Lui non vorrebbe uccidere Ashton, lo so. Vuole bene ai lupi. E poi siete suoi fratelli, anche se non lo sa ancora.
Giusto. Anche i due compagni di Lux dovrebbero nel branco di cui faccio parte, ora. Strano branco, rifletto, dal momento che quasi metà dei componenti non sa della nostra esistenza.
Me ne guardo bene dall'esternare i miei pensieri.
Faremo tutto il possibile per evitare di combattere con chiunque del tuo branco prometto. Non voglio fare del male agli amici dei miei amici.
Iron fa uno scodinzolio felice. Poi si rabbuia un poco.
Voglio dire a Leos che ho dei nuovi fratelli dice, triste e che Nive ha trovato la sua Anima. Però lui sarà triste perché non saprà cosa fare. Lo è già. Lui non vuole uccidere, ma suo padre ha un odore cattivo.
Mi prendo qualche secondo per cercare di capire la sua frase. Non sempre le parole dei lupi hanno senso nella nostra lingua.
Nessuno ucciderà nessuno esclamo poi.
Iron sembra felice per la mia affermazione. Poi all'improvviso si blocca e solleva la testa verso il cielo, come in ascolto. Dopo un paio di secondi si alza e scodinzola.
Devo tornare. Leos mi chiama dice. Non lo ha sentito con le orecchie, lo percepisce nettamente per il legame con il suo Congiunto. Si gira verso l'accampamento, poi si volta un'altra volta a guardare noi.
Ci rivedremo, fratelli?
Certo! esclama subito Nive. Anche Ashton da il suo assenso, con un brontolio pacifico.
Iron sorride di un sorriso lupesco. Non dirò di voi a nessuno promette ma voglio vedervi ancora! Voglio che mi raccontiate perché siete insieme, come vi siete conosciuti! Voglio sapere tutto.
Sorrido al suo entusiasmo.
Ti racconteremo promette Ashton A presto, fratello di branco.
Lui scodinzola ancora una volta, poi si gira e corre via.
Mi rimane l'ombra di un sorriso sul volto. Abbiamo un nuovo alleato, e amico.
Nel momento il cui faccio per alzarmi, anche Derek si stacca dall'albero. Ammetto che mi ero quaasi scordato di lui.
-Allora- ghigna -Devo essermi perso un paio di cosette. Da quando sapevi che era lì?-
-Dall'inizio- rispondo. La mia voce risuona roca dopo aver parlato finora una lingua non mia. -Mentre Nive e Lux si facevano le feste Jeis mi ha detto che c'era un altro ospite insieme a loro e che, visto che si trattava di un fratello di branco di Nive, sarebbe stato scortese rimandarlo indietro-
Provo un certo disagio. Lux mi ha lasciato capire che si sente male a mentire ai suoi amici su di me.
Per i lupi deve essere altrettanto dura, se non di più.
Derek annuisce, soddisfatto dalla mia risposta. -E che vi siete detti di bello? Non ho
afferrato granché dalla vostra conversazione, chissà come mai. -Si porta la mano al mento, in un finto gesto pensoso. -Dici che dovrei pagarmi un interprete?-
-Non esistono interpreti- ribatto, alzando gli occhi al cielo.
-Allora potresti farmi tu da interprete!- insiste il rosso con tono molesto, e l'aria di divertirsi un mondo.
I miei occhi volano di nuovo ad ammirare le stelle. -Non lo faccio già?-
-Solo quando il tuo pelosone nero mi insulta- ghigna lui.
Ashton gli ringhia contro.
Alzo gli occhi al cielo per la terza volta in meno di un minuto. -Perché non mi sono ancora liberato di te?-
-Perché segretamente mi trovi fantastico, affidabile, carismatico e indispensabile- ghigna lui.
Sospiro. Mi chiedo se riuscirò mai a metterlo a tacere. Mi rispondo che è impossibile, purtroppo.
-Torniamo al bivaccio- sospiro infine -Siamo troppo vicini agli altri cavalieri, i loro partner potrebbero fiutarci. Meglio allontanarci-
-Non sperare di scamparla- mi ammonisce lui divertito, anche se si avvia al mio fianco. -Questa storia è troppo interessante per non saperla-
-Non sai neanche si cosa si parla- mi lamento stancamente.
-È per quesro che devi spiegarmelo. Ci sono dentro anche io, in fondo- ghigna un'ennesima volta lui, conscio di aver vinto.
Sospiro.
-D'accordo Derek, ma giuro che se dopo questo non stai zitto almeno fino a domani...-
Non ho neanche tempo di finire la minaccia che lui già sta ridendo, come al suo solito fin troppo divertito vista la situazione.
La notte si preannuncia lunga.
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