Capitolo tre: Attacchi di cuore in Classe
Questo capitolo lo dedico a mia sorella, la quale non sopporto la maggior parte del tempo ma che mi copre sempre e comunque.
-No.-
-Si.-
-Forse.-
-Forse no.-
-Forse si.-
-Forse avete rotto il cazzo.- sbotta infine Black, ringhiando. Strabuzzo gli occhi, vagamente confusa dal suo nervosismo.
-Non guardarlo negli occhi, potrebbe attaccarti.- mi suggerisce Potter, davanti a me.
Luke, affianco a me, dondola le gambe sulla panca, fischiettando un motivetto allegro.
Potter non sembra apprezzare. In verità non sembra apprezzare niente di Luke.
Mi giro verso quest'ultimo, continuando a combattere la guerra del "no-si", fino a quando Potter non ci interrompe. Ancora.
-Si può sapere di cosa state parlando?- ci chiede, con un cipiglio infastidito in volto.
Luke non gli risponde, limitandosi a fissarmi. La cosa strana del biondo è che non parla mai, con nessuno, se non con me. Ed è come se si sentisse in dovere di chiedermi il permesso per ogni singola cosa.
-La Evans ti fa da mamma o cosa? Vuoi chiederle anche il permesso di andare al bagno?-
Potter si passa una mano tra i capelli, come di consueto, lanciandomi uno strano sorriso. Dopo questa 'sta notte avrò gli incubi, ne sono sicura.
-Hai qualche problema?- gli domanda Luke, inarcando le sopracciglia. Quasi mi soffoco con la mia spremuta d'arancia per colpa della sua schiettezza. Ma stiamo scherzando?
Potter sembra seriamente colpito visto che muove convulsamente gli occhi da me a lui. -Problema? Quale problema? Io sono perfetto, è impossibile che io abbia qualche problema.- conclude, facendo abbassare l'autostima di chiunque nel raggio di cinque chilometri.
Insomma, anche io so di essere superiore mentalmente ma non lo vado a sbandierare ai quattro venti. -Intendo: hai problemi con me?- ritratta Luke, mescolando mestamente il suo budino. Guardo quell'intruglio e decido che mai più mangerò un budino, Luke probabilmente non mi considererebbe più sua amica se glielo dicessi ma ehi, lui ha la media del "Troll" in pozioni, eppure siamo ancora amici.
Sirius ride, battendo la mano sul tavolo e chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime per le risate. Wow, credo proprio che avrò gli incubi per i prossimo cinque mesi. Potter lo fulmina con lo sguardo, come ad intimargli di stare zitto ma tutti sanno che Black non può stare zitto.
-Forse perchè in cinque minuti tu e la Evans vi siete scambiati più parole che loro due in cinque anni.- dichiara infine, mandando a farsi fottere tutti quei "evviva la solidarietà fra maschi!", mentre Remus guarda Luke con espressione dispiaciuta.
-Che centra? Io e la Evans ci siamo scambiati più saliva di quanto voi potrete mai fare.- borbotta Potter, mentre Luke sbianca. Povero, credo che la sua infanzia sia definitivamente crollata.
-Intendi il giorno in cui ti ho sputato in faccia? Perchè in quel caso si, ci siamo scambiati veramente molta saliva.-
**
-Credo che la professoressa McGranitt stia per avere un infarto.-
-Da cosa lo deduci?-
-Dal fatto che si sta tenendo il petto, espirando ed inspirando come una forsennata mentre quei due geni di Black e Potter le parlano di come si svolgono le relazioni al mondo d'oggi.- dichiaro io, infastidita.
Luke annuisce, con la sua espressione costantemente spaesata.
-E come funzionano le relazioni?- mi chiede lui, con un immenso sorriso in volto. Arriccio il naso, pensando se parlargli o no delle relazioni sentimentali. Insomma, non voglio farlo diventare un ragazzo perverso come Potter e Black.
-Non vuoi veramente saperlo, credimi.- gli dico io, tentando di convincerlo. Lui mi fissa per qualche secondo, meditando se è il caso di ribattere o meno. Alla fine decide di darmi retta così mi poggia una mano sulla testa, muovendola e scompigliandomi i capelli.
Rimango basita, mentre vedo Potter fissare come in allarme Luke. Poi quest'ultimo si alza, indicandomi Black e Potter, che continua a boccheggiare.
-Chiederò a loro, se la cosa ti mette a disagio.- poi se ne va. Vorrei dirgli che deve mantenersi intatto dai discorsi osceni di quei due, ma rimango semplicemente a fissargli la schiena.
Cavolo, mi servirà più caffè per affrontare la giornata.
Apro velocemente la mia borsa, afferrando un piccolo thermos con dentro mezzo litro di caffè. Godric, a cosa mi sto riducendo per rimanere sveglia durante le lezioni?
-No, non bere!- mi urla Alice, due banchi avanti a me, ma ormai il caffè è già nella mia bocca, così mi trattengo dall'ingoiarlo, pensando a chissà cosa contiene il mio amato caffè.
Inarco le sopracciglia, per chiedere una spiegazione, mentre osservo Potter e Alice avvicinarmisi. -Okay, non ti agitare, James ha bevuto dal tuo thermos.- non riesco a elaborare subito la gravità della situazione ma, come al solito, ci pensa Potter ad illuminarmi.
-E sai cosa significa Evans? Che questo è un bacio indiretto!- esclama Potter, tutto contento. E' a quel punto che gli sputo in faccia tutto il caffè che avevo trattenuto in bocca, tossendo e sfregandomi le labbra come se fosse la mia unica ragione di vita.
Guardo Potter pulirsi la faccia dalla mia saliva mista al caffè e realizzo che si, io e Potter ci siamo scambiati una quantità industriale di saliva.
**
-Ho fame.-
-Tu hai sempre fame.-
-Ma oggi ho più fame di ieri.-
-Senti, sono impegnata a disinfettare il mio Thermos dalla tua schifosa saliva da lumacone, quindi stammi lontano se non vuoi che ti mostri quanto fa male essere colpito ripetutamente in fronte da un oggetto in metallo.-
Potter si azzittisce, assumendo il solito grugno da "te la farò pagare cara", ma in questo momento non mi importa. Credo che dovrò farmi spedire da casa un nuovo thermos. Maledizione.
-Che ne dici di pranzare insieme a me? Io, te, un tavolo solo, qualche candela e...- non lo faccio finire, visto che lo colpisco allo stomaco con il mio thermos. -La prossima volta lo userò per amputarti le noccioline.- gli ringhio contro, mentre lui si copre con le mani.
-Quanto sei volgare.- borbotta lui, continuando a camminarmi affianco nonostante le mie minacce di morte. -Volgare sono i tuoi capelli.- rimbecco io, alzando il mento. Lui sembra non gradire, forse perchè i capelli sono ciò a cui più tiene Potter.
E la cosa divertente è che sono orribili.
-I miei capelli sono perfetti, Evans, perfetti. Come io e te, seduti su un tavolo con delle candele e...AHIA!-
-Credo che tu abbia appena perso ogni segno di virilità che avevi, Potter.- lo sbeffeggio io, incamminandomi verso la Sala Grande. Poi mi giro e -ma se proprio insisti potresti darmi qualche soldo, così vado a pranzare insieme ad Alice!- lui mi rivolge un gestaccio della mano, mentre striscia sul pavimento.
Vorrei dirgli che è sdraiato sullo stesso pavimento in cui, qualche minuto fa, ha vomitato Avery, ma mi trattengo perchè, nel profondo del cuore, spero proprio che si prenda qualche malattia.
Quando arrivo in Sala Grande sento una mano stringermi le braccia, ed un altra tapparmi la bocca. Alzo gli occhi, incontrando quelli di Black. Inarco le sopracciglia, pronta ad alzare il ginocchio e privare anche lui della sua virilità quando Remus mi afferra per le gambe, sollevandomi da terra.
Godric, vogliono uccidermi? Perchè in quel caso, come ultimo desiderio, vorrei sapere se esiste davvero il budino al cocco caramellato. Percorriamo la Sala Grande, sotto gli sguardi divertiti, spaventati e curiosi di tutti, fino a quando non mi costringono a sedermi.
-Dov'è James?-
-Cosa gli hai fatto?-
-Dove lo hai sepolto?-
-La sua è stata una morte rapida e indolore?-
-Ma soprattutto: hai per caso notato se le mutande che indossava erano i miei boxer fortunati?- l'ultima domanda è di Black, ovviamente. Anzi, tutte le domande erano di Black, tranne quella di andare al bagno di Peter.
-L'ho sciolto nell'acido.- scherzo io, guardando i loro volti perdere colore. Mi credono. Loro pensano seriamente che io, Lily Evans, possa sciogliere nell'acido James Potter?
Beh, tutto sommato hanno ragione.
-Okay, prima che Black mi uccida: non ho sciolto Potter nell'acido, gli ho solo dato una ginocchiata nelle pall...- Remus mi interrompe, dandomi uno scappellotto leggero.
-Niente parolacce, signorina.- lo ignoro, guardandomi in giro. Potter è appena entrato, sempre strisciando. Black, Remus e Peter si girano a guardarlo ed io faccio l'unica cosa che posso fare: scappo verso le porte della Sala Grande, calpestando la schiena di Potter e uscendo velocemente.
Angolo Me:
Io amo definitivamente i caratteri dei personaggi di questo libro. A differenza di "The Marauders" i Malandrini sono più infantili e quindi più divertenti ed io mi diverto così tanto a scrivere di loro! Comunque, piccola domanda, secondo voi sono abbastanza "ferrata" nello "stile" comico? O è meglio passare ad altro?
P.S. evviva l'innocenza di Luke!
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