Capitolo dieci: Racconti Passati
Ho sempre amato le storie, di quelle divertenti, dove la comunità degli eventi viene stravolta. A chi non piacerebbe una principessa in grado di impugnare un arma?
E chi non troverebbe divertente un principe incapace? Purtroppo non vi sono molte storie che rappresentano il mio "modello ideale".
Eppure io sono piena di storie, avvenimenti passati che se solo raccontassi farebbero rotolare dal ridere.
Ed è proprio quello che stiamo facendo. Potter non ha mai avuto idee geniali, o anche solamente accettabili, per questo oggi mi limito a fissarlo come se fosse un alieno.
-Okay, che ne dite se raccontassimo ognuno di noi un episodio esilarante che abbiamo vissuto assieme? Siete tutti così immusoniti in questi giorni, non vi sopporto quasi più! Meno male che ci sono sempre io ad autoconsolarmi.- sbuffa Potter, affranto.
Black abbandona svogliatamente gli scacchi assieme a Remus, per poi girarsi verso di me e Potter.
Alice sembra entusiasta e quindi accetta, seguita a ruota da Frank.
-Okay Jamie, ma ricorda: la nostra estate è argomento chiuso, l'hai giurato.- dichiara solenne Sirius, mentre Remus grugnisce.
-A me va bene, a voi?- Remus sorride a me e a Luke, sistemandosi la camicia con la mano. Luke alza la mano per chiedere la parola, ed io e Potter alziamo gli occhi al cielo assieme. Irritante.
-Si, Luke?- dice sarcastico Potter, sedendosi a terra vicino ad Alice e Sirius.
Luke si gratta alla nuca, come se fosse a disagio, poi guarda me come se non trovasse le parole. Vorrei aiutarlo ma non riesco a capire ciò che vuole comunicarci.
-Io non sono vostro amico, mi avete parlato per la prima volta dopo cinque anni e non ho passato nessuna avventura insieme a voi. Credo quindi d'essere abbastanza inopportuno, ecco.-
Luke conclude con una certa fatica il suo discorso, mentre tutti gli puntiamo gli occhi contro. Persino Potter sembra a disagio, come se non volesse che se ne andasse.
Prendo la mano di Luke e lo strattono in avanti, verso di me, dandogli un piccolo pugno in testa.
-Idiota, e questi mesi non sono niente per te? Hai un sacco di cose da raccontarci, sei nostro amico Luke, quindi è giusto che tu partecipi.-
Sfido chiunque a replicare, mentre mi siedo davanti a Potter e di fianco a Remus. Luke ci guarda esitante, sedendosi infine vicino a me.
Potter batte le mani e tossisce, indicando Remus con il dito.
-Tu sarai il primo ad iniziare!-
-Perché?-
-Perché io ho la gola secca e non ho voglia, avanti inizia.- lo incita Potter, mentre tutti sorridiamo maeficamente a Remus.
-Okay, è accaduto qualche settimana fa, al Ballo del Ceppo. Era stato posticipato di almeno due mesi per via di tutto il resto e...-
-Amico, ora ci dirai anche che mutande indossavi?- lo prende in giro Black, mentre Remus arrossisce, sfregando si le mani.
-Bene: iniziamo allora.-
**
Ballo del Ceppo.
Quale squinternato vorrebbe andarci? Pensò Sirius, mentre osservava la sua immagine riflessa nello specchio.
-Io, ovviamente.- borbottò, cupo.
-Non sono bellissimo, Felpato? Certo che lo sono, come potrei non esserlo? Mi chiedo ancora come tu faccia ad essere etero dopo avermi visto nudo.-
Asserì James, sporgendosi verso lo specchio mentre si passava la mano tra i capelli.
-Quando mi sono reso conto di quanto fossi poco dotato ho perso ogni stima verso di te, amico. E poi ti chiedi perché la Evans non esce con te.-
Sirius posò una mano sulla spalla dell'amico mentre si esibiva in un ghigno malandrino. James gli schiaffeggiò la mano, alzando il mento.
-Taci, brutto cane. Quanto ti verranno le zecche ti lascerò soffrire.-
Sirius rabbrividì, mentre si girava, dando la schiena allo specchio.
-Non sono bellissimo? Insomma, questi pantaloni fasciano benissimo il mio lato B. La Evans se lo sogna un sedere come il mio.-
Ridacchiò Sirius, mentre James gli lanciava un occhiata truce.
-Si, scommetto che ti invidia sopratutto quel brutto muso da cane che ti ritrovi.-
Lo sbeffeggiò James, aggiustandosi la giacca.
Sirius fece per ribattere, quando la porta del bagno si spalancò.
-Codice rosso, Codaliscia non entra nel completo, cosa facciamo?-
Domandò Remus, scrutando la figura grassoccia di Peter stretta in una giacca nera. A James parve uno di quei panettoni babbani.
-Hai provato a mettergli del burro nei vestiti? Magari ci scivola dentro più facilmente.-
Suggerì Sirius, inarcando le sopracciglia. Remus si accasciò accanto alla porta, annuendo.
-Abbiamo provato di tutto, anche con il ghiaccio.-
James sospirò, lasciando il bagno con un certo rimpianto.
-Dove si trova ora?-
Remus si allentò la cravatta, evitando lo sguardo dell'amico.
-Mettiamo caso che Codaliscia si sia trasformato in topo, e che sia entrato nel condotto dell'aria per sfuggirmi, e che si sia ritrasformato, e che ora non riesca più ad uscire dal condotto, e che io stia dubitando della mia intelligenza mentre mi guardi in quel modo.-
James sbatté la nuca al muro, lanciando un urlo di frustrazione.
-Ehi, Ramoso, credo di aver appena rotto il tuo pettine!-
Urlò Sirius dal bagno. James impallidì, abbandonando l'idea di aiutare Codaliscia per precipitarsi dal suo adorato pettine.
-Oh, piccolo, che ti ha fatto questo brutto figlio di...-
Sirius lo interruppe scuotendo la testa.
-Sai benissimo che non mi offendo se insulti mia madre, cambia tattica.-
James sembrò apprezzare il consiglio, perché tornò subito alla ricarica, alzando il pettine in aria, verso il volto di Sirius.
-Tuo padre...-
-Ritenta.-
James sembrò frustato, mentre dalla camera si sentivano i lamenti di Peter.
-Sei più brutto di Mocciosus, sei virile quanto Frank e provocante quanto Silente con delle autoreggenti.-
Sirius sembrò offendersi parecchio, sotto lo sguardo vittorioso di James.
-Questo è un colpo basso, Ramoso. O forse dovrei chiamarti: colui che dopo sette anni non è mai uscito con Evans-capelli color ciclo?-
James e Sirius si studiarono con aria famelica, mentre James affermava con veemenza che i capelli di Lily erano di una sfumatura color fragola, dalle tonalità vagamente accese.
-Oddio il condotto sta cedendo! Mi cadrà in testa, Peter Minus mi cadrà in testa ed io morirò, lentamente e con dolore.-
Remus deglutì a vuoto, mentre cercava di capire se il peso dell'amico fosse fatale o meno. Evidentemente lo era perché, poco prima che James e Sirius potessero intervenire, Peter cadde sopra Remus, mentre un sonoro crack si diffondeva nella stanza.
-Deve far male.- fu la risposta di James, mentre Sirius si sistemava la giacca. -Si, mi sta proprio bene.
**
Neanche mezz'ora dopo Remus era in piedi davanti al restante dei Malandrini con un espressione sofferente in volto. -Come va con la schiena?- Gli domandò Sirius, aprendosi in un sorriso. Remus gli lanciò un occhiata in tralice. -Oh bene, sopratutto perchè le due persone che consideravo miei amici mi hanno lasciato agonizzante sotto il peso decisamente considerevole di Peter.-
James alzò le sopracciglia, dubbioso. -Non cercare di incolpare noi, è tutta colpa del condotto dell'aria. E poi pensa al povero Peter, si è rotto una gamba, e tu che fai? Pensi solo a te stesso, che bell'amico.- Lo incolpò James, spalleggiato da Sirius. Remus tentennò, lasciandosi andare ad un grugnito. James riusciva sempre a rigirare le cose a sue favore, prima o poi gli avrebbe chiesto delle lezioni private.
-Come facciamo con il Ballo? Siamo sicuramente in ritardo e le nostre dame non saranno affatto contente.- Sirius scrutò la porta che separava loro e il Ballo, come se fosse un qualcosa di potenzialmente letale.
-Perchè voi l'avete una dama, vero?- insistette Remus, mentre James evitava il suo sguardo. -Ma certo, è Sirius la mia dama, chi altro? Come ha già detto lui, citandolo testualmente, le batte tutte quelle stronzette.-
A Remus venne da imprecare, mentre Sirius sorrideva compiaciuto. -Oh, crostatina, mi dai la mano? Mi sento così nervoso...- sospirò Sirius, dilettandosi nell'imitare una vocina assurdamente stridula.
James gli afferrò la mano, pronto ad aprire la porta. -Questo è il momento giusto per svenire e porre fine alle tue sofferenze visive Remus.- gli suggerì Sirius, prendendo sottobraccio James. -Moriranno di invidia,- sghignazzarono i due, in sincronia. Remus strabuzzò gli occhi, portandosi una mano davanti agli occhi. -Mi vergogno per voi.-
James aprì la porta, avanzando assieme a Sirius con la postura dritta e lo sguardo ammiccante. -Sembra che stiano facendo un bagno di testosterone.- borbottò Remus, allontanandosi velocemente dai due.
-Bene Sirius, missione numero uno: movimentare la serata.- Sirius annuì, d'accordo con l'amico. -Credo di aver già corretto il succo di zucca. Insomma, perchè ad ogni festa mettono il succo di zucca? Ormai ho sviluppato una sorta di intolleranza.- Sospirò Sirius, staccandosi momentaneamente dall'amico. James volse lo sguardo alla sua destra, dove una chioma vermiglia si distingueva dalle altre.
-Facciamo che io vado a destra e tu a sinistra, mh?- Sirius fece per ribattere, quando il suo sguardo si fermò su un tavolo alla sua destra, ricolmo di muffin e dolci d'ogni tipo. -Sparisci dalla mia vista, ho trovato l'amore della mia vita.- asserì Sirius, dividendosi dall'amico.
**
Scoppio a ridere sentendo il racconto di Remus, così come tutti gli altri. Black e Potter sono paonazzi, probabilmente per l'imbarazzo.
-Non ridere tanto, Evans. Tocca a te raccontarci qualcosa e deve essere imbarazzante tanto quanto il nostro.- mi dice Potter con le braccia conserte.
Guardo Alice e poi Luke con un cipiglio in volto.
-Okay, bene. Mi dispiace Alice: ma racconterò ciò che tu non vorresti mai che io raccontassi.- lei impallidisce, iniziando ad arretrare furtivamente.
Frank la blocca affianco a se, stupendo tutti. Wow, quello è davvero Frank?
-È successo tutto circa due settimane fa.-
**
-Non ci credo che mi hai portata veramente nel bagno dei prefetti! Acqua calda, bollicine, schiuma...il paradiso.- esclamò Alice, stringendo le mani di Lily.
Quest'ultima roteò gli occhi, sorridendo sorniona.
-Si si, lo so, sono un amica fantastica: ma ora riempiamo la vasca prima che si faccia ora di tornare in dormitorio.- canticchiò amichevolmente Lily, avviandosi verso i rubinetti alla sua sinistra.
Una vasca piena d'acqua e molte bollicine dopo le due erano in acqua. Lily s appoggò completamente, rilassando la schiena e immergendo i capelli nell'acqua.
Alice invece andò velocemente sott'acqua, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa a destra e sinistra facendo muovere i capelli corti.
Quando riemerse aveva il viso sporco di schiuma ed un immenso sorriso in volto. Lily si tappò il naso a sua volta e immerse la nuca in acqua.
Infine riemerse e rise. -Godric, è così rilassante.- disse ad Alice.
-Niente fidanzati opprimenti,- disse Alice.
-Niente Potter.-
-Niente stupidi scherzi da maschi.-
-Ho già detto "niente Potter"?-
Lily pensò a quanto silenzio ci fosse in quella stanza e si ritrovò a riflettere sul fatto che fosse veramente piacevole. Questo per i primi dieci minuti, dopo si era già stancata. Le mancavano in un certo senso i discorsi stupidi dei Malandrini e poi aveva letteralmente abbandonato Luke nel dormitorio.
E come si suon dire? "Si parla del diavolo e spuntano le corna".
-Lily?-
Alice guardò confusa l'amica, mentre tutte e due cercavano di capire chi fosse.
Sentirono la porta cigolare mentre impallidivano.
-Non entrare, sono armata!- urlò Alice, come se il suo bagnoschiuma fosse sufficiente a proteggersi.
-Chi cavolo sei?-chiese invece Lily, calcolando brevemente la distanza tra lei e l'asciugamano. Era decisamente troppa.
-Sono Luke, mi hai detto che mi serviva qualcosa potevo trovarti qui.-
Certo, pensò Lily, se escludi il fatto che gli avevo detto di passare tra un ora.
Lily sgusciò velocemente fuori, insieme ad Alice, coprendosi come meglio poteva con le mani mentre faceva grandi passi verso l'asciugamano, pregando che non entrasse.
Le sue preghiere non furono esaurite visto che due secondi dopo la testa bionda di Luke apparve davanti a lei, fissandola negli occhi.
-Non guardare giù Luke, mi hai sentita? Fissami negli occhi o giuro su Dio che Alice ti colpirá con il suo bagnoschiuma.- lo minacciò Lily, afferrando velocemente l'asciugamano per coprirsi.
-Hai sempre avuto quella voglia sulla coscia?-
**
-E a quel punto cosa hai fatto?- Mi chiede Potter, aggrottando le sopracciglia. Io fulmino con lo sguardo Luke, che invece sorride come se si stesse realmente divertendo.
-Diciamo che il bagnoschiuma di Alice ha avuto uno scontro con la faccia di Luke.-
-Ma ne è valsa la epna, no?- lo stuzzica Potter, mentre Alice gli da una gomitata.
Luke si stringe nelle spalle, mostrandoci le fossette.
-Lily mi ha detto di guardarla solo negli occhi, ed io l'ho fatto.- per la prima volta dopo quasi due mesi, ho la sensazione che Potter sia orgoglioso di Luke.
Angolo Me:
Sto scrivendo clandestinamente, visto che mi hanno ritirato il telefono e il computer, uffa. Comunque, evviva la voglia sulla coscia di Lily hahaha. Chi ha letto "The Marauders" sa che quella voglia è stata vista anche da James il loro settimo anno.
Domanda: avete mai visto un/a vostro/a amico/a nudo/a?
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