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Capitolo uno

SEQUEL DI UNKNOWN||CAMERONDALLAS
Perciò consiglio a chiunque sia arrivato qui senza leggere il primo libro, di passare a farlo o non capirà nulla della storia.

L'aria nell'aula di biologia diventa sempre più pesante ogni secondo in più che trascorro seduta sulla scomoda sedia di plastica.

Ho deciso di sedermi negli ultimi banchi, seguendo il consiglio di Travor di farmi notare il meno possibile.

Si è trasferito qui a Miami, una settimana fa, e vive insieme a sua nonna.
Quella donna è fantastica, e le sono grata per aver accettato di far stare Travor insieme a lei.

E' il mio unico amico.

Sospiro frustata, cercando di distrarmi.
La giornata non è iniziata nei migliori dei modi.

Stavo tranquillamente facendo colazione con la mia quotidiana tazza di caffè e dei biscotti che avevo trovato nella dispensa.

Ero seduta al solito posto in cucina, mentre Leslie continuava a discutere con la mamma di qualcosa che non riuscivo a capire.

Il mio unico pensiero è quello che è successo in montagna.

La notte fatico ad addormentarmi, e da una settimana a questa parte non parlo con nessuno, se non con Travor.

È l'unico che è sempre stato sincero, e non ho intenzione di rinunciare alla sua amicizia.

La scuola è iniziata da un mese, e ottobre è ormai alle porte, ma la mia situazione peggiora.
Invece di smettere di farmi male, la vacanza in montagna sembra ingigantire sempre di più la mia malinconia.

Questo è proprio un brutto periodo, e mia madre non migliora di certo la situazione.

Non fa altro che spronarmi a parlare, e mi butta addosso talmente tanta pressione che sono tesa come una corda di violino.

Vorrei che mio padre facesse capire alla mamma che non deve stressarmi, nè tantomeno obbligarmi a parlare, ma è sempre e costantemente a lavoro, fingendo che le cose qui a casa funzionino perfettamente.

Ma non è affatto così.

Comunque, mangiavo in pace il mio ultimo biscotto al cioccolato quando improvvisamente sento il campanello suonare.

Sia mia madre che Leslie si sono voltate verso di me, come se avessero subito dato per scontato che fossi io ad aspettare qualcuno.

A volte sembrano entrambe dimenticarsi che sono rimasta sola.

Nessuno sa i particolari, la mamma crede semplicemente che abbia discusso con Matt e le ragazze, ma che prima o poi le cose torneranno come prima.

Quando finalmente mia sorella si è decisa ad andare ad aprire, vedendo che io rimanevo tranquillamente seduta a mangiare il mio adoratissimo biscotto, Cameron è entrato di fretta e furia in casa.

Mi sono alzata molto velocemente dalla sedia, e sono corsa in camera chiudendomici dentro e cercando di ignorare le sue urla che mi gridavano di fermarmi.

Voleva parlarmi.

E l'unica cosa a cui io riuscivo a pensare era dove dargli un calcio.
Non ci voglio più avere nulla a che fare.
Nè ora, né mai.
Nè con lui, né con nessun'altro dei ragazzi.

Li voglio cancellare dalla mia vita. Anche se ho l'impressione che non sarà per niente facile.

Quando, dopo un'interminabile ora la campanella suona, mi alzo velocemente dalla sedia cercando di farmi largo fra l'ammasso di studenti che si sono accerchiati intorno al banco del nuovo arrivato.

Nella nostra classe è arrivato questo tipo, un certo Kevin di cui non ricordo nemmeno il cognome.

E' carino, con tratti orientali e un sorriso splendente.
Non che mi interessi, era solo per aggiornare sui vari fatti.

Affero i miei libri ed esco dalla classe, per poi andare verso l'aula di Travor.

Lo trovo appoggiato allo stipite della porta, mentre parla con una ragazza bionda che sorride e ridacchia in continuazione, toccandogli ogni tanto il braccio.

Oca.

Lo sguardo di Travor si posa su di me, e si affretta a congedare la ragazza.
"Ciao tesoro." Mi saluta con un tenero bacio sulla guacia, e io gli sorrido.

Sposto la mia attenzione dietro di lui, e solo ora riesco a vedere la biondina con cui il mio migliore amico stava parlando fino a qualche secondo fa.

Accanto a lei vedo Kenneth, o Kevin non ricordo, che le sorride dolcemente prima di prenderle i libri dalle mani.

Stanno insieme?
Questo pensiero non fa altro che aumentare la mia malinconia.

E poi lo vedo.

Sembra la scena di un film, quando il protagonista maschile passa a rallentatore nel corridoio scolastico, facendo all'istante perdere la ragione alla protagonista femminile.

Cameron cammina, senza guardare veramente in faccia nessuno.
Improvvisamente i suoi occhi incontrano i miei, e sento il vuoto in mezzo al petto amplificarsi.

DIstolgo lo sguardo, e concentro tutta la mia attenzione su ciò che Travor mi sta dicendo.

"E' carina, non trovi?" Chiede mentre rimaniamo fermi davanti all'aula di fisica.

Annuisco distrattamente.
"E' nuova?" Gli domando quando mi rendo conto di non averla mai vista.

"Si è trasferita da poco dall'America, Denver, e insieme a lei anche il cugino, Kevin. Sembra che sia venuta qui con i suoi zii. O almeno, è ciò che mi ha raccontato mentre stavamo parlando." Sorride con una strana luce negli occhi.

"Nuova fiamma, Trav?" Alzo le sopracciglia, facendolo scoppiare in una forte risata.

"E' simpatica, tutto qui." Scrolla le spalle, facendomi sorridere.

Ma il mio sorriso svanisce all'istante quando da dietro di lui, vedo spuntare Jenny.

Mi lancia una brutta occhiata, prima di avvicinarsi di poco a me.

Potrei commettere un omicidio.
Qui, davanti a tutti.

Jenny è una delle ultime persone con cui voglio parlare in questo momento.

Mi ricorda Cameron, e il deprorevole modo con cui si è preso gioco di me e dei miei sentimenti.

"Piaciuta la vacanza, Benson?" Chiede con un ghigno stampato sulle labbra ricoperte da uno stratto di rossetto rosso.

Sento le lacrime salirmi agli occhi, poi solo la voce di Travor e la sua presa sul mio polso.
"Andiamo." Dice, e si sbriga ad allontanarmi da lei.

Arriviamo al mio armadietto, nel corridoio esterno dove solitamente non passano molte persone.

Rimango in silenzio.

Apro l'anta rossa e ci infilo dentro i libri delle materie che non mi serviranno per studiare, quest'oggi.

È iniziato l'ultimo anno e io devo impegnarmi il più possibile.
Voglio uscire con i massimi dei voti, e poi scegliere l'università più adatta a me.

Voglio frequentare la scuola altri cinque anni, laurearmi, trovare un lavoro che mi appassioni e poi mettere su famiglia.

Niente amici infantili.
Niente scommesse.
Niente bugie.
Niente delusioni.
Niente vuoti enormi in mezzo al petto.
Niente Cameron, Katleen o Matt.

Solo io e la mia consapevolezza di dover continuare a combattere.

Vedermi caduta è l'unica cosa che vogliono. E io non gliela darò vinta.

Non più.

"Audrey?" La sua dolce voce mi commuove, ma mi impongo di non piangere: nessuno di loro merita le mie lacrime.

"Sto bene" Mento, afferrando la borsa e,  mettendomela su un'unica spalla, chiudo l'armadietto. "Sto bene, Travor."

Mi guarda, come se fossi pazza.

E in effetti è proprio questo che sono diventata.

Una pazza con le occhiaie e il cuore rotto in mille pezzi.

Spazio Autrice

ECCOMI!
Vi sono mancata eh? Dopo giorni di silenzio, eccomi qui con il sequel.
Succederanno un sacco di cose in questo nuovo libro.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, e che commenterete e voterete in tanti!
Ci sentiamo presto, un bacio❤

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