Capitolo quattro: Picchiarsi alla Babbana
Avete mai quella voglia impellente di prendere per i capelli una persona, sbattergli la testa al muro e seppellirlo sotto un albero?
Può capitare, quando vedi la persona che più odi al mondo, frugare tra le tue cose.
Potter, in ginocchio davanti alla mia borsa, continua a tirar fuori una miriade di oggetti, cercando chissà cosa.
-Potter cosa stai...- inizio io, ringhiando, quando lui mi interrompe.
-Non disturbarmi Sirius, sto frugando nello zaino della Evans e...Evans! Come stai? Non è come sembra, te lo giuro.- mi dice lui, mentre io lo guardo a braccia conserte.
-Cosa stavi cercando nella mia cartella?- gli domanda, afferrandola e pensando che, più tardi, dovrò disinfettare anche quella.
Potter si passa una mano tra i capelli, scompigliandoseli ancora di più poi, si decide a parlare. -Diciamo che forse stavo cercando i tuoi appunti di pozioni...- borbotta lui con lo sguardo basso, forse cerca di intenerirmi ma l'unica cosa in grado di farlo è Luke che parla con i budini come se fossero suoi amici.
-E se io forse ti ridassi una ginocchiata nelle pall...-sento qualcosa tapparmi la bocca, impedendomi di terminare la frase. Sento qualcosa di umido scivolarmi sulla bocca e inorridisco. Quando il mio assalitore si stacca noto che è stato Black a tapparmi la bocca, per la seconda volta in una giornata.
Godric, il suo sta diventando un vizio tremendo da sopportare. -Che diavolo è?- chiedo io, pulendomi la bocca e il mento da quella sostanza che dubito sia semplice acqua.
-Acqua santa.- mi dice lui, aprendosi in un sorriso. Okay, forse mi sbagliavo. -Sai che l'acqua non diventa santa solo se la guardi, vero?- Black sembra tentennare mentre si gira i pollici. Quindi non mi accorgo che Potter si è spostato alle mie spalle.
-Beh, qualsiasi cosa che tocco o guardo diventa santa automaticamente.- Black sembra così sicuro della sua tesi che non si spreca ad ascoltare i miei insulti.
Sto per dirgli che se un ratto tocca l'acqua essa si infetterà e basta quando sento delle braccia avvolgermi la vita. Abbasso lo sguardo e vedo le mani di Potter intrecciarsi tra loro, tenendomi stretta sul suo addome. Godric, è realmente masochista.
-Mollami.-
-No.-
-Mi stai infettando, dovrò lavarmi con il disinfettante.-
-Se vuoi possiamo farci il bagno insieme, renderebbe tutto più gradevole.-
-Appena riuscirò a girarmi ti appenderò per le palle al muro.- ringhio io, agitandomi tra le sue braccia. Ma lui non molla la presa quindi inizio a saltare allungando le gambe e dando un calcio in faccia a Black.
Quest'ultimo grida, dicendo che gli dovrò pagare una ricostruzione nasale perchè gli ho appena sfigurato il viso e, dio conseguenza, il suo "bellissimo ed attraente" naso.
-Appena riuscirai a girarti io scapperò,- mi corregge Potter, come se vedere Black steso a terra sofferente sia una cosa da niente. -Luuuuuke, aiutami!- grido io, sporgendomi in avanti e piagnucolando.
Potter stringe la presa, come se fosse a disagio. Qualche secondo dopo la testa bionda di Luke appare da dietro la porta della Sala Comune dei Grifondoro. Mi scruta con i suoi occhi azzurri, fissandosi poi sulle mani di Potter, posate sul mio stomaco.
-Perchè devo aiutarti? Sirius mi ha detto che alle ragazze piace quando le coccolano.- mi chiede lui, con un cipiglio disorientato. Perdo tutto il colore che ho in viso, fissando Black e desiderando di potergli dare un altro calcio.
Potter sogghigna tra i miei capelli, sfregando il naso tra di essi e facendomi rabbrividire.
-Luke, alle ragazze piace essere coccolate solo da colui di cui sono innamorate e si da il caso che il mio unico desiderio verso Potter sia prenderlo a calci fino ad ucciderlo.- sbraito io, allungando le braccia verso il biondo come se fossi un neonato in cerca d'affetto.
Luke fa un passo verso di me, quando Potter gli ringhia contro, minaccioso. -Avvicinati e ti tirerò fuori dallo stomaco tutti i tuoi insulsi budini.- Luke sembra vagamente spaventato mentre indietreggia. Godric, qualcuno mi tiri fuori da qui!
-Potter, perchè continui a starmi attaccato?- gli domando io, sbuffando e poggiando la testa indietro. Non so se mi sto poggiando alla sua spalla o al suo addome, ma è caldo, veramente molto caldo.
Lui non risponde, mentre inizia ad ondeggiare a destra e sinistra, portandomi con se nel suo movimento. Sto per vomitare.
-Non lo so, ma profumi di vaniglia.-
-E tu di cane, anche se non so perchè. Ora puoi lasciarmi andare?-
**
-Lily?-
-Eddai, parlami.-
-Ti prego, ti scongiuro.- sento Luke dietro di me pregarmi, con le mani congiunte e la fronte aggrottata. Io lo ignoro, impedendogli di sedersi accanto a me. Lui mugugna infastidito, sedendosi infine dietro di me.
-Bene, formate velocemente delle coppie e cercate di ricreare quantomeno in minima parte l'Amortentia. E se scopro che qualcuno di voi ne prende anche solo un quarto, lo manderò in punizione a vita.- minaccia Lumacorno.
Mi alzo velocemente, lanciando uno sguardo d'intesa a Severus, che mi sorride invitandomi a raggiungerlo. Afferro gli ingredienti accatastandoli uno sopra l'altro e iniziando a camminare maldestramente.
Luke mi si para davanti mormorando un: -ti aiuto io!- , così mi ruba qualche boccetta e qualche radice dal groviglio di cose, camminando con me verso Severus. -Sai, non sembra esattamente un tipo affidabile,- mi dice lui, puntando i suoi occhi sul Serpeverde.
Arriccio il naso, infastidita.
-Prima mi abbandoni tra le braccia di Potter e poi critichi i miei amici?- gli rinfaccio io, guardandolo arrossire. Ovviamente so che non era sua intenzione offendermi, ma mi sento piccata dalla sua "battuta".
-Mi dispiace, davvero, mi dispiace tantissimo.- continua a ripetere, con lo sguardo basso. Lo guardo attentamente, soffermandomi sui dettagli del suo viso. Non mi sono mai accorta che ha il naso all'insù, alla francese, gli zigomi alti e le ciglia lunghe, quasi femminili.
Mi fermo a qualche passo di distanza da Severus, quanto basta per non farmi sentire da lui ma solo da Luke.
-Luke, quanti amici hai avuto?- gli chiedo di getto, mentre lui si perde con lo sguardo nel vuoto, come a riflettere. -In realtà credo solo te, perchè?- mi si stringe il cuore a sentirlo così disinteressato. -Ti svelo un segreto sugli amici: quando uno di questi si arrabbia non è veramente arrabbiato, sta solo tenendo il muso per far capire all'altro amico che ha "sbagliato". Aspetta ancora qualche ora e vedrai che i due amici faranno pace.-
Lui sembra sollevato, quindi si limita a poggiare le fialette sul banco di Severus, per poi andarsene con una semplice alzata di mano. -Hai fatto amicizia con lui?- mi domanda Severus, iniziando a versare una miscela di ingredienti nel calderone, il suo tono di voce sembra quello di una persona pronta a vomitare.
-Già.- rispondo io, cautamente. Lui sembra non curarsene più di tanto, ed io mi limito a passargli gli ingredienti. Sento una strana tensione tra noi due, è da un po di tempo che lo sento distante, quasi disconnesso. E la cosa mi fa soffrire.
Sento le grida di Lumacorno quando il calderone di Black e Potter esplode in aria, letteralmente, ed è così che il professore esce dall'aula insieme a Luke e Frank per andare a recuperare i resti del povero calderone. Anche se sono sicura che stia uscendo per morire in pace di crepacuore.
-Ehi, Piton, te la fai ancora con la Sanguemarcio?- sento la voce impastata di Avery alla mia destra, mi paralizzo, sentendo i miei muscoli intorpidirsi. Severus non mi difende, si limita a lanciarmi uno sguardo di scuse.
-Chiamala così un altra volta e ti farò ingoiare il calderone.- lo minaccio Potter, puntandogli contro il mestolo. E' ridicolo, tutto sporco e con i capelli sparati all'insù, eppure sento un senso di riconoscenza crescermi nelle vene.
-Ce la faccio anche da sola, Potter. Dopotutto chi ha un cervello da asino è facilmente battibile, no?- lo provoco io, con un gran sorriso in volto. Severus si irrigidisce al mio fianco e mi stringe il polso, come a fermarmi.
Ma io sono Lily Evans e niente e nessuno può fermarmi.
Avery sempre leggermente infastidito, visto che fa un passo minaccioso verso di me. Vorrei prenderlo in giro dicendogli che con un passo ha fatto muovere l'intero pianeta ma mi trattengo.
-Come prego? Non credo che una sanguemarcio possa permettersi di insultarmi, potrei metterti fuori gioco con un semplice incantesimo.-
Potter gli ringhia contro, sfoderando la bacchetta e mimandogli un: -provaci, e ti faccio vedere io.-
-Vieni avanti sottospecie di mammut, e ti faccio vedere io, vieni avanti. Ti faccio vedere come questa sanguemarcio riesce a farti soffrire, ti picchierò alla babbana giusto per farti capire qualcosa. E ti farò così male da ridurti in brandelli.- dico io, non del tutto sicura di poterci riuscire.
Avery si fa avanti, ho il suo torace davanti agli occhi quando quella disgustosa visione viene sostituita dalla schiena di Potter. Poi la porta della classe si spalanca, sulla soglia c'è Luke, con i capelli attaccati alla fronte per la probabile corsa.
Guarda prima Avery, poi Potter e infine me. Il suo sguardo sembra scurirsi mentre parla glacialmente a Potter. -Tu lo uccidi, ed io lo sotterro.-
Angolo Me:
"The Marauders" è arrivata a 50k, sto urlando come un pazza!
Vi ringrazio per i vostri commenti dell'altro capitolo, non credevo di essere così "umoristica", ve lo giuro.
Comunque, ci vediamo domani con il prossimo capitolo, un bacio.
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