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NeverMore

Titolo: "NeverMore"

Autrice: jennykravenn

Genere: Fantascienza

Ed eccoci già arrivati alla seconda recensione. "Nevermore", una storia di Fantascienza ambientata nei giorni nostri.

Per iniziare, come sempre, prendo in esame la copertina. La suddetta consiste in una sorta di sfondo blu che ricorda vagamente il profondo spazio e con un disegno che raffigura un sole. Non ci sono immagini o molti elementi che indicano al lettore di cosa parla la storia. Classico per i libri di Fantascienza e Fantasy. Il che permette di avere una copertina simpatica anche a chi, come in questo caso, non c'è un unico protagonista della storia ma sono più personaggi con lo stesso valore narrativo. In questo modo si evita di inserire troppi elementi nella copertina che avrebbero l'unico risultato di confondere il lettore. Il font utilizzato per il titolo rimanda al genere... in poche parole, mi piace.

La sinossi appare eterea e in poche righe raccoglie l'essenza dei quattro personaggi principali, senza svelare troppo o troppo poco. Incuriosisce e fa capire che tipo di stile viene usato nella narrazione, ovvero armonico e fluido.

Non ci sono molti capitoli da valutare, l'autrice in questione ne ha pubblicati solo tredici, quindi sulla trama avrò veramente poco da dire se non nulla. Ma da questi tredici capitoli qualcosa si può dire lo stesso.

"Un giorno la luna diede un bacio al sole, e così nacque il tramonto..."

Questa è soltanto una massima che io scrivevo nel mio diario quando andavo alle superiori, ma è proprio da questa fiaba, se così vogliamo chiamarla, che questa autrice fa partire il suo libro.

Si parte facendo l'inusuale conoscenza del narratore, che racconterà le vicende dei protagonisti man a mano che accadono, anche se non fa parte della storia è all'interno del libro e racconta la storia dal suo punto di vista. L'intero libro, almeno per questi tredici capitoli, è infatti raccontato in terza persona al tempo presente. Cosa davvero originale e rende la storia molto curiosa.

Questo narratore ci presenta una baia al tramonto, descrivendocela in una maniera impressionante, sembra quasi di vederla. E, all'interno di questa baia, all'improvviso appare Andrea, il primo protagonista di questa storia. In realtà era già presente ma lo vediamo solo in un secondo momento, quando il narratore ce lo fa notare. Andrea è un robot con l'animo di un bambino e le sembianze di un gigante. L'autrice, a parer mio, ha davvero un dono per la descrizione delle ambientazioni e anche degli stati d'animo. Si può davvero avvertire la dolcezza e l'ingenuità di questo robot, Andrea, che guarda il tramonto come se non volesse vedere il sole sparire oltre il mare...

Dopo di Andrea faremo il nostro primo incontro con Cyder e ARK, due mutanti prigionieri in una sorta di centro di ricerca dove degli scienziati, tutti vestiti di bianco, li sottopongono costantemente a degli esperimenti. Ci sono moltissimi altri mutanti con loro in quel centro, ma solo loro due riescono a scappare. E da questi capitoli si intuisce la bravura dell'autrice anche nelle sequenze un po' più violente e crude. In alcuni tratti la narrazione si fa un po' caotica, ma accresce soltanto la situazione concitata e rude che viene descritta.

E per ultimo viene rappresentato Lucas, l'unico personaggio che non dovrebbe avere niente di strano, l'unico normale in quanto umano, se non fosse che soffre di albinismo e questo lo rende un reietto per il resto dei suoi coetanei. Lucas, infatti, è solo un ragazzo, un adolescente senza amici e che fa una vita ritirata per via della sua anomalia.

Ma è proprio da Lucas che parte un avvenimento insolito che fa da punto di congiunzione per tutti e quattro i personaggi...

Cosa posso dire di questa storia? Finora, anche se i capitoli sono già tredici, fanno parte dell'incipit (francamente avrei aspettato a richiedere una recensione perché il materiale è davvero poco da analizzare), in quanto hanno il solo scopo di introdurre i vari personaggi della storia, ma già dall'unico avvenimento che li fa incontrare si può comprendere che la storia sia davvero molto bella e ricca di colpi di scena. Se ne incontra subito uno quando ci vengono presentati Cyder e ARK, in quanto, scappando dal centro in cui sono rinchiusi, danno vita a una vera e propria guerriglia, senza esclusione di colpi, dove sangue e morte non vengono risparmiate.

A proposito di questa carneficina, vorrei spendere due parole sul realismo della scena.

Come ho già detto in alcuni punti è leggermente confusa, ma va bene così, ed è veramente descritta nei minimi dettagli, tanto che credo sarebbe opportuno per l'autrice inserire il tag maturo alla storia.

Ci sono alcuni dettagli che potrebbero colpire una mente giovane, anche se non si ritengono troppo crudi... 

  Ovviamente è un mio consiglio spassionato.  

Oltre a questo non ho molto altro da dire, sinceramente. C'è qualche refuso di distrazione, ma che si può trovare solo con un'attenta lettura, altrimenti passano del tutto inosservati. Le virgole sembrano essere state inserite, finalmente, nel loro giusto ordine, non ha sbavature e la lettura è scorrevole al mille per mille. Sembra quasi di dover mettere un timer per ricordarci di fare una pausa, altrimenti si rischia di leggerlo tutto in un colpo solo senza accorgercene.

Non posso che fare i miei complimenti all'autrice, spero che la storia non si guasti più avanti e che lo stile rimanga sempre così appassionante e delicato. Secondo me è una storia che merita molto seguito.

A presto 💋

Laura.

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