Trace out the heart
Titolo: "Race out the heart"
Autrice: vanoystein
Genere: romantico/depressivo (fanfic)
Eccoci qua, ben venuti a questa prima recensione della quinta lista.
Parliamo di un racconto che dire "in fase di scrittura" è un eufemismo dato che l'autrice ha scritto sono un capitolo e una piccola intro, intitolata "Autodistruzione" quando me l'ha proposto. Poteva attendere almeno cinque capitoli perché della trama non si capisce niente...
Però si capisce dell'introduzione, e non mi resta che recensire quella.
Come con ogni fanfiction che si rispetti confesso che non conosco minimamente il fandom da cui è ispirato... e sinceramente non so neanche quale sia.
Iniziamo con la copertina, dove ci sono un ragazzo e una ragazza che si baciano in mezzo a un bosco... Boh, dell'unico capitolo che ho potuto leggere non vedo attinenza, ma si può capire solo che, andando avanti, ci sarà anche un amore che per fortuna allieterà la vita del protagonista. E menomale, aggiungerei, perché già dal primo capitolo non è proprio tutta rose e fiori. Il titolo si vede ma passa un po' inosservato... forse se fosse un po' più grande sarebbe meglio. Ma non è una cosa così evidente. In generale la copertina non è male, ma non attira l'attenzione. Sinceramente non sono nemmeno sicura che sia del tutto attinente, ma dato che non conosco la trama per intero non posso dirlo con certezza.
La trama descritta nella sinossi mi piace, è scritta bene e descrive in maniera molto essenziale la cosa più importante del protagonista, sulla quale ruota l'intera storia (a quanto sembra) e di quanto la musica lo abbia aiutato, anche se...
Questo Autodistruzione è un dialogo che qualcuno sta avendo con il protagonista, Richard, mettendolo davanti alle conseguenze delle sue scelte con l'evidente intenzione di farlo sentire in colpa per fargli cambiare idea. Ma per quel che ne sappiamo potrebbe essere il protagonista stesso a parlare da solo, riferendosi a sé come se avesse una doppia identità spinto da un senso di colpa non indifferente. Sta infatti cercando di suicidarsi, buttandosi dalla finestra della sua stanza, e per farlo ha scelto proprio il giorno del compleanno della sorella.
Devo dire che come introduzione è molto suggestiva e introspettiva, è stata scritta con cura, in modo che il lettore finisce, volente o nolente, a immedesimarsi nel protagonista. Ben fatto!
Dal primo capitolo, intitolato Cosa sono diventato, si capisce che la festa di compleanno della sorella gli ha salvato la vita, perché, proprio nel momento in cui stava per buttarsi, qualcuno lo afferra per la maglietta e lo tira dentro la stanza, facendolo cadere a terra ma salvandolo da una caduta peggiore.
Il ragazzo che lo ha salvato ha tutta l'aria di essere un dark, con dei lunghi capelli neri e lisci e un rossetto nero sulle labbra. Ha le braccia piene di tatuaggi colorati e lo sguardo arrabbiato. Come un angelo custode lo rimprovera per la caxxata che stava per compiere, soprattutto nel giorno del compleanno della sorella, e gli dice che però lo capisce, perché ha passato la stessa situazione, più o meno. Alla fine gli rivela di aver trovato però rifugio nella musica... e da qui si intuisce che il nostro povero protagonista, Richard detto Ricky, si unirà a lui e inizierà a suonare.
Ora, ribadisco quanto un solo capitolo sia a malapena sufficiente per comprendere se un libro possa fare al caso nostro o no, ma per una recensione è davvero troppo poco. Non posso sapere come si svolgerà la trama tanto meno se l'autrice è in grado di elaborare le situazioni al meglio.
Come inizio non è male, è scritto davvero molto bene, non ci sono errori che saltano agli occhi o danno fastidio, è evidente che l'autrice ha cura di ciò che scrive e questo mi fa un immenso piacere, ma a parte questo non posso giudicare altro.
Il tema utilizzato non è propriamente nelle mie corde... Se uno cerca una lettura leggera in cui potersi rilassare e divertire direi che questa non è assolutamente adatta.
Ricky ha sempre sofferto di depressione e fin da piccolo i suoi compagni lo prendevano in giro, peggiorando la sua situazione emotiva fino a cercare il suicidio a soli ventuno anni. Ma perché lo prendevano in giro? Dire che soffrisse di depressione non è sufficiente per giustificare l'essere preso di mira dai bulli. Si sa che i bambini tra di loro sono cattivissimi, non si rendono conto di quanto possano ferire i compagnetti più sensibili perché mancano di empatia, ma un piccolo assaggio concreto del perché lo prendessero in giro non guasterebbe. È comunque un argomento che deve essere elaborato più avanti durante la stesura del testo, non tanto perché è funzionale alla trama, ma perché renderebbe il personaggio di Ricky molto più realistico.
***
Dopo qualche giorno l'autrice inserisce un nuovo capitolo, che in pratica introduce un nuovo personaggio. Questa volta pare trattarsi di una ragazza, e la introduce nello stesso modo in cui aveva introdotto Ricky, con un piccolo capitolo in cui qualcuno, di identità ignota o forse la ragazza stessa, le intima di stare attenta perché, esattamente come Ricky, anche lei sembra cercare il suicidio...
Anche questo capitolo è scritto molto bene e molto curato, ed esattamente come il primo, coinvolge il lettore nelle emozioni del personaggio in modo molto naturale, senza accorgersene. Complimenti!
E basta... cos'altro potrei dire?
Il materiale che l'autrice mi ha dato su cui lavorare è veramente molto poco. Se voleva un'opinione esclusivamente sulla sua introduzione eccola qua.
Un salutone a tutti e un bacio!
Laura 💋
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