Capitolo diciotto
I giorni volano, e in un attimo è venerdì.
Mercoledì sera, quando Cameron mi ha lasciata a casa, entrando mi sono trovata due sconosciuti sul divano.
"Salve." Li ho salutati entrambi, facendo un sorriso timido.
Papà e mamma erano seduti sul divano.
Lei aveva una faccia terrorizzata, e papà le stringeva una mano, accarezzandola dolcemente.
Però si vedeva che anche lui era agitato.
Per un attimo mi sono preoccupata persino io.
"Audrey" La mamma si è schiarita la voce, alzandosi velocemente dal divano, col suo solito sorriso finto stampato in faccia. "Hai preso quelle cose che ti ho chiesto?"
Il suo tono smielato mi ha dato ai nervi. Ma ho provato a mantenere la calma.
"Sì. Cameron mi ha accompagnato al supermercato e mi ha aiutata con le buste...lo stupidotto è un gran bravo ragazzo." Ho detto, rigirando le sue stesse parole contro di lei.
I due signori osservavano la scena restando in silenzio.
La mamma, davanti alla mia risposta, ha fatto un sospiro. "Io e tuo padre dobbiamo parlare con questi signori, Audrey, perciò vai in camera tua."
"Non ho cinque anni. Se voglio stare qui, ci sto." Ho ribatutto all'istante, incrociando le braccia al petto.
La stavo sfidando. E lei non sembrava felice.
"Audrey" Papà mi ha ammonita all'istante. "Per cortesia, vai di sopra. Quando la cena sarà pronta manderò Leslie a chiamarti."
Sbuffando, me ne sono andata.
Ho passato tutto giovedì, e gran parte di questa mattina, a pensare ai due tizi seduti sul divano di casa mia.
Chi sono? E cosa vogliono?
Arriccio il naso e osservo la mia immagine riflessa nello specchio, scacciando via ogni pensiero negativo.
Sono venuta al centro commerciale con Valerie e Malody per trovare un vestito carino in vista del ballo d'inverno di domani sera.
Avevo chiesto anche s Sophie di venire con noi, ma lei mi ha detto che doveva occuparsi di una faccenda personale.
Ho preferito non insistere, capendo che non mi avrebbe rivelato altro.
Così io e le ragazze siamo venute al centro commerciale. Ma le cose non stanno andando poi tanto bene.
Appoggio le mani sul ventre, lisciando il vestito.
"Cosa ne pensi?" Chiedo a Malody, che esce dal camerino con un grosso sorriso disegnato sulle labbra.
"L'ho trovato! È lui!" Urlacchia felice, facendo una giravolta.
Ha l'aria entusiasta.
Malody indossa, al momento, un vestito rosso fuoco stretto sul seno che a poco a poco si allarga in delle balze.
Le sta molto bene. Quasi quasi la invidio.
"Lo hai detto anche degli ultimi tre che hai provato." Sbuffa Valerie, uscendo dal camerino.
Si guarda allo specchio, e fa una faccia disgustata. "Sono orrenda, cavolo. Non posso presentarmi al ballo vestita in questo modo! Jack mi mollerebbe ancor prima di chiedermi di stare con lui."
Io e Malody scoppiamo a ridere. "Non è così male" Cerco di rsssicurarla, andando verso di lei. "È solo...troppo lungo."
Il vestito verde acqua che indossa Valerie arriva fin sotto il ginocchio.
Orribile.
"Hai un bel corpo, Val, mettilo in mostra ogni tanto" Le faccio l'occhiolino, e lei mi guarda come se d'un tratto mi fossero spuntate tre teste. "Sono sicura che Jack non saprà resisterti!"
Valerie mi fa un sorriso pieno di gratitudine, ma un po' nervoso. "Sono in ansia. Il ballo è domani, e non abbiamo ancora il vestito. A Malody piace tutto, a te non piace niente...io l'unico vestito bello che ho trovato supera il mio budget di trenta dollari!" Piagnucola, portandosi una mano sulla fronte.
"Valerie, devi rimanere calma. Malody prenderà questo vestito perché, insomma, è proprio sexy" Entrambe guardiamo la nostra amica, che sorridendo entusiasta si richiude nel camerino, probabilmente per cambiarsi. "E io troverò qualcosa. Insomma, non è un dramma se vado al ballo con dei jeans, no?" Dico per sdrammatizzare la situazione.
In effetti devo decidermi a prendere qualcosa di decente per il ballo.
È il mio primo ballo d'inverno. E sapere che sarà Cameron il mio accompagnatore...be', mi rende più agitata di quanto dovrei essere in realtà.
"Non dire stronzate! Perché non provi quel vestito corallo che ti abbiamo messo nel camerino mentre non c'eri?" Valerie sorride, e Malody si affaccia oltre la tendina per fare la stessa cosa.
Sorpresa, le guardo sgranando gli occhi. "Mi avete messo un vestito nel camerino?"
"Ti starà benissimo! Ne sono più che certa!" Urlacchia Malody, prima di richiudersi oltre la tenda beige.
"Tu provi quello e io quello giallo. Magari ho fortuna!" Esclama Valerie, spingendomi verso il camerino.
Rido divertita, e afferro il vestito corallo dietro a quello verde bottiglia che sicuramente non comprerò.
Oltre ad avere un colore orribile, mi ingrassa.
Mi infilo velocemente il vestitino non troppo corto, poi quando Valerie e Malody mi chiamano, esco dal camerino.
La loro espressione dice tutto.
Hanno la bocca aperta, e i loro occhi si illuminano appena mi vedono.
"Audrey...sei..." Barbetta Valerie.
Malody finisce la frase. "Strafottutamente sexy."
Scoppio a ridere, e poi mi guardo allo specchio enorme davanti a me.
Il vestitino ha un colore tenue, non troppo acceso che darebbe sicuramente alla testa.
Mi arriva poco più su di metà coscia, e ha la scollatura a cuore tempestata di piccoli brillantini.
Sotto al corpetto stretto, la gonna rimane più morbida, ma tuttavia non si ammoscia.
"È carino." Ammetto, trovando accettabile l'immagine riflessa nello specchio.
"Carino?" Squittisce la mia amica, tirandomi uno schiaffetto sulla spalla nuda. "È molto più che carino, è una favola! Tu sei una favola. Insomma, guardati!"
Sorrido per le parole sincere di Malody.
"D'accordo, è molto carino...però..." Esito qualche istante.
"Non si discute. Tu prenderai questo vestito. E io prenderò quello rosso, mentre Valerie prenderà questo vestito giallo canarino perché, diamine, è una bomba sexy!"
Scoppiamo tutte e tre a ridere, e mi volto verso Valerie per guardare il suo vestito.
È molto più corto rispetto a quello di prima. Le arriva a metà coscia, pochissimo più in giù, e ha la scollatura a barca.
Le sta benissimo.
Il colore chiaro le dona, data la carnagione un po' pallida, e guardandola mi rendo conto che anche lei si sente a suo agio con indosso questo abito.
"È fatta?" Chiedo, sorridendo ad entrambe.
Loro ricambiano. "È fatta!" Esclamano contemporaneamente.
Dopo un breve abbraccio di gruppo, rientro nel camerino per rimettermi il mio paio di jeans neri e il maglioncino verde.
Quando sto per uscire, il trillo del mio telefono mi distrae.
Lo afferro all'istante con un sorriso sul volto, credendo che Cameron mi abbia appena mandato un messaggio.
Prima in classe ha detto che doveva dirmi una cosa, ed era più che certo che mi sarebbe piaciuta.
Ma il messaggio non è di Cameron. E ciò che c'è scritto non mi piace per niente.
Se credi che un misero vestito serva per piacere davvero a Cameron, ti sbagli, cara.
Presto ti renderai conto che è tutta una finzione.
Il respiro si fa irregolare mentre leggo il messaggio una seconda volta, giusto per assicurarmi che non sia soltanto uno scherzo della mia mente.
Ma non è semplice immaginazione.
È tutto vero.
La tendina del camerino si apre di scatto.
"Va tutto bene?" Valerie mi fa un sorriso, e io annuisco, incapace di dire altro.
"Muoio di fame!" Esclama Malody mentre ci dirigiamo alla cassa.
"Possiamo mangiare una pizza." Propone Valerie, pagando il suo vestito.
Io e Malody imitiamo le sue azioni, e dopo mezzo minuto siamo fuori dal negozio e camminiamo per il centro commerciale.
"Audrey ti va?"
Le guardo, annuendo di nuovo.
Non riesco a parlare.
Ho il cuore in gola, e fa un male assurdo.
Spazio Autrice
Passate a leggere la mia nuova storia! Spero vi piacerà come vi piace questa.
Ci sentiamo presto, molto probabilmente domani o sabato!
A presto❤
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