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Capitolo 2 Come un fratello

Passarono i giorni e continuai a fare quel sogno...
Ma perché lo faccio?
Io non voglio soffrire e non voglio ricordarlo!
O si?...
Mi chiesi, mentre camminavo nel bosco dei Cento acri .
Avete sentito bene...
Tigro oggi non sta saltellando.
È grave?
Non lo so onestamente...
Ad ogni modo iniziai a non saltellare più, non sorridevo e mi isolavo dal resto del mondo.
Non ne posso più...
Ogni notte vedo quelle immagini ed è troppo da sopportare!
Mi portai le mani sul viso, cercando di calmarmi, ma non era facile.
Non piansi, però i pensieri e i ricordi mi tormentavano.
Eppure...
Nel mio sogno, una voce che sembrava quella di un bambino, diceva che avevo perso la memoria.
Eppure... Sono così confuso.
<<Hey Tigro... Che ti succede? Sei strano...
Solitamente vieni e mi distruggi il giardino con i tuoi saltelli.
È così spiazzante vederti così>>
Disse una voce e appena tolsi le mani dal viso vidi Tappo.
<<Oh...ciao orecchie lunghe! Stavo pensando>>
Dissi ed egli alzò un sopracciglio, incrociando le braccia.
Sembrava pensieroso, ma non ne sono sicuro.
<<Stavi pensando? E a cosa? Se posso saperlo>>
Mi disse, per poi sedersi accanto a me ed io alzai gli occhi al cielo.
<<Sai mantenere un segreto, orecchie lunghe?>>
Chiesi e lui fece una risata, sicuro di sé.
<<Certo! Mantenere i segreti è il mio forte Tigro! Non penserai di certo che sono uno di molte parole; vero?>>
Mi chiese e mi scappò una risatina, per poi scuotere la testa; in segno di no.
<<No no, tranquillo Tappo bello!
Allora, penso di potertelo dire, giusto?>>
Gli chiesi, per assicurarmi d'aver capito bene e Tappo sospirò, per poi dire:
<<Si Tigro... Puoi dirmi cosa sta succedendo, per favore>>
A quel punto gli sorrisi, anche se ero ancora triste.
<<Va bene, orecchie lunghe!
Vedi... ultimamente, sto facendo dei sogni strani...>>
Dissi, abbassando lo sguardo e Tappo rimase spiazzato.
<<Sogni? Per questo hai il muso lungo e stai facendo preoccupare tutti?!
Per dei sogni?!>>
Mi chiese Tappo, incredulo ed io annuii.
<<Si Tappo bello... Ma non sono dei sogni normali, come sicuramente avrai immaginato>>
Dissi e lui rimase ancora più confuso e disse:
<<Come non sono dei sogni normali? E che sogni sono?>>
<<Beh... Credo che riguardino il mio passato...
Non ne sono sicuro, ma credo d'aver visto i miei genitori che...se ne andavano...>>
Dissi, tenendo lo sguardo basso, mentre una lacrima mi scendeva lungo la guancia.
<<Ma... Tigro... Sei sicuro di quello che dici? Magari c'è una motivazione logica!>>
Esclamò Tappo, ma io scossi la testa in segno di no e mi asciugai la lacrima; cercando di rimanere forte.
<<No! Non può esserci una motivazione per un abbandono!
Non può!...>>
Esclamai, stringendo i pugni e tenendo gli occhi chiusi.
<<Tigro... Non fare così...>>
Mi disse Tappo, ma io non risposi.
Così lo sentii sospirare e improvvisamente mi abbracciò.
Io rimasi sorpreso, ma ricambiai l'abbraccio; cercando di stare calmo e di non piangere.
Tuttavia, non ci riuscii e mi scesero altre lacrime.
<<...orecchie lunghe... È così difficile vivere con questi pensieri...non ne posso più>>
Dissi e Tappo iniziò ad accarezzarmi la schiena e poi sospirò.
<<Credo...che sia giunto il momento di dirti una cosa...>>
Disse Tappo, con una tonalità di voce spenta, ma seria.
<<Ovvero?...>>
Chiesi, piangendo e continuando ad abbracciarlo e Tappo sospirò.
<<Vedi, Tigro... Io ricordo a malapena cos'è successo, perché ero solo un bambino di quattro anni...
Ma quel giorno, il giorno in cui ti abbiamo conosciuto, è stata Kanga a portarti da noi.
Tu piangevi ed eri così piccolo.
Eri e sei un po' più piccolo di me.
Quel giorno, ti portammo da Uffa, perché suo padre faceva il medico.
Ti hanno controllato e hanno detto che avevi una grave perdita di memoria e che un giorno qualche ricordo poteva ritornarti in sogno.
Mi dispiace dirtelo così, ma è la verità.
Non piangere Tigro, tu sei come un fratello per me.
Un fratello un po' rompiscatole, ma...
Sempre un fratello>>
Disse Tappo, per poi sciogliere l'abbraccio e farmi un sorriso e a quel punto mi asciugai le lacrime sorpreso.
<<Dici sul serio? Davvero orecchie lunghe?...>>
Gli chiesi, piangendo e Tappo annuì.
<<Davvero..>>
A quel punto gli sorrisi e lo abbracciai.
<<Hey...fai piano, Tigro>>
Mi disse Tappo, un po' divertito ed io lo strinsi di più.
<<Ti voglio bene, orecchie lunghe>>
Dissi e Tappo mi sorrise, anche se era un sorriso un po' sforzato.
<<Bene... Staccati per favore...non respiro così>>
Mi disse e a quel punto mi staccai.
<<Grazie per avermi spiegato tutto>>
Dissi, sorridendogli e Tappo ricambiò il sorriso.
<<Di nulla, Tigro... Beh, che dire... Non voglio vederti più con quel muso lungo, ok?
Per favore, farei qualsiasi cosa>>
Mi disse e a quel punto ci pensai.
<<Qualsiasi hai detto? Beh... Ho sempre desiderato di saltellare con te.>>
Dissi e Tappo fece un sorriso sforzato.
<<Ah...ehm...>>
Iniziò e poi sospirò, prendendo una decisione.
<<E va bene Tigro... saltellerò insieme a te>>
Mi disse ed io sorrisi felice.
<<Oh che bello! Grazie orecchie lunghe!>>
Esclamai, per poi poi riabbracciarmi e iniziare a saltellare.
Così Tappo roteò gli occhi e iniziò a saltellare con me.
<<Però... Se quasi bravo quanto me, orecchie lunghe! Perché l'hai tenuto nascosto?>>
Gli chiesi, confuso al riguardo.
<<Beh, non mi va di saltellare...
Però, tecnicamente, i conigli sono bravi in questo>>
Mi disse e io sorrisi e dissi:
<<Che bel segreto! Beh, vediamo se riesci a battermi!>>
A quel punto, iniziai a saltellare ancora più veloce e lontano e Tappo cercava di raggiungermi.
<<Aspetta, Tigro!>>
Esclamò, ma percepii dalla voce che si stava divertendo.
Sono felice per questo.
Finalmente sono felice.

Continua...

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