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(3)

Hai ripreso a camminare.

Flowey in spalla, ovviamente non fate parola di quel che è successo.

Hai paura che la cosa possa trasformarti in una povera sentimentale, ricca di angosce e timori.

Sei timida quanto basta, ovviamente, ma non sei una di quelle persone che si mettono a piangere davanti ad un film strappalacrime.

In effetti, a volte risulti un po' fredda, ma è solamente un effetto collaterale dell'addizione tra il tuo carattere e un po' di noncuranza.

Flowey:" Bene... Ora, dov'è la città di Snowdin?" domanda, tenendosi saldamente avvinghiato accanto alla tua scapola.

«Sempre dritto...» dici, muovendoti a passo più svelto.

Sei inquieta, hai uno strano presentimento, hai come la sensazione che debba succedere qualcosa da un momento ad un altro, come se qualcuno potesse aggredirti in pochi istanti.

Ecco, stai per ricominciare a correre, senti già il fiatone salire su per i polmoni.

Cominci a sudare freddo, sentendo come un fruscio tra i cespugli.

Tremi, alcuni brividi ti percorrono il corpo, per poi abbandonarti, altri si sistemano sulla tua spina dorsale, continuando a provocarti tensione.

Respiri affannosamente, ormai i tuoi passi si sono fatti sempre più svelti.

Flowey:" (t/n)..." non lo senti neppure.

Un altro fruscio, stavolta più vicino.

Ora si che sei spaventata.

Corri più velocemente che puoi, attraversando il sentiero innevato frettolosamente, stringendo tra le mani il tuo amato ciondolo.

Il tuo prezioso e inestimabile ciondolo.

Flowey ti chiama ancora una volta, più forte, ancorandosi ancora più saldamente sulla tua spalla.

Tu corri, ormai non ti accorgi nemmeno che quel fiore parlante sta urlando, per farti smettere.

Poi, ti fermi di colpo, per riprendere fiato.

Sei su un ponticello di legno, molto lungo.

Non c'è nessuno ad aspettarti.

Flowey:" Ma cosa diavolo ti è preso?" grida, sconcertato.

«Ho... Anf... Sentito un... Puff... Un rumore...» dici, ormai senza fiato.

Hai percorso un sacco di strada.

Flowey:" Quale rumore? Non si sentiva nulla. IL NIENTE. Le voci sono nella tua testa!" grida, sfogandosi.

Tu sospiri, tentando ancora una volta di riprendere fiato.

Sei sfinita.

Senti un rumore lieve, come un movimento alle tue spalle.

«Hai sentito?» domandi, impaurita.

Flowey:" Cosa? Adesso anche la tua ombra ha cominciato a parlare?" chiede, sarcastico.

"Oh-oh. Qui abbiamo qualcuno molto poco informato..." udite entrambi una voce, ma non riesci a capire da dove provenga.

La luce del tuo ciondolo e quella dei fiori fluorescenti di Flowey si è improvvisamente affievolita.

A malapena riuscite a vedere ad un palmo di naso, figurarsi andare alla caccia di una voce misteriosa.

«quella voce... Era la stessa che... Che abbiamo sentito con Sans...» bisbigli, praticamente paralizzata.

Flowey:" (t/n), andiamo via." ordina, impaurito almeno tanto quanto te.

Non riesci a muoverti, senti qualcosa che ti trattiene.

Non riesci proprio ad avanzare.

Silenzio, solo il rumore dei vostri respiri affannati e smorzati dallo spavento iniziale.

Certe cose fanno paura al primo colpo.

Fai alcuni passi, uno alla volta, ognuno alla stessa distanza temporale dal precedente e dal successivo: scandisci molto lentamente i minuti che passano, cercando di capire se chi ha parlato sia ancora nei dintorni oppure no.

Silenzio.

Flowey:" Andiamo via subito, non mi piace come stanno andando le cose qui..." bisbiglia nel tuo orecchio.

Come se fosse facile combattere con una paura pressoché gigantesca... pensi, sellando la mascella.

Decisa, ricominci a muoverti, più velocemente.

Scende una leggera nebbia, scura, che incute timore, ma che impedisce anche di riuscire a vedere davanti a se.

Cerchi di mettere bene a fuoco, ma non ci riesci.

La luce del tuo ciondolo e quella che emette Flowey si sono affievolite ancora.

Poi, d'un tratto, vedi un puntino verde prato, fluorescente, molto acceso.

Accanto ad esso, un'altra minuscola spirale.

Sono le uniche cose che vedi.

Decidi di andare nella loro direzione.

Flowey:" (t/n)?" ti chiama.

«Cosa?» chiedi, senza distogliere lo sguardo da quei due puntini.

È come se ti stessero fissando.

Flowey:" T-torniamo indietro." balbetta, terrorizzato.

Lo ignori, continuando a vagare verso la loro direzione.

Mancano pochi metri, ormai.

"Hmmm... Chi avrebbe mai detto che sarei riuscito a trovare tanta gente qui sotto?" senti qualcuno ridere.

Riconosci immediatamente la voce nell'Echo Flower di prima.

Flowey:" Oh cavolo..." respira nel tuo stesso modo.

Siete a dir poco terrorizzato.

La nebbia si dirada leggermente, mostrando uno scheletro alto, con una giacca chiusa, nera, piena di bottoni, dei pantaloni neri e degli stivali del medesimo colore.

«Flowey, questo è un incubo, sto vedendo l'uomo nero.» stringi tra le mani il ciondolo.

Flowey:"M-mi dispiace infrangere tanto presto i tuoi sogni, m-ma questa cosa è reale." trema impaurito sulla tua spalla.

Ti si gela il sangue nelle vene, rimani pietrificata.

La figura continua a fissarti, ti sta studiando.

Prendi un respiro profondo, per poi girarti di scatto e cominciare a correre velocemente.

Continui ad inciampare: le luci che possedete tu e Flowey si sono affievolite moltissimo.

Non fai in tempo a girarti che lo scheletro di poco prima è a braccia incrociate, a distanza di te di pochi metri.

Guardi indietro, c'è il buio più assoluto.

Rimani terrorizzata, davanti a lui, con un Flowey tremante avvinghiato saldamente alla tua scapola.

Flowey:" (t-t/n)..." ti chiama.

Fai un cenno appena percebibile con il capo.

Flowey:" ...scusa." dice, per poi spingere una radice contro un punto nella tua spalla, accanto al collo.

Cadi a terra, paralizzata, dopodiché...

Buio.

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