Questo è stato non uno dei migliori anni della mia vita. Devo concederlo e non mi spenderò in voli pindarici o chissà quale stile aulico: voglio che si sappia che sto condividendo con voi il mio anno. Voi, pochi, ma da tre anni buoni parte della mia vita ostinatamente incasinata.

Il 2017 ha portato via una persona. Il 2017 è iniziato e dopo ventiquattro giorni ha inghiottito mio nonno, la mia intera vita e la mia anima. La morte di mio nonno ha soltanto spalancato le porte ad un dolore che mi ha spezzato la schiena e divorato lo stomaco, non penso d'avere mai pianto fino a questo punto. Il nonno mi manca ancora e quella luce nel mio cuore non brillerà di nuovo, ne sono certa. Non posso nemmeno sperare che venga rimpiazzata, ha gettato nel cesso la parte viva di Martina.

Nel 2017 ho rifiutato una proposta di pubblicazione bella e buona. Ho proprio detto 'Non aggiungerò robaccia all'arte. La scrittura è arte. I libri sono arte.' Il tizio mi ha detto 'Di questi tempi rifiutare un'offerta di questo tipo è da pazzi'. Ho ancora la conversazione, roba da non crederci. E non me ne pento. Neppure per un attimo ho sospettato fosse la scelta sbagliata. Nonostante quello che i miei conoscenti hanno affermato o i miei amici --- ho scelto ciò che sapevo rispecchiasse Martina.

A Marzo 2017 sono stata a Dublino con una scolaresca che per un chilometro fatto camminado piangeva e lamentava dolori --- odioso. Ma è la città di Joyce e di Wilde, potevo essere meno entusiasta? L'ho amata.

Nel 2017 ho affrontato i mesi peggiori, ricchi di stress e litigi in classe. Stavo così male che ho smesso di leggere e scrivere. Stavo così male che sentivo le budella aggrovigliarsi e non ho avuto aiuto, la parte peggiore. Ma le persone si salvano da sole, ricordatelo.

Ad Aprile ho terminato Hands. Dopo appena sette mesi e sono stata così soddisfatta di quel che avevo creato che non ho nemmeno considerato che effettivamente fa schifo! Ma ehy!, ho portato a termine qualcosa e ne sono così fiera.

Nel 2017, a luglio, ho donato il mio tempo e il mio servizio ai miei fratelli più piccoli (i lupetti) e non aveva importanza quanti dolori avessi, quanto le mie mani fossero rovinate dai detersivi e quanto poco dormissi: loro sorridevano e mangiavano quel che cucinavamo ed era così bello che m'ha riempita, totalmente resa contenta.

Nel 2017 ho superato i miei limiti e ho percorso in cinque giorni ben centotrenta chilometri del Cammino di Santiago portando a casa la piccola e nuova consapevolezza di essere in grado di camminare per ore e non stare male, nonostante il mio fisico debole, nonostante le persone credevano non ce l'avrei fatta. 'Sverrai', e invece ho spinto e fatto cadere un ragazzo dell'azione cattolica di Bari (scusa) cosicché io potessi raggiungere l'ostello per prima. Roba da pazzi.

Nel 2017 ho iniziato a scrivere Carolina e non mi dilungo. Devo tutto ad Harry Styles e la sua capacità di essere l'idolo ideale e non me ne vergogno! Mi sentite? Non mi vergogno della musica che ascolto e del fatto che io abbia scritto una storia così tanto personale (ne parleremo meglio).

Nel 2017 sto avendo la mia prima vera cotta e no, lui non lo sa. Suppongo nemmeno lo immagini che amo il modo in cui gesticola e in cui fa cose per le quali lo riconoscereste nelle mie storie, quindi no. Ma mi piace davvero e non sono il suo tipo --- esistono dei tipi? Forse! E non mi frega. Pensavo che il mio essere anaffettiva sarebbe prevalso ed invece, mi piace qualcuno! dopo un bel po' di tempo.

Nel 2017 ho acquistato i biglietti per il concerto di Niall e non potevo crederci, tremavo. Deborah ne sa qualcosa. Tremavo e non posso ancora realizzare che dopo tanti anni vedrò uno dei miei idoli e finalmente ascolterò la sua voce dal vivo. Sto per piangere.

Nel 2017 ho litigato così tanto con mia madre che ho perso il conto. Ho pianto molto. Sono sempre più rammaricata di non essere la figlia che desidera e no! No, non intervenite. Non ne ho bisogno.

Nel 2017 ho lasciato entrare una ragazza dai capelli mossi e neri, così bella che nemmeno se ne rende conto. Io le voglio bene e sono grata di averla. Cris, ti voglio bene.

Nel 2017 amicizie come quelle di Deborah, di Giulia e di Claudia si sono confermate (non avete idea di chi stia parlando, ma perché omettere dei nomi?) ed altre, ahimé, si sono dissolte. Non posso trattenere chiunque. Ci sono stata male, tuttavia.

Nel 2017 Jeff (sì, quello di Carolina) o per noi comuni mortali, Roberto, m'è stato accanto nonostante non se la sia passata bene. Non posso dimostrare l'affetto che provo per te, ma è immenso.

Nel 2017 Deborah è stata Deborah. Non posso dire altro --- sarebbe riduttivo. È una famiglia.

Nel 2017 ho conosciuto persone nuove che non vogliono assolutamente che il loro nome compaia, ma sanno di esserci.

Nel 2017 Niccolò mi ha detto di credere in me e non si è incazzato quando ha scoperto di essere in Carolina. Lui non si arrabbia mai, è soltanto convinto di avere sempre ragione e niente, dovrebbe essere onorato di darmi così tanta ispirazione. Ma ti sono indifferente, quindi. . . Schiatta.❤

Nel 2017 mi siete stati accanto. Alcuni c'erano dal 2016, altri dal 2015 e altri sono subentrati quest'anno e nulla, nulla mi rende più sicura di me del vostro appoggio. Vivete e godete di ogni singolo attimo, perché, pare strano, ma la poesia, i libri, l'amore e l'amicizia sono le cose per cui viviamo e siamo vivi. Diverrò diciottenne l'anno prossimo e voi tutti sarete più vecchi, ma non dimenticate mai chi siete e chi siete stati, chi sarete sarà un qualcosa di meraviglioso. Rileggete i vostri libri preferiti, leggete Gatsby se ancora non l'avete fatto e sognate perché è la parte migliore, ma mai dimenticandovi di vivere (grazie JK Rowling).

Vi voglio bene. Spero abbiate passato un ottimo 2017.

Martina o, ormai, Mine1509.