Pensieri affollano la mente e non riesco a fermare la voglia di buttare giù queste righe che ho già ripassato nella testa a furia di pensarci.
Ogni qual volta si riapre la ferita. La stessa.

Ci pensate a convivere con lo stesso dolore per mesi?

Quando pensate che la ferita sia rimarginata, ecco ricomparire una piccola apertura, fuoriesce qualcosa e ricomincia a far male.

Fino a prova contraria ho sempre contato sul fatto di aver messo me stessa in tutto quello che faccio.
Penso di aver dimenticato ma poi mi rendo conto un attimo dopo di aver detto una mega cavolata.
Perché il dolore non passa quando non avete dimenticato.
Passa quando avete rimosso uno ad uno ogni piccolo frammento di vita passato con la persona da dimenticare.
Io non la dimentico. La porto sempre con me e non lo sa.

Dico di volerla dimenticare ma mento.

Sono sempre pronta a rammentare qualche momento passato, perché una vita insieme non la puoi cancellare la puoi solo mettere da parte in un cassetto e riaprirlo per rabbuiarsi poi.

Passo e ripasso l'infanzia, poi l'adolescenza, le gioie e i dolori e poi la fine.

Fine che parola è?

Abbiamo sempre parlato del domani senza poi ritrovarci dentro a questi dannati giorni.
Te lo dico qui.

Tu mi manchi. Mi sento soffocare senza te.
Quando leggo il tuo nome, quando ti sento nominare vorrei dire che io dovrei parlare di te. Che sono io quella che più ti conosce, sono io la custode dei tuoi segreti, io la memoria infallibile delle strade irriconoscibili, io l'unica a capirti con un solo sguardo.

Perché quando ti guardavo mi riconoscevo e ti guardandomi riconoscevi te stessa perché per tanto tempo io e te eravamo la stessa cosa.
Quando ti vedo poi preferirei chiudere gli occhi , correre in macchina e andarmene via perché non lo sopporto.
Non sopporto di dover stare nello stesso posto con le stesse persone di sempre a far finta che un passato non c'è mai stato. Non sopporto di dover fingere una felicità che abita lontano dal mio cuore.

Ho l'inverno dentro. Le mezze stagioni non mi stanno bene più.