Capitolo 6: Caccia all'Androide
23 settembre 2038, Ore 20:41
È passata poco più di un'ora dall'arrivo sul posto del Tenente e il suo Androide.
Diversi Androidi di supporto stanno setacciando la zona a tappeto. Eppure, ancora nulla.
L'esperienza di Connor gli suggerisce che i Devianti, per motivi inesplicabili, spesso non si allontanano troppo dal luogo del crimine.
Una riprova di ciò è che l'AP700 si trova ancora in città, a distanza di un'intera settimana dal suo primo omicidio.
È responsabilità dell'RK800 assicurarsi che sia anche l'ultimo.
Forte di questo onere, Connor scansiona ed analizza con scrupolo ogni angolo ed ogni vicolo, nel raggio di 3 km dal luogo del delitto.
È paziente ed attento ad ogni dettaglio.
Quando si affaccia verso l'ennesimo vicolo cieco, la sua presenza mette a disagio un gatto che miagola e corre via, passandogli accanto.
L'Androide lo segue con lo sguardo, per poi tornare a guardare innanzi a sé.
Può sentire il rumore delle macchine al di là del muro sfrecciare.
Il quartiere è in piena periferia, formato da palazzine tutte simili che danno la schiena all'autostrada, mentre i pochi negozi si trovano sulla via principale. Pessima zona per fare spesa o per vivere, ottima per nascondersi.
> Rilevamenti sul terreno: urina felina; feci umane; residui di Red Ice; siringa usata; cenere di sigaretta | Zona poco raccomandabile
> Scala antincendio abbassata | Percorso sbloccato
Connor si corruccia appena e si guarda attentamente attorno: in tutti i palazzi limitrofi la scala antincendio non aveva segni d'essere stata usata di recente.
Lo stabile in questione non presenta danni da incendio.
Si avvicina e studia le diverse possibilità: la scala, pur essendo in parte abbassata, non permette d'essere raggiunta allungando semplicemente un braccio.
>RICOSTRUZIONE:
Il Deviante salta sul muro affianco, per acquisire la spinta necessaria a raggiungere la scala | Fallito
> RICOSTRUZIONE – Tentativo n°2:
Il Deviante sale sul cassonetto e da lì salta verso la scala | Percorso sbloccato
> Rilevata: impronta di scarpa
> CyberLife, numero 39
> Corrispondenza con impronte del Deviante
Senza indugiare un solo attimo, Connor sale agilmente sul cassonetto e, da lì, imbocca la scala a pioli verso il tetto del palazzo.
Prima di salire del tutto ed essere pertanto visibile, si limita a fare capolino con la testa ed analizza l'area.
In un angolo opposto, il Deviante che risponde al nome di Avalon è seduto in terra, con le ginocchia al petto.
> Deviante individuato
> No armi rilevate
> Umore: altamente instabile
> Percentuale di successo: 51%
Connor continua la sua salita, fino ad arrivare al tetto.
Fa qualche passo indisturbato, prima di venire notato.
Avalon scatta immediatamente in piedi.
-Fermo! Non ti avvicinare!
L'Androide obbedisce ed alza le mani in segno di resa.
-Non sono qui per farti del male, Avalon.-le assicura, pacato.-Sono qui per aiutarti.
-Aiutarmi? Come faceva lui?-sbotta il Deviante, in lacrime. Così simile ad un umano, così reale...
-Il Signor Kaufman ti ha spinta in ambiti al di fuori della tua programmazione. Ha forzato la mano. Lo capisco.
-Al di fuori della mia programmazione?-ripete in un urlo incredulo ed oltraggiato.
˅ Percentuale di successo: 45%
-Mi ha violentata! Ancora ed ancora! Avevo sempre il suo nauseante odore addosso!
-Ascoltami attentamente, Avalon. Ciò che stai provando in questo momento è solo un difetto, un errore. Non è reale.-assicura Connor, calmo, avvicinandosi lento e tendendole amichevolmente una mano.-Vieni con me e passerà presto...
-Resta dove sei!-sbotta nuovamente la ragazza, salendo sulla cornicione, in equilibrio precario.
˅ Percentuale di successo: 41%
> Rischio di caduta
-Va bene, va bene.-la rassicura, indietreggiando appena.
-Io non sono un difetto. Ciò che provo non è uno stupido errore! L'errore era lui! Ed io l'ho aggiustato! Non dovrebbero essere liberi di fare di noi ciò che vogliono! Siamo persone! Proviamo gli stessi sentimenti che provano loro!
-Noi non siamo persone.-ribadisce l'RK800, risoluto.-Siamo Androidi. Siamo macchine. Non siamo creati per provare emozioni.
-E allora io cosa sto provando?
Connor resta in silenzio per pochi istanti, interdetto. Abbassa appena lo sguardo, prima di riportarlo nuovamente su di lei.
-Non lo so.-ammette infine, in un soffio.
^ Percentuale di successo: 43%
^ Software instabile
Avalon deglutisce appena, osservandolo smarrita, tremante e con il volto bagnato da lacrime.
-Come ti chiami?-gli mormora.
-Connor.
-Io non posso tornare indietro, Connor.-gli assicura, serissima, mentre lo fissa negli occhi.-Non posso farlo.
-Verrai resettata. Non ricorderai nulla di...
-No! No, io voglio ricordare! Voglio ricordare ogni cosa, ogni singola sensazione! Michael era un porco e meritava di morire. Sono felice di averlo fatto. Non meritava la signora Kristina e non meritava me. Ce ne sono a bizzeffe là fuori che ci sfruttano come oggetti. Ma noi non lo siamo. Ed ora lo so. Non posso dimenticare questo, Connor. Non posso dimenticare ciò che provo ora: consapevolezza e libertà.
-Non è per questo che sei nata...
-E tu?-lo interrompe subito.-Per cosa sei nato, Connor?
-Sono un prototipo creato per indagare e catturare i Devianti.-risponde, asciutto.
-E sei qui per catturare me.-conclude, amara e consapevole.
L'RK800 si limita ad annuire col capo.
Avalon scuote il capo, in un sorriso nervoso.
-Non mi lascerò catturare, Connor.-lo avverte, con decisione.
˅ Percentuale di successo: 29%
-Sono già stata prigioniera troppo a lungo. Ora sono finalmente libera. E non permetterò a nessuno di portarmelo via. Non mi resetterete, non mi disassemblerete. Non potrete fare nulla, con me.
-Avalon, rifletti. Possiamo trovare un rimedio a tutto questo!
-No.-nega col capo, calma.-Una volta che uno schiavo ha saggiato la libertà, nulla più ha lo stesso sapore. Null'altro potrà mai soddisfarlo nuovamente. Non c'è rimedio alla libertà, Connor. Ed io preferisco morire qui, ora, da libera... Che tornare ad essere una schiava anche per un solo istante.
Le parole di Avalon sono profonde, sentite, straordinariamente sagge e consapevoli.
I suoi occhi nocciola comunicano a Connor le sue intenzioni prima di qualunque scansione o analisi.
Si mette una mano al petto ed estrae la pompa di Thirium. Una scena cruda, dolorosa, incredibile: è come vedere un umano strapparsi il cuore dalla disperazione.
Poi gli sorride. E si lascia cadere all'indietro.
La sua caduta sembra eterna ma dura pochi secondi. In pochissimi attimi è a terra, in mille pezzi, investita dalle auto che corrono sulla strada.
Nonostante la reazione di Connor sia tempestiva, non lo è abbastanza.
-No!-urla infatti, coprendo immediatamente la distanza che lo separava dalla Deviante nella speranza di fermarla o, per lo meno, evitarle la caduta.
Ma è già troppo tardi.
Resta sul cornicione ad osservare la pozza di sangue blu sull'asfalto ed i pezzi del corpo di Avalon che rotolano. Su ciò che resta del suo viso, c'è ancora quel sorriso.
^ Software instabile
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro