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Capitolo 1

"Il ladro fantasma ha mandato l'ennesimo messaggio alla polizia.
Il messaggio recita: questa notte ruberò lo smeraldo del mare sul museo galleggiante, allo scoccare dell'ottava ora notturna.
Riuscirà, questa volta, la poli..."

Aoko spense il televisore e sbuffò.
Gettò il telecomando sul divano e si portò le ginocchia al petto.

Non lo sopportava.
Lo odiava profondamente.

Quel Ladro Kid era solo uno sbruffone che si divertiva a prendere gioco suo padre e tutta la polizia del Giappone.

Non si capacitava del fatto che la gente lo adorava e lodava; era solo un ladro che deva spettacolo, rubava per poi restituire e lo faceva ridendo come una iena.

Non capiva come era possibile che le sue compagne di classe lo trovassero affascinante.

Certo non era proprio brutto e aveva il suo stile, anche se nessuno era mai riuscito a vederlo in viso, ma era comunque un ladro, uno sbruffone e un'esibizionista.

Aoko sussultò quando sentì un rumore nella stanza accanto.
Si alzò dal divano e afferrò la prima cosa che gli capitò a tiro: una delle padelle che erano sul tavolo ad asciugare dopo che l'aveva lavate.

Sentì dei passi avvicinarsi e si nascose dietro la porta, pronta a colpire l'intruso.

Quando lo sentì a pochi passi da lei alzò la padella e colpì.

- Aaaaaah ma sei scema! - urlò una voce che conosceva bene.

Abbassò la padella e guardò il suo amico d'infanzia seduto per terra, che la guardava stranito.

- Scusa - disse lei - Credevo fosse un'intruso -

Kaito Kuroba si alzò e sbuffò.

- Bakaaa! - esclamò - Se lasci la porta aperta è normale che entrano gli intrusi -

Lei si sentì arrossire davanti alle parole e allo sguardo blu e intenso di Kaito.

Il suo amico d'infanzia, nonché compagno di classe e vicino di casa era il classico diciassettenne: scherzoso, divertente, che a volte sapeva essere dolce, un po' pervertito (anche se lo faceva solo con lei). La cosa diversa che aveva rispetto agli altri era che sapeva fare magie.
Era un mago illusionista fatto e finito, ad impararlo era stato suo padre, il grande mago illusionista Kuroba Touchi, morto in un'incidente 10 anni prima.

Kaito era sempre scherzoso e spensierato, come se non desse peso al fatto che suo padre era morto e che sua madre viaggiava per il mondo e lui stava a casa da solo tutto il tempo.

La verità era che Kaito Kuroba era bravo a nascondere le proprie emozioni.
Era un esperto in quello.

E forse era proprio quello che Aoko ammirava in lui.

- Hai finito di fissarmi? - chiese Kaito facendola riscuotere dai suoi pensieri.

- Io...Emh...scusa ero sovrappensiero - disse.

Il ragazzo inarcò un sopracciglio.
Poi la spostò per entrare in salotto e si buttò sul divano.

Non che fosse una novità, Kaito era sempre a casa sua, o almeno nella maggior parte del tempo.

E la sua compagnia di certo non la disturbava. Anzi.

- L'ispettore? - chiese Kaito quando si rese conto che in casa erano solo loro due.

- Alla centrale come al solito - rispose Aoko prendendo del succo dal frigo - Ladro Kid ha lanciato un'altra sfida -

Il ragazzo si era reso conto che il tono della sua amica non era per niente piacevole e che anzi c'era un tono che si avvicinava all'odio.

- Per cosa sei arrabbiata? - gli chiese.

Lei si sedette vicino all'amico.

- Sempre con quel dannato ladro da strappazzo - rispose - Mi chiedo se smetterà mai di divertirsi alle spalle della polizia -

Kaito si irrigidí a quelle parole.
Giustamente si sentiva chiamato in causa.

Era anche consapevole che Aoko disprezzava il suo alter ego ma non pensava che si sarebbe trasformato in odio.

La guardò fisso negli occhi finché lei non arrossì.

- C...che c'è? - chiese lei.

- Mh...nulla... -

Aoko lo guardò ma poi scrollò le spalle.
A volte ci voleva un genio per capire quel ragazzo.

                              ***
Si calò il cappello sul volto e si guardò intorno.

Si chiese come cavolo era possibile che ogni santissima volta riusciva a fregare gli agenti. Quasi quasi non ci trovava più gusto. Si facevano mettere nel sacco troppo facilmente.

E quindi si era travestito, di nuovo, da uno degli agenti di pattuglia ed era entrato nella nave senza trovare opposizione.

Ladro Kid si spostò verso il centro della nave dove sapeva di trovare la sala in cui era esposta la pietra che gli interessava.

Doveva sbrigarsi. Quella sera era troppo distratto e c'erano buone probabilità di fallire il colpo.
Jii gliel'aveva detto di lasciar perdere e rimandare ma Kaito era stato irremovibile.

Prima controllava che quella dannata pietra fosse Pandora, prima se ne tornava a casa a riposare. E prima si toglieva dalla mente le parole e il tono di voce di Aoko.

Non lo turbava nulla ma sapere che aveva deluso Aoko lo spossava.
Purtroppo non poteva farci nulla.
Era fondamentale per lui essere quello che era.

Arrivò alla sala dell'esposizione e si fermò: due agenti erano davanti alla porta e lo scrutavano sospettosi.

- Non avete sentito quello che hanno detto alla radio? - chiese guardando i due con sguardo da rimprovero.

- Cosa? -

Kid scosse il capo con fare annoiato.

- Hanno avvistato Ladro Kid sul ponte più alto della nave - disse - Hanno detto di andare di corsa lì sopra -

- Ma L'ispettore Nakamori ha detto che non dobbiamo muoverci da qui! - rispose uno dei due.

- Lo so! - esclamò Kid - Ma mi ha mandato a chiamare i rinforzi, che ne so io -

I due agenti si guardarono e uno dei due prese la ricetrasmittente, portandosela alle labbra.

Se chiamava scopriva che quello che aveva detto era una bugia e di conseguenza l'avrebbero scoperto.
Doveva agire subito.

Prese la bomba fumogena dalla tasca e la lanciò agli agenti.
Kid indietreggiò e si coprì la bocca e il naso con un fazzoletto.

Quando il fumo si diradò entrò nella stanza.

Per fortuna i proprietari della nave e del gioiello non avevano voluto mettere nessuna trappola complicata nella sala dell'esposizione quindi per Kid fu facile avvicinarsi alla teca e scassinarla. Prese la pietra e se la rigirò tra le dita.

Era stato troppo facile quella volta.

Sorrise e si voltò verso la telecamera, schioccò le dita e rivelò il suo aspetto.

Uscì dalla stanza con il mantello che svolazzava alle sue spalle.

Sentí i passi degli agenti e si fermò in mezzo al corridoio, sistemandosi il cilindro sulla testa.

In un attimo lo circondarono.

- Ti dichiaro in arresto Ladro Kid! - urlò Nakamori - Non hai via di scampo -

L'ispettore sorrise soddisfatto.
Probabilmente aveva programmato di fargli rubare la pietra e beccarlo dopo, prima che scappasse.

Kid guardò la finestra al suo fianco.

- Non provarci - disse l'ispettore - I vetri sono a prova di bomba -

Questa volta fu il ladro fantasma a sorridere, lanciò la pietra in aria e i poliziotti si concentrarono su quello, il ladro si buttò verso la finestra ma gli agenti si ripresero e lo intercettarono...

...e sbatterono contro un vetro...

...tutti!

...uno sopra l'altro...

Kid sospirò rassegnato.

Accidenti a loro, il trucco dello specchio e il riflesso era vecchio!

Scrollò le spalle e si incamminò verso l'uscita, lasciando gli agenti e l'ispettore a discutere, convinti di averlo preso.

Angolo me:

Ciao a tutti!
Ecco un altra storia.

Ho ricominciato a vedere Magic Kaito 1412 e ho deciso di fare questa piccola storia...saranno si e no 5 capitoli.

Ho notato che ce ne sono pochissime, soprattutto sulla coppia AokoxKaito e allora eccoci qua!

Precisiamo due cose:
Baka (il modo in cui Kaito chiama Aoko la maggior parte del tempo) significa idiota in giapponese e nell'anime giapponese è presente.

Secondo punto: in origine il nome del ladro è Kaito Kid o Kaitou Kid (in giapponese è così nella versione italiana diventa Ladro Kid) ma visto che non volevo confondermi quando parlo di Kaito e del suo alter ego ho preferito mettere la versione italiana del nome del ladro fantasma.

Detto questo è tutto!
Spero che la storia vi incuriosisca!
E vi piaccia!

Buona lettura! 😘💓


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