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Capitolo 1 - Segreti

Nonostante fossero passate settimane, Soo-hyun continuava a preferire giocare da solo con i libri di immagini e i puzzle di animali. Min-woo, però, lo aveva convinto a costruire un puzzle insieme dicendogli: «In due è più divertente!»

All'età di 6 anni erano già migliori amici e quando i genitori di uno erano occupati, passavano il pomeriggio a casa dell'altro.

Durante quel periodo era arrivato anche un nuovo bambino all'asilo, Bin Jung-Hee. Un bambino tranquillo, forse anche troppo. Ovviamente il primo ad approcciare il nuovo arrivato fu Min-woo.

Ormai dopo un mese i tre erano così amici che il loro gruppetto fu soprannominato "Il trio Jam".

Arrivati alle elementari, si erano ritrovati nella stessa classe, come se fosse stato un segno del destino. Fu proprio in quel periodo che si resero conto che, nonostante fossero così amici da anni, erano anche molto diversi tra loro.

Soo-hyun preferiva passare il tempo ad ascoltare musica e giocare ai videogiochi; Jung-Hee, invece, amava leggere libri e sembrava non gli interessasse niente e nessuno, a parte i suoi amici. Min-woo, infine, era quello più diverso. Amava giocare a calcio con gli altri compagni, senza però ignorare i suoi doveri da studente.

Anche i loro banchi erano vicini, ma l'aria intorno a loro non poteva che sembrare... Insolita. Mentre Soo-hyun, seduto a lato della finestra, passava il tempo a guardare fuori e si era affezionato agli uccellini che avevano fatto il nido sull'albero di fronte, Jung-Hee aveva sempre il naso tra le pagine di un libro. Vedendo solo loro due nessuno avrebbe trovato la scena così insolita, ma la verità è che Min-woo era in ogni momento circondato da altri bambini e bambine. Che fosse in classe o ovunque andasse, era sempre al centro dell'attenzione. Anche gli insegnanti conoscevano talmente bene Min-woo che contavano su di lui per prendersi cura della classe.

I giorni e gli anni sembravano passare tranquilli, in uno stato di perenne equilibrio e senerità.

Tutto cambiò nell'autunno dei loro 11 anni.

Soo-hyun era arrivato tranquillo in classe, ma qualcosa dentro di lui non lo era affatto.

«Min-woo, Jung-Hee, pomeriggio volete venire a casa mia? Ho un nuovo gioco...»

«Certo! Di che gioco si tratta?» chiese Jung-Hee molto curioso.

«Lo scoprirai quando lo vedrai! Me l'ha portato mio zio dalla Corea!»

«Mi dispiace, Soo-hyun, ho un'importante partita di calcio! Lo sai, sono il capitano e non posso mancare.» Min-woo sospirò dopo aver dovuto rifiutare l'invito dell'amico.

Soo-hyun si sentì ferito, ma non gli piaceva mostrare i suoi sentimenti, soprattutto a Min-woo.

Finite le lezioni, era il momento di tornare a casa. I tre si avviarono al cancello e al momento di salutarsi, Soo-hyun aveva deciso di abbracciare Min-woo.

Min-woo si sentì confuso, Soo-hyun non lo aveva mai abbracciato per primo.

«Avanti Soo-hyun, mica stai per morire! Ci vediamo domani ragazzi!»

Soo-hyun ed Jung-Hee si avviarono verso la casa del primo. Jung-Hee notò il viso triste dell'altro bambino e decise di rompere il silenzio.

«Avanti, dimmi che succede... è da stamattina che sei strano!»

Soo-hyun decise di non dire nulla e scosse la testa.

Arrivati a casa di Soo-hyun, Jung-Hee capì subito.

Ovunque guardasse, c'erano solo scatoloni. Ormai mancavano solo poche cose da impacchettare.

«Amico, ti trasferisci?» chiese Jung-Hee preoccupato.

«...Già. Mio padre ha deciso di raggiungere mio zio in America, ha bisogno di aiuto con l'azienda.»

Soo-hyun era molto triste, non voleva assolutamente allontanarsi dai suoi amici. Inoltre, era ancor più triste del fatto di non essere riuscito a dire nulla al suo più grande amico.

Soo-hyun e Jung-Hee erano entrambi dei bambini molto tranquilli, a differenza di Min-woo, quindi il loro pomeriggio consisteva nel parlare e confidarsi i propri segreti.

«Soo-hyun, Soo-hyun! Posso dirti un segreto?»

«Certo!»

«Prometti di non dirlo a nessuno?»

Soo-hyun iniziò a ridere e sospirando disse:

«A chi potrei dirlo? Tra non molto partirò...»

«Beh, sai, da grande voglio diventare un grande scrittore. Mi raccomando, non dirlo a nessuno! Lo hai promesso. Non fare come Min-woo... lui non sa mantenere i segreti!»

«Va bene, ma tu devi promettere di non dire nulla sul mio segreto...» Più parlava, più la voce del bambino gracilino tremava, era sul punto di piangere.

«Jung-Hee, non voglio assolutamente trasferirmi! Non voglio rimanere solo in un posto che non conosco!»

«Soo-hyun, tranquillo, non sarai solo! Ci sono pur sempre i tuoi genitori! Ricordalo! Sarò sempre amico tuo!»

I due bambini, allora, si abbracciarono forte e intrecciarono i loro mignoli promettendo di rimanere per sempre migliori amici.

Soo-hyun però non era ancora sollevato, era una promessa che non era riuscito a fare con Min-woo.

**********

Il giorno dopo Min-woosi recò a scuola come ogni mattina.

Arrivato in classe, trovò tutti i suoi compagni a spettegolare. Un suo compagno notò l'arrivo di Min-woo e corse subito da lui.

«Min-woo! Sapevi che Soo-hyun si è trasferito in America?»

Min-woo, a quelle parole, sentì il suo mondo crollare.

Soo-hyun si è trasferito? Perchè non mi ha detto nulla? E se...

Min-woo ripensò al giorno prima.

Ecco perché Soo-hyun ci aveva invitati a casa sua.

Sentendo il suo cuore pesante, si pentì subito di essere andato alla partita di calcio e di non essere riuscito a salutare il suo più grande amico.

Ma, effettivamente, perché Soo-hyun non gli aveva detto nulla? Non erano amici da tantissimo tempo? Come potevano esserci segreti tra di loro? Dopo quel giorno, in Min-woo nacque la sua paura più grande... Una paura che essendo troppo giovane non era in grado di darle un nome, ma che sarebbe rimasta con lui per molti anni, la cui unica cura aveva un nome: Soo-hyun.

***

Ecco il primo capitolo, che non sapevo se pubblicare o meno :) Secondo voi, come influenzerà questa decisione di Soo-hyun sulla vita di Min-woo?


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