(23)
"Mi piaci"
"Non posso perderti."
Si, quelle parole suonavano immensamente giuste.
Per te, erano perfette.
Ah, questo è quello che volevi tanto sentire un giorno, ma allora...
...perché ti sentì così... vuota?
Sarà per il fatto che dopo averti detto quello, Tzal è scomparso di vista e tu sei tornata nella tua camera, stesa sull'amaca e intenta a guardare il soffitto da allora.
Perché se gli piaccio non mi lascia stare accanto a lui?, Ti domandi, immersa nei tuoi pensieri.
"Non posso perderti."
Ah già, ecco perché.
Ti imbronci leggermente, rimanendo a riflettere intensamente sull'attuale situazione.
Vuoi stare al fianco di Tzal, stargli vicino, dirgli che anche lui ti piace molto, che anche tu non vuoi perderlo e che quindi non sarebbe dovuto andare da nessuna parte, ma stare con te.
Invece eccoti qui, da sola in camera tua, con una mente piena di domande e di calcoli.
Cosa puoi fare per far capire a Tzal che ci tieni a lui?
Domanda tosta, ma eri pronta ad affrontare tutti i possibili scenari per fare in modo di potervi rispondere.
Avevi un disperato bisogno di un pulsante reset...
Flowey:"Smettila." La voce del fiorellino ti fa tornare alla realtà.
«Di fare cosa?» Chiedi, abbastanza confusa. Non ti eri mossa durante la scorsa ora e nemmeno adesso.
Flowey:"Di farti tutti quei film mentali! Cavolo, puoi essere davvero stupida a volte. Qualunque cosa tu abbia in mente di fare, falla e basta perché vederti in questo stato è un'agonia!" Esclama lui, quasi esasperato dal fatto che tu abbia passato tanto tempo a riflettere e valutare.
Okay, Flowey ha abbastanza ragione.
Come al solito.
«Ma...» Cominci, rendendoti conto che il fiore è più determinato che mai a convincerti a fare qualcosa.
Flowey:"Vai. Ragazza, ti ho visto fare cose incredibili, che hai fatto senza dubbi o sciocche esitazioni... Perché ora ti senti insicura su tutto? Se ricambi i sentimenti di Tzal, corri a dirglielo prima che scappi." Esclama il fiorellino, muovendo animatamente sia foglie che petali, per enfatizzare ogni singola parola.
Guardi per un secondo Flowey, immobile.
Lentamente cominci a sentire un caldo insopportabile raggiungere le tue guance e subito senti il bisogno di un ventilatore accanto a te.
Senti Flowey ridacchiare.
Cosa c'è da ridere? Solo una ragazza che è appena diventata paonazza dall'imbarazzo per una cosa simile non è certo divertente.
O così credi.
A Flowey piace mettere a disagio... chiunque e tu sei una di quei 'chiunque'.
Forse il suo 'chiunque' preferito.
«Ma... Non... So...» Farfugli, quasi mormori, spaventata di quello che potrebbe uscire da un momento all'altro dalla tua bocca.
Flowey sbuffa, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Flowey:"Ho-... Abbiamo visto il mondo in cui tu e lui vi guardate a vicenda. Lui ti guarda come se tu fossi il suo prezioso tesoro segreto, e tu come se lui fosse il fiore più bello del tuo giardino." Spiega lui, sorridendo dolcemente.
Wow.
Solo, wow.
Non riesci a pensare a nulla tranne che a un "Davvero la mia faccia tradisce così tanto le mie emozioni?" e ad un "Un prezioso tesoro? Davvero?".
Rimani ancora in silenzio, non sapendo che fare o cosa dire.
Cosa fare?
A chi rivolgersi?
Come avete potuto ignorare l'uno i sentimenti dell'altra senza che—
Flowey:"VAI!" Urla all'improvviso il fiore.
Dallo spavento fai un salto e subito corri verso la porta, spalancandola e lasciandola aperta dopo il tuo passaggio fulmineo.
Stai correndo ora, ormai sicura di quello che devi fare, ti dirigi verso il portale.
Senza esitare nemmeno per un secondo, corri dentro al portale, con solo una persona in mente:
Tzal.
***
"Ehi."
Finalmente ti fermi e vedi Tzal seduto a terra, in una caverna scura piena di fiori luminosi, che trovi incredibilmente familiari.
Un ruscello scorre per terra e sul suo fondale vedi dei sassolini, anch'essi luminosi, che illuminano l'acqua.
Però non rimani tanto a riflettere sui fiori, nè sui sassi, perché la tua attenzione è tutta concentrata sullo scheletro seduto di fronte a te.
«Tzal-» Cominci a parlare, ma lo scheletro davanti a te ti interrompe.
"No, ti prego. Lo so che ora ti senti in colpa e tutto il resto, ma sappi che non ho bisogno delle tue scuse per avermi rifiutato. Tanto anche le altre volte è stato così." Dice lui, senza nemmeno guardarti; i suoi occhi fissi sull'acqua del ruscello che si muove lentamente ed in silenzio.
Rimani zitta per alcuni istanti che sembrano, se non lunghissimi, eterni, per poi fare un passo avanti.
«Ma io non sono come le altre volte.» Dici piano, quasi sottovoce. Non sei sicura che Tzal ti abbia sentito.
Lo scheletro gira la testa verso di te, quasi stupito ed in uno stato confusionale.
Lentamente, ti siedi accanto a lui, i tuoi occhi sui suoi e viceversa.
Mantenete il contatto visivo finché non prendi un altro respiro e ricominci a parlare.
«Io—...Questa, non è come le altre volte.» Ripeti, mormorando.
Tzal ha la tua attenzione più totale.
«Senti, Tzal, non so cosa sia successo a te nel passato e non credo nemmeno di volerlo scoprire, ma...» Fai una pausa.
Un altro respiro profondo, i vostri occhi non si staccano gli uni dagli altri.
«Ma... Quello che importa è lo Tzal che ho davanti, quello che mi ha fatto fare mille cose diverse, quello che mi ha resa felice per la prima volta in tantissimo tempo, quello che non ha smesso per un secondo di sorridermi e di dirmi che tutto andava bene, quello...»
Ormai la sua mano si è spostata sulla sua e non sembra accennare minimamente al volerla lasciare.
«Quello... di cui mi sono innamorata.» Finisci, rimanendo ferma nella tua posizione, prendendo il tuo tempo per formulare la tua prossima frase.
Senti delle gocce fare rumore sui sassi della caverna.
«Per questo, questa non è come le altre volte... Perché stavolta sono io a dirti che mi piaci e che non posso assolutamente perderti.» Ti avvicini a lui.
I suoi occhi luccicano nei tuoi, i vostri visi ad un respiro di distanza.
Prendi coraggio e velocemente premi le tue labbra contro la sua bocca, abbandonandoti ad un dolce bacio, del quale non sapevi di avere disperatamente bisogno.
Non appena vi staccate l'uno dall'altra, senti un sorriso comparire sulle vostre facce.
Rimanete a guardarvi per qualche istante, per poi tornare nella posizione di prima, uno seduto di fianco all'altro, la tua testa sulla sua spalla mentre ti accarezza delicatamente i capelli.
E finalmente, per la prima volta in tantissimo tempo, il buio non sembra più spaventoso come lo ricordavi.
A/N
Grazie di avermi ricordato di aggiornare!
Ho in mente di cominciare un altro X Reader (un po' diverso da quelli che ho scritto finora), ma non so con chi, quindi vi prego di darmi delle idee qui nei commenti!!!
Anyway, so che era un po' noioso questo capitolo, ma sopportatemi ancora un po'!
Bye!
-GS02
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro