Capitolo quattordici: Sospetti e Accuse
S/A In questo capitolo ci sarà il primo POV di un altro personaggio, finalmente!
-Okay Potter, stai andando bene.- lo incito io, mentre lui inarca le sopracciglia. Ha tutto il viso sporco di polvere e di nero ed ha i capelli drizzati verso l'alto.
-Stai scherzando? Ho fatto esplodere quattro calderoni in un ora Evans, quattro calderoni.- okay, forse la verità è che Potter non ha fatto nessun progresso ma cerchiamo di vedere il lato positivo: io sono ancora viva e il quinto calderone non è ancora esploso.
-E' che non sai maneggiare gli ingredienti. Quale persona normale versa tutta la bottiglia di radici fuse nel calderone? E non dire "Sirius" perchè almeno lui ha la decenza di non toccare nemmeno un calderone.- dico velenosa io, alzando gli occhi al cielo per poi sedermi.
Sono stanchissima e tutto per colpa di Potter e delle sue stupide lacune in Pozioni.
-So maneggiare qualcos'altro,- ribatte lui alludendo a qualche doppio senso. Mi fa l'occhiolino mentre io fingo di vomitare. Alla fine ridiamo entrambi. Io seduta comodamente e Potter che cerca di tagliare precisamente le bacche.
-Perchè vuoi fare proprio la Pozione Antilupo? E' piuttosto difficile per una schiappa come te.- dico io, facendolo sbuffare. -Per risolvere un piccolo problema peloso, Evans, tutto qui.-
-Devi usare la Luparia, Potter. Non le noccioline.- sbuffo io, sdraiandomi totalmente sul banco. -E' mezzanotte, Potter. Possiamo continuare domani o vuoi continuare a far esplodere calderoni?- domando io, profondamente ironica.
Lui sembra persino tenere in considerazione l'idea di restare ancora alzati. -Potter ho sonno...- mi lagno io, dondolando le gambe e metto su il muso.
-Va bene Evans, andiamo a letto.- mi dice lui, prendendomi la mano e facendomi alzare. Mi mette un braccio attorno alle spalle ed io lo lascio fare, troppo occupata a fantasticare sul mio bellissimo letto.
Arriviamo presto al quadro della Signora Grassa, ed io salto due a due le scale. -Ehi Evans, sogni d'oro.- mi sussurra lui all'orecchio, baciandomi la guancia.
-Buonanotte Potter,- gli dico io, facendogli la linguaccia ed entrando in stanza.
**
Avete presente quando vi ripromettete di non sentirvi mai a disagio con la persona con cui avete compiuto una particolare azione? Ecco. Peccato che sia impossibile mantenere la suddetta promessa.
-Stai bene?-
-Si.-
-Bene.-
-Bene.- rispondo io, lanciando un'occhiata veloce a Luke, il quale scrive diligentemente. È la prima lezione di Pozioni in cui mi ritrovo ad essere completamente distratta.
Luke si ferma, intercetta il mio sguardo e lascia andare la piuma con cui stava scrivendo per guardarmi.
Effettivamente sappiamo entrambi che, anche se ci vedesse, Lumacorno non ci direbbe nulla.
-Cos'hai Lils?- mi domanda lui, questa volta più dolcemente. Mi stringo nelle spalle, perché alla fine io sono l'unica imbarazzata tra i due.
Insomma, ho visto Luke nudo dannazione! E chi se lo immaginava fosse così, da nudo?
Arrossisco, mentre ripenso a noi due nella sua camera da letto.
-Amh,- controllo l'orologio sul mio polso, pronta a scattare quando, tra dieci secondi, suonerà la campanella.
Luke fa per intervenire quando alla fine la campana suona ed io mi alzo in piedi come una furia correndo fuori dalla classe e facendo quasi cadere Potter.
-Ehi Lils!- mi urla dietro Luke, mentre io svolto l'angolo, nascondendomi dietro la colonna e sospirando.
Sono un'idiota.
**
Luke POV
Ugh. Ho fame e non trovo Lily, questa non è esattamente una combinazione perfetta per la mia giornata. Infilo le mani in tasca e mi siedo, piuttosto annoiato. Alice mi racconta della sua giornata, mentre guarda sognante Frank. Arriccio il naso, infastidito, ma alla fine le sorrido e annuisco, come se fossi interessato.
Tutto questo è noioso.
Se Lily fosse qui potrei divertirmi di più, magari fingerei di divertirmi meglio. Poggio il mento sul palmo della mano, mentre Alice si raddrizza e incrocia le gamba cambiando drasticamente discorso.
-Lily mi ha raccontato che hai iniziato un anno dopo per vari problemi. Quindi, anche se ti sembrerò estremamente curiosa e impicciona sono costretta a chiedertelo: quali problemi?- allineo le labbra, a disagio.
E' più sveglia di quanto pensavo.
Alice fa passare i suoi occhi sul mio viso, assottigliando gli occhi come se stesse cercando di esaminare la mia reazione.
Alla fine mi siedo più composto, più alla "Luke" e sorrido calorosamente. -Mia madre ha avuto vari problemi di salute e ci siamo spostati molto spesso. Era davvero difficile capire dove fossimo, quindi alla fine i miei genitori hanno deciso di chiedere a Silente un rinvio.-
Alice sembra piuttosto convinta della mia spiegazione, quindi si alza in piedi e si passa le mani sulla gonna cercando di lisciarla. -Spero che tua madre stia meglio.- mi sorride ed io annuisco, stringendomi nelle spalle. Mia madre è in ottima salute e lo è sempre stata, ma questo lei non deve saperlo.
-Sai dov'è Lily?- le chiedo io, mordendomi la lingua per il nervoso. Lei scuote la testa, poi mi fa un gesto di saluto liquidandomi con un: "credo sia in camera", poi se ne va.
Non credo di aver voglia di alzarmi, ed effettivamente ho un grande mal di testa. Mi passo una mano tra i capelli, scuotendola tra essi e poi abbasso la mano. Ho una grande ciocca di capelli tra la mano.
-Luke, che hai fatto ai capelli?- ridacchio perchè, alla fine, Lily arriva sempre al momento meno opportuno. Lascio andare velocemente la ciocca, nascondendola sotto la suola della scarpa e sorridendo innocentemente.
-Volevo farti un collage ma mi sono tagliato il ciuffo per sbaglio.- borbotto io, sporgendo il labbro inferiore e sospirando come se avessi paura della reazione di Lily.
Lei spalanca gli occhi, sbattendosi una mano in fronte ed abbassandosi alla mia altezza. Sembra piuttosto divertita, in effetti, e questo mi fa sorridere. Lily esamina i miei capelli, più esattamente il piccolo spazio dove adesso ho meno capelli.
Poi afferra la bacchetta e me la punta contro la testa, mentre io roteo gli occhi sapendo già l'esito dell'incantesimo. Agita tre volte la bacchetta e poi sussurra la formula che, teoricamente, dovrebbe farmi ricrescere i capelli.
Ma non funziona.
-Non capisco, di solito sono brava con questi incantesimi. Sicuro che ti sei fatto questo con le forbici?- mi chiede dubbiosa, scuotendo la bacchetta come se non funzionasse. Per un attimo mi sento in colpa ad averle mentito ma va bene così.
-Si. Ma non fa niente, avevo comunque in programma di spuntarmi i capelli, quindi questo sarà un buon inizio. Ti va di aiutarmi?- lei annuisce, sbuffando e dandomi un colpetto in testa. -La prossima volta aspetta che ci sia io per prendere anche solo in mano una semplice penna. Potresti decidere di ficcartela in un occhio o chissà cosa...-
Io rido e mi sfrego il naso con le dita, mentre penso a quanto Lily mi creda un bambino in grado di fare nulla. Ma è divertente distrarla con argomenti stupidi, perchè effettivamente lei non si concentra mai totalmente su una cosa.
-Va bene, mi dispiace Lils.- lei sbuffa divertita, poi si siede a terra davanti a me poggiando le mani sulle mie ginocchia e posando la testa sulle mie ginocchia. -E comunque non sono così stupido da ficcarmi in un occhio una penna.- ribatto io, facendola ridere.
-Te ne sei pentita?-
-Di cosa?
-Di aver fatto l'amore con me.- lei sussulta e ammutolisce, mentre io percorro con le dita i suoi capelli.
-Non è questo, Luke. Ti ho detto che non me ne sarei mai pentita ed è ciò che succederà ma ecco, mi sento in imbarazzo. Certe volte osservo le ragazze che cercano di spogliarti con gli occhi e penso che effettivamente io ti ho visto nudo.- borbotta lei, facendomi grugnire.
-Per non parlare del fatto che hai visto la mia bellissima voglia a forma di Titty.- le dico io, facendola ridacchiare.
-Hai ragione, non volevo infierire ma oddio!- poi scoppia a ridere ed io sospiro. L'ho distratta ancora.
-Luke,- si fa seria, sedendosi meglio e alzandosi i capelli in una cosa sbrigativa. Si gratta la guancia, nervosamente e inizia a giocare con l'anellino che porto al dito. La cosa più interessante di Lily è che cerca sempre un contatto fisico, con ogni persona. E' come se non si bastasse per rimanere in piedi.
-Ho trovato una bottiglietta di Docetaxel* nella tua stanza, mentre ti cercavo. Luke, cosa ci fai con delle medicine per il cancro?-
Angolo Me:
AYEEE! Allora, io credo che siamo finalmente arrivati ad uno dei punti principali della storia. La perdita di capelli e l'uso del Docetaxel riconducono ad una sola cosa: tumore o cancro.
*Il Docetaxel è un farmaco chemioterapico specifico per chi è affetto da cancro ai polmoni o dalla zona testa-collo. Viene somministrato attraverso un tubicino che viene introdotto nella vena. Gli effetti collaterali sono il sentire maggiormente la fatica e può portare anche all'anemia.
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