VII
Francine "Frankie" Jones.
1/12/2029, Gotham City: Downtown East Side, Cimitero di Gotham, 17:38.
Adam mi aveva trascinato al funerale di Alfred, non era che non volevo venire era che mi sentivo a disagio, quando è morta Selina ho interrotto ogni legame con i Wayne e oggi ritrovarmi qui mi faceva sentire male e dopo quello che era successo non volevo avere nulla a che fare con Damian.
Faceva piuttosto freddo, c'era molta nebbia, ma nonostante tutto c'erano un sacco di persone al funerale di Alfred, cosa che non mi stupì.
"... Chi siamo, noi? Niente... stranieri venimmo in un mondo straniero, e da stranieri ce ne andiamo, nella nostra vera patria che è nei cieli..."
Queste furono le parole del prete dopo che la tomba di Alfred venne calata nel sottosuolo, nessuno parlava eravamo tutti in silenzio attorno alla barra ormai sepolta.
Spero che Alfred si trovi in un posto migliore assieme agli altri.
Erano passate due ore e tutti se ne erano già andati e io assieme ad Adam stavamo per entrare in auto quando lui mi chiese:
"Che fai?"
"Entro in macchina." Dissi con calma.
Adam:"Oh no, io penso proprio di no."
"Scusa?"
Adam:"Tu andrai a fare le tue condoglianze a quel povero cristo che ha perso anche il maggiordomo."
"Dio, no."
Adam:"Invece sì." Disse entrando in macchina bloccando le portiere.
"Adam apri."
Adam:"Dopo che avrai parlato con Damian Wayne."
"Giuro che se non apri questa porta ti faccio a pezzi."
Adam:"Che cosa carina detta da un avvocato."
"Adam per favore."
Adam:"Prima andrai a fare le tue condoglianze prima ce ne potremmo andare."
"Adam, non so se parlargli sia una buona idea... lo sai anche tu che è da anni che non ci parliamo."
Adam:"Proprio per questo ci dovresti andare." Non mi avrebbe fatta entrare se non fossi andata a fare le mie condoglianze a Damian. Alzai la testa per andare a cercarlo, mentre Adam sorrideva soddisfato.
Damian era davanti alla lapide di Alfred.
Non si era mosso di un centimetro, da quando lo avevano sepolto accanto a Bruce.
Ero a qualche metro di distanza da lui.
Damian:"Jones." Disse senza neanche guardarmi.
"Damian." Rimasimo a lungo in silenzio, l'unica cosa che si sentiva era il fruscio del vento fra gli alberi ormai spogli e un' incolmabile sensazione di vuoto mischiata a quel silenzio tombale."
"Mi dispiace per quello che è successo." Lui mi guardò per qualche secondo per poi riposare il suo sguardo sulla lapide di Alfred. "Però devi ammettere che non sbagliavo."
Damian:"A cosa ti stai riferendo?" Disse lui alzando di scatto lo sguardo.
"Andiamo, non penserai davvero che io creda che sia stato un infarto ad uccidere Alfred?"
Damian:"Che diavolo vuoi?" Disse a denti stretti.
"Io ti avevo avvisato e guarda come è finita."
Damian:"Tt, pensi di sapere tutto, non è vero? Ma tu in realtà non sai assolutamente nulla, quindi non venirmi a dire quello che devo fare e sai una cosa? A me non interessa niente di quello che pensi, dopo quello che è successo non mi fermerò davanti a niente per imporre giustizia a Gotham." Disse allontanandosi.
"Damian... non ti rendi conto che è questo il punto? La vendetta non è giustizia.
Che cosa direbbero Bruce o Alfred o Dick in questo momento?" Lui si voltò verso di me guardandomi.
"Damian... per favore."
Damian:"Ho preso una decisione, Jones e se non ti va bene questo non è un problema mio."
"Sai per cos'altro mi dispiace?
Mi dispiace per il fatto che tu sia così solo dal non capire che ti stai soltanto facendo del male.
Dio, non ti senti quando parli? Sei tale e quale a Ra's." Lui mi guardò con un intenso odio negli occhi, ma io sostenni il suo sguardo.
Damian:"Rimangiatelo."
"Oppure? Farò la stessa fine di Fries o del Joker?"
Damian:"Come fai a saperlo?" Mi chiese sorpreso.
"Non ha importanza, quello che è importante è che tu capisca che quello che stai facendo è sbagliato."
Damian:"Vattene..."
"Sai che ho ragione, ma questo non ti fermerà perché non hai più nulla da perdere, vero?"
Damian:"Va all'inferno."
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