Capitolo diciotto: Fatture Orcovolanti e Fughe
James POV
-Lalalalala, non ti sento.- canticchio io, premendomi le mani sulle orecchie ed ignorando categoricamente Sirius. Lancio uno sguardo fugace a Mr. Boo, che se ne sta poggiato mollemente ai piedi del mio letto.
Entro in bagno, sgomitando con Remus e Sirius per arrivare primo. E' sempre una lotta alla sopravvivenza in questa stanza. Il primo che si sveglia la mattina, il primo a vestirsi, il primo a lavarsi e persino il primo a prendere un insufficienza. Ma, naturalmente, Remus non ha mai voluto far parte dell'ultima gara da me citata.
Devo ammettere però che nella gara "chi fa impazzire prima la McGrannit" è Sirius, il vincitore assoluto.
Peter si limita a partecipare alle sfide in cui si mangia e, detesto dirlo, ma le vince tutte. Comense fosse una specie di pattumiera senza fondo e, effettivamente, non sono sicuro che lo abbia, un fondo.
-Quella è la mia canottiera!- mi urla Sirius contro, mentre io schifo una spazzola che mi è stata lanciata da lui.
-E quelli sono i miei calzini!-
-Vogliamo parlare del fatto che Peter indossa la mia sciarpa?- controbatte Remus, cercando di strozzare Peter con la sciarpa da Grifone.
-Tu stai indossando i miei guanti!- sputacchia di rimando Peter, rotolando a terra, sfinito.
Ecco, se ora ci fosse una caramella alla porta probabilmente Peter correrebbe così veloce verso di essa che Remus non lo vedrebbe neanche alzarsi.
Ma, fortunatamente per Remus, abbiamo finito tutte le caramella, cioccolatini, gomme e quant'altro in un giorno e cioè ieri.
Prima che Sirius possa avere anche la più piccola e pericolosa idea di attaccarmi mi lancio contro la porta, in fuga.
Peccato che vengo atterrato subito dopo.
Odio la mattina.
**
Ognuno di noi è portato per qualcosa. C'è chi è un asso nello studio come Remus, chi come Sirius riesce ad attirare qualsiasi essere vivente.
E chi, come Peter, riesce a mangiare senza ingrassare. No, scherzavo, lui non lo sa fare.
O magari chi come Alice riesce a far amicizia con tutti, persino con me. Ma, per mia sfortuna, anche la Evans è brava in qualcosa: evitarmi come se avessi il vaiolo.
Io, dal mio canto, sono portato per ogni cosa, e per ogni persona perchè, francamente, sono piuttosto perfetto.
-Si, è proprio perchè sei perfetto che la tua rossa preferita non è ancora caduta tra le tue braccia.- mi sbeffeggia Sirius, lasciandomi a bocca aperta. Ma come ha fatto a...?
-Hai parlato ad alta voce, idiota.- dice Remus, battendo il cinque a Sirius.
Io sbuffo, facendogli qualche smorfia mentre Peter me guarda tra il divertito e l'adorazione. Faccio una linguaccia anche lui, tornando a cercare con lo sguardo la Evans.
-Quest'anno, me lo sento, sarà quello giusto!- esclamo io, alzando il pugno in aria e battendo i piedi come se veramente fossi felice.
-E dimmi un po', se ipoteticamente riuscissi a conquistarla, dopo, cosa faresti con lei?- mi domanda grave Remus, aggiustandosi la camicia. Sbatto le palpebre, passandomi una mano tra i capelli.
Okay, forse a questo non ci avevo pensato. -Uhm, probabilmente riscuoterei una grande somma di denaro per tutte le volte che mi hanno detto "scommetto cinque galeoni che la Evans ti scaricherà sempre".-
Sirius rotea gli occhi, dandomi una gomitata poco amichevole. Probabilmente perchè, se davvero riuscissi a far innamorare di me la Evans, lui dovrebbe pagarmi almeno duecento galeoni.
-Ho perso quattro anni della mia vita nel veder fallire i tuoi tentavi di corteggiamento alla Evans.- gli angoli delle labbra di Sirius si sollevano, in un sorriso svogliato.
-Non ho fallito, solo che...- tento di difendermi in ogni modo possibile ma Sirius mi interrompe. Di nuovo.
-Solo che ti ha lanciato una fattura orcovolante più di una dozzina di volte.- conclude per me Sirius, infilandosi le mani in tasca e smettendo finalmente di parlare.
Vedo di sottecchi Remus, Peter e Sirius ridere tra di loro.
-Ho la vaga sensazione che mi stiate prendendo in giro.- loro scuotono le teste, facendosi zitti zitti subito dopo.
Seguo il loro sguardo, ghignando subito dopo.
La Evans è nascosta dietro una colonna, probabilmente sta cercando di capire se è riuscita a seminarmi.
Prendo un bel respiro e : -Evaaaans.-
**
Lily POV
Magari non ce l'ha con me. Magari c'è un'altra Evans in giro per la scuola e questa è solo una coincidenza.
Potrei aver sentito male, forse Potter ha detto "Evan" o "Evelyn" anche se quest'ultimo è più che improbabile. Oh, andiamo! Sono nascosta dietro una colonna, com'è possibile che mi veda?
-Sono sempre stato il migliore a nascondino.- Potter mi sbuca davanti, con un'enorme sorriso sornione in volto. Guardo prima a destra e poi a sinistra, cercando una via di fuga. -Oh Godric, quella è Rebecca Woods senza maglia?- esclamo io, guardando oltre le spalle di Potter.
Quest'ultimo si raddrizza, girandosi immediatamente per controllare.
-Fregato!- gli urlo io nell'orecchio, scappando subito dopo. Se mi prende sono morta, ufficialmente morta. Primo perchè l'ho illuso dicendogli che la sua cotta da quasi sempre era mezza nuda, e secondo perchè gli ho urlato in un orecchio.
Sorrido, svoltando l'angola subito dopo aver seminato Potter. Ora devo solo trovare Luke. Bene. Appoggio le mani sulle ginocchia, ancora con il fiatone. Non sono portata per la corsa, o per qualsiasi sport.
Ricordo che alla mia prima lezione di Quidditch, quando arrivò il momento di sollevare la scopa, la mia volò dritta in faccia a Black e, subito dopo, anche in faccia a Potter. Ho sempre sostenuto che l'avessi fatto apposta ma, ahimè, non è andata esattamente così.
-L'ho persa. Felpato, fa qualcosa!- sento la voce petulante di Potter provenire dalla mia destra, quindi mi volto automaticamente dal lato opposto. Peccato che la mia unica via di fuga sia sbarrata da Luke.
-Cammina, giraffa, o mi ucciderà!- Luke inarca le sopracciglia quando marco sulla parola "giraffa", ma mi lascia il passaggio libero. Vicolo cieco. Diamine.
-Stiamo per morire,- annuncio a Luke, strisciando verso la parete, cercando di mimetizzarmi. Luke, confuso, si affaccia oltre il corridoio. Ma il tutto dura circa due secondi visto che lo tiro indietro subito, con il batticuore.
-Luke, capisco che sei masochista ma io voglio seriamente sopravvivere alla furia omicida di Potter.- dico io, con le mani congiunte in segno di preghiera. Lui si gratta la nuca borbottando che non è masochista con tono lievemente offeso.
-Beh, cosa vuoi che faccia?- mi domanda il biondo, arricciando il naso. Controllo velocemente la posizione dei Malandrini, mordendomi il labbro.
-Devi sbucare davanti a loro e gridare "lunga vita a Serpeverde!", dopo di che verrai rincorso e, fidati, non farti prendere o useranno una mazza da Battitore per ucciderti.-
Luke sembra pensarci su, probabilmente spaventato anche lui da tutto ciò. Alla fine mi lancia un'occhiata di traverso, sospirando. -Mi devi tre budini al caramello.-
Annuisco con decisione, mentre lui esce allo scoperto, urlando ciò che gli ho detto di dire.
Mi schiaccio contro il muro, trattenendo il fiato. Poi rimango ad ascoltare il gridolino di Luke inizia a scappare, rincorso da un infuriato Sirius ed un traballante Peter. Remus deve essere probabilmente restato indietro e di lui non mi preoccupo.
Mi aggiusto le pieghe della gonna, soddisfatta del lavoro svolto da Luke.
-Nessuno scappa da James Potter, Evans, nessuno.-
Merda.
Angolo Me:
Ho appena finito di vedere la serie TV "13reasons why" e niente, la mia vita non ha più un senso. Sono l'unica ad aver guardato 13reasons why? Comunque, cambiando discorso, sono tornata da circa un'ora a casa, dopo aver corso i mille metri ad una gara scolastica ed ho il fiatone anche solo a scrivere questo angolo autrice. Quindi mi aspetto un vostro applauso per la fatica che ho fatto oggi!
Al prossimo capitolo.
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