Amanti Dannati
Titolo: Amanti Dannati
Genere: Fantasy romance
Autrice: ChiaraSigridhr
Un saluto a tutti con la seconda recensione di questa lista: Amanti dannati.
Sono davvero onorata di recensire una storia di questa autrice in quanto so che ha all'attivo già diversi libri pubblicati da diverse case editrtici... per quel che mi risulta, e ho sentito dire che è davvero molto brava. Bene, è arrivato il momento di verificarlo di persona.
Come sempre parlerò per prima cosa della copertina, quale primo impatto verso la storia che ha un eventuale lettore.
In questo caso questo disegno di questa donna alata, fa pensare che sia un libro che parli di personaggi fantastici e mitologici, no di certo di persone normali. Unito alla prosperità della stessa e ai suoi abiti succinti fa capire che il genere non sia molto adeguato a un pubblico minore. Ovvero che può contenere scene un po' hot... senza nemmeno andare a vedere se c'è il tag maturo.
Personalmente non è il genere di copertina che attrae la mia attenzione. Ok, il genere stesso non è di quelli che leggo normalmente, lo ammetto, ma una copertina simile, a prescindere dal genere, non mi spinge neanche a leggere la sinossi. La trovo troppo aggressiva, che non contiene argomenti affini alla mia persona, perciò non mi spinge a conoscere di cosa parla la storia.
C'est la vie...
Ad ogni modo la sinossi ho dovuto leggerla per forza... eh sì, se voglio farci la recensione la devo leggere.
Personalmente non ho trovato attinenza con la copertina, in quando, anche se si parla di angeli, non c'è un minimo di accenno a un angelo con apparente sesso femminile. A meno che non sia un argomento che verrà fuori soltanto lungo la lettura.
Ad una prima lettura, comunque, la sinossi mi ha lasciata più confusa che persuasa. Ho dovuto leggerla una seconda volta per riuscire a capire meglio di cosa parla. Mi ha confusa soprattutto la prima frase, "quando il peccato è amore..." vuol forse intendere che amare è peccato? "Così la carne diviene tentazione..." o forse è la tentazione della carne ad essere il peccato al quale si riferisce?
Non voglio dire che non sia chiara a livello sintattico o grammaticale, tutt'altro! È proprio lo stile dell'autrice che rende particolare la costruzione del periodo. Lo ha reso criptico ma, una volta inteso di cosa sta parlando, diventa molto più chiaro. Ci vuole solo un po' di concentrazione... e pazienza!
Ad ogni modo, una volta compreso il messaggio, la situazione appare abbastanza chiara. L'arcangelo denominato Uriel, che nell'iconografia ebraica e anche nella cristianità significa "Portatore di luce", cede alla tentazione e commette peccato con una donna. Si fa cenno all'amore ma, dato che la sinossi rimane comunque criptica, è difficile comprendere se questo peccato commesso da Uriel sia solo fisico o anche emotivo.
Inoltre, ci sono dei termini che solo chi conosce il tema della spiritualità o i sistemi gnostici può comprendere. Uno tra questi è proprio il termine eoni, riportato proprio nella sinossi. Alzi la mano chi sa cosa significa.
Resta comunque una buona sinossi per chi ama questo genere di storie, in quanto, in modo estremamente conciso e curioso, spiega le avversità che lo stesso Uriel dovrà affrontare per via della sua scelta. Inoltre, promette al lettore che farà scoperte sulle verità che circondano gli angeli e lo stesso Lucifero... interessante!
Il primo capitolo non parte subito con una descrizione dei personaggi o della situazione, neanche minima, e questo all'inizio mi ha fatto faticare un pochino per capirla. Ma andando avanti con la lettura l'autrice lascia lentamente tutti gli indizi necessari per comprenderla.
Direi che va contro la normale abitudine di questo secolo di conoscere tutto e subito di ogni cosa. Ci vuole pazienza e, per leggere un libro simile, questa è la regola base.
...Diciamo che lo è soprattutto per questo primo capitolo.
Alla fine, è lo stile proprio dell'autrice che obbliga il lettore a concentrarsi sulla lettura per riuscire a capirla, e quando poi ogni tassello va al proprio posto e tutto diventa chiaro non si può che rimanere affascinati di fronte a questo stile diretto e crudo.
E, ricapitolando, a proposito di scene hot, se ne incontra subito una in questo primo capitolo, dove Uriel e Sara, ovvero il suddetto arcangelo e una semplice donna umana, mostrano qual è la loro relazione, per la quale lo stesso Uriel è stato dannato dai cieli... E da Dio, ovviamente.
Una cosa che mi ha tranquillizzata circa questa relazione è che non è esclusivamente ad appagamento fisico, ma è presente un forte e profondo amore tra di loro,
Questo potrebbe essere un punto di congiunzione con i miei gusti.
In questa storia Uriel ha preso il corpo e le sembianze di un certo Sebastiano, evidentemente già conoscente di Sara, e così si ritrova a vivere come un comune mortale ma mantenendo certi comportamenti e poteri propri degli angeli.
Questa condizione, che possiamo definire ibrida, gli permette di proteggere se stesso e la stessa Sara dagli eventuali attacchi degli altri angeli perché, in quanto angelo caduto, deve essere annientato... a meno che non torni sui suoi passi e riprenda il suo ruolo di arcangelo.
Si fa prima a dirsi che a farsi.
La situazione diventa ben presto tesa e difficile, soprattutto perché Uriel non ha nessunissima intenzione di abbandonare Sara e tornare indietro. La ama e la proteggerà ad ogni costo. Ma anche lei lo ama, ed è combattuta tra lo stargli accanto e impedirgli di fargli commettere qualche sciocchezza.
La situazione diventa ancora più importante quando entra in gioco perfino Lucifero, che non ha certo bisogno di presentazioni.
Quando se lo ritrova di fronte, Sara rimane sconcertata dalla sua straordinaria bellezza, non è affatto come se lo immaginava. Beh, sì, in fin dei conti basta poco per capire che l'immagine che si ha di Lucifero, o di Satana o come vogliate chiamarlo, è ridicola e del tutto inesatta. Lui è un angelo, uno dei primi addirittura, come non poteva essere bello e splendente come e più di tutti gli altri angeli?
Ad ogni modo il suo intervento nella storia non ha affatto lo scopo che si potrebbe immaginare. Non tenta né di corrompere ulteriormente Uriel né di farlo tornare sui suoi passi. Abbiamo addirittura l'onore di leggere dei capitoli dal suo personale punto di vista, e la sua voce ci farà comprendere molte cose, anche se altre le metterà ancor più in confusione, ma il bello è proprio questo... La situazione è molto più complessa e particolare di quanto si possa credere, ma tutto alla fine prenderà il proprio posto, appagando la nostra sete di conoscenza ed esaurendo la nostra curiosità circa quel quesito che l'autrice aveva posto all'inizio, nella sinossi.
Cosa posso dire circa l'impatto che questa storia ha avuto su di me?
Innanzitutto, posso affermare, senza ombra di dubbio, che lo stile di questa autrice, a parte quello di essere diretto e schietto come una verità schiaffata in faccia, è estremamente coinvolgente. Davvero! Come scrittrice invidio questa sua capacità di catturare l'attenzione del lettore in così poche righe, e questo ribadisce il fatto di quanto mi sia sentita onorata di recensire una delle sue storie.
Prendendo dal presupposto che la perfezione non esiste e bla bla bla, ho notato un paio di refusi qua e là, ma ci ho fatto caso a malapena. L'unico di cui mi ricordo, e che non è stato segnalato, è che ad un certo punto, in un capitolo raccontato da Sara, lei parla di se stessa riferendosi al maschile. Poi sicuramente ce ne sono altri ma la magia del suo stile coinvolgente non mi ha permesso di accorgermene.
Questa storia è molto particolare, non tanto per lo stile della scrittrice, tanto per il tema di cui parla. L'amore tra Uriel e Sara alla fine è solo un pretesto per mescolare in un'unica storia il sacro col profano, creando una realtà alternativa che riguarda il regno dei Cieli, i vari angeli e tutte le gradazioni che operano alla destra di Dio.
Non è una guerra di conti, ma una verità alternativa... anche se fantastica.
È una scelta molto rischiosa, però, perché molte persone potrebbero storcere il naso di fronte ad una storia che stravolge la visione classica che la religione cattolica dà dei Cieli e degli angeli.
Uriel, che in pratica sta diventando umano sempre più restando in un corpo umano e vivendo come tale, spiega com'è la situazione Celeste a una curiosa Sara, svelando così anche al lettore la sopracitata verità che stravolge ciò che abbiamo sempre conosciuto.
Su questo fronte, però, devo ammettere che lo stile schietto e diretto dell'autrice rema contro alla comprensione del testo, almeno per quel che mi riguarda, perché capire una situazione così contorta e complicata, senza dei chiarimenti dettagliati o delle analogie terrene circa ogni termine che appartiene solo al mondo Celeste, è davvero arduo, soprattutto se a leggere è qualcuno che ha poca o nessuna infarinatura di certe questioni.
Uriel fa i nomi di altri Arcangeli, Serafini e compagnia bella, ma un comune mortale come me è difficile che possa conoscere i nomi e i ruoli di ogni creatura celeste che opera in cielo, così come di ogni elemento o termine che ne fa parte. Ad esempio, parlando della gerarchia degli angeli, Uriel menziona le Dominazioni, le Virtù e le Potestà, ma se io non ho mai sentito parlare di questa specie di angeli, non ho studiato teologia e non mi sono mai interessata di certe cose, non posso capire di cosa stia parlando, e figurarmi fisicamente questi angeli è davvero troppo difficile per me, a meno che non si soffermi su ognuno di loro descrivendone singolarmente ogni aspetto e ogni ruolo e paragonandoli a qualcosa di uso comune che certamente è più conosciuta. Di conseguenza un lettore come me si sente confuso da quello che ha appena letto e non servirebbe a niente rileggere una seconda volta lo stesso periodo.
Questo mi fa ha fatto pensare che forse Amanti dannati sia il secondo volume di una sorta di duologia, o comunque che ci sia un altro libro che parla degli avvenimenti avvenuti prima di questo perché sembra che Sara conosca già molte cose che a noi sfuggono. Il che spiegherebbe molte cose, risponderebbe a molte domande che mi sono posta sin dall'inizio, ma sono domande delle quali voglio parlare dopo.
Per contro, con questo stile passa veramente bene il senso di libertà che Uriel prova vivendo come un comune mortale.
Non avendo più la mentalità di un angelo punitore quale era, inizia a vedere ciò che fa non più come un peccato, ma solo come una normale conseguenza nel seguire il proprio cuore. E questa cosa tocca il lettore profondamente, soprattutto nel capitolo 7: Libertà e peccato, quando Uriel pronuncia questa frase: "La libertà è strana, perché anch'io, adesso, non vedo alcun peccato in te, in noi... Forse nemmeno in Lucifero." È sicuramente uno dei miei passaggi preferiti. In pratica spiega quanto la libertà sia una cosa che gli angeli invidiano agli umani.
Una cosa che invece non mi è piaciuta assolutamente è la fine che fa Sara...
Lucifero in pratica chiarisce quanto sia importante la libertà, quanto possa essere determinante sulla propria psiche e sul proprio modo di pensare, addirittura ( ALERT SPOILER ) ad un certo punto tutti credono che si sia impossessato dell'anima di Sara, marchiandola sulla pelle, invece Lucifero ribadisce che è assolutamente libera e che ogni sua azione è dettata esclusivamente da se stessa. E' evidente quanto per lui la libertà di Sara sia importante, quasi fondamentale, in fondo è la donna che Uriel ama... ma prima di impossessarsi del suo corpo e fonderlo col proprio le ha chiesto se fosse d'accordo? Le ha dato libertà di scelta?
Sembra proprio di no.
Ebbene, a parte lo stile e il tema affrontato, questo libro non è affatto lungo, sono appena tredici capitoli, e nemmeno troppo lunghi, quindi si leggono con estrema facilità e in modo piacevole.
Ho trovato inutili e poco giustificati gli interventi che spesso fa l'autrice a fine capitolo per spiegare alcune situazioni che riguardano il mondo dei Cieli. Queste spiegazioni sono esterne e rendono meno credibile un testo che avrebbe dovuto contenere già al suo interno ogni minima spiegazione necessaria. E' come se dicesse: Per creare questa situazione ho preso spunto da qui e da qui così che potesse tornare... ma rende poco credibile la storia. E' come se spezzasse la magia del racconto.
Ad ogni modo, alla fine di questo libro, ci si sente diversi, dando per buono queste verità che vengono spiegate tramite il personaggio di Uriel, ci si sente piccoli piccoli in confronto a certe cose che riguardano, come ho detto, il sacro e il profano.
Resto del parere che la copertina, benché alla fine della lettura trovi la sua giusta attinenza nella trama, non ne renda giustizia e non sia un giusto biglietto da visita per la storia.
Ci sono però alcune domande che mi sono rimaste alla fine della fiera.
Innanzi tutto: come si sono conosciuti Uriel e Sara? Uriel afferma di aver preso il corpo di un certo Sebastiano, ma come ha fatto? Lo ha ucciso lui? O era ancora vivo quando si è impossessato del suo corpo?
Un'altra domanda abbastanza importante la vorrei rivolgere direttamente all'autrice: Se Uriel e Lucifero sono angeli, e quindi non hanno un corpo materiale come gli umani, come fanno... a fare quel che fanno?
E a proposito di questo: Siamo convinti che questi Amanti dannati siano proprio Uriel e Sara?
Eheheheh
P.S.: Per una svista dell'autrice, mi ha proposto di recensire questa storia benché contenga una scena che va leggermente contro il regolamento del mio servizio recensioni. Purtroppo, tale scena appare solo alla fine del libro, di conseguenza io me ne sono accorta troppo tardi, quando la recensione era pressoché terminata. Ho deciso comunque di pubblicarla, perché è una storia davvero meritevole e spero che nessuno abbia da ridire qualora la propria storia fosse stata scartata per quello stesso motivo. D'altronde, questa storia non si basa su quello, quindi di può dire che in parte è comunque accettabile da questo servizio di recensioni.
Un saluto e tanti baci a tutti!
alla prossima...
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