Casa
Perché 'casa' siete voi due insieme, e prima di casa siete anche 'porte'
28 Settembre 2018
Spalanchi gli occhi, attorno a te solo solido e compatto buio, al centro dello stomaco avverti un immensa voragine, come quando da ragazzino ti svegliavi con quella sensazione di precipitare nel vuoto, solo che questa volta sembra non finire mai, giù, sempre più giù.
Non ricordi nemmeno dove ti trovi, la tua mente è troppo confusa per preoccuparsene, sei certo solo di non essere con lui, non ti svegli mai spaventato nel cuore della notte quando sei con lui.
Accendi la luce nella stanza, cercando a tentoni l'interruttore e quando l'elegante camera si illumina sotto i tuoi occhi, anche la tua mente sembra acquisire chiarezza.
Ibiza.
Notte tra il 27 e il 28 settembre.
Solitamente non consideri mai il giorno seguente fino a che non ti svegli al mattino, come se l'orario non dipendesse dal movimento del sole ma da quando punti la sveglia.
Solitamente, ma non oggi, stanotte non saresti nemmeno andato a letto
O almeno, a letto ci saresti andato, ma di certo non a dormire.
Il tuo cuore non sembra essere intenzionato a rallentare e l'opprimente senso di vuoto si è allargato nel petto fino a bloccarti il respiro.
Odi doverlo fare, odi essere costretto a farlo per evitare di crollare, lo odi, ma ti alzi trascinando i piedi nudi contro il pavimento freddo ed entrando nella camera buia difronte alla tua.
'Lou, sei tu?' sussurra una voce femminile mentre il corpo che le appartiene si muove nel letto
'Che ci fai qui?' Non rispondi, non puoi rispondere, ma ti sdrai accanto a lei
Sai cosa succederà adesso, lei ti abbraccerà e ti accarezzerà la schiena fino a quando non ti sarai addormentato nuovamente e domani difronte a decide di telecamere sfoggerà il sorriso più smagliante di tutti, per non farti scoprire.
Quando le sue braccia sottili circondano il tuo busto, tutto quello a cui riesci a pensare è che gliene sarai grato per sempre.
'Mi manca' e non sai nemmeno perché lo hai detto, lo sa, lei sa sempre tutto
'Chiamalo e diglielo'
'È sempre tutto così facile per te'
'No Lou, sei tu che lo rendi più difficile di quello che è'
'Se lo chiamo mi mancherà di più, e passerò la notte a pensare alla sue labbra e a piangermi addosso e domani sarò completamente fuso'
Si sussurravano quei segreti inconfessabili nel cuore della notte, reggendosi l'uno alle braccia dell'altro
'Sono passati così tanti anni da qual giorno'
'Eri così felice, non ti ho più visto così felice'
'Lo so El, è stato il giorno più bello della mia vita'
'Darei tutto quello che ho per farti rivivere quel giorno ancora una volta'
E questa volta non riesci a controllarla la lacrima che ti scivola sulla guancia sinistra e precipita sulla pelle candida della tua più grande amica
'Non piangere Lou, ti prego, non piangere'
'Non so cosa fare'
'Chiamalo'
'Ti ho detto che...'
'Chiamalo e basta'
Ti alzi di nuovo, dopo avergli lasciato un bacio nell'incavo caldo del collo, non vuoi trovarti di nuovo solo in quella stanza, ma ha ragione lei, hai bisogno di sentire la sua voce così tanto che ti sembra di impazzire.
Uno squillo
Due squilli
Tre squilli
Quattro squil-
'Louis?'
'Ciao amore'
'Non mi aspettavo una tua chiamata, non mi chiami mai quando siamo lontani'
'Non volevo farlo'
'Perchè lo odi così tanto?'
'Perchè mi fa sentire a casa per un po''
respiri pesanti
'Sei con qualcuno?'
'Nick, è passato a farmi compagnia, tu?'
'El'
'Vi state divertendo ad Ibiza?'
'Mi manchi'
'Lo so piccolo, mi manchi anche tu'
'No, tu non capisci, mi manchi così tanto che non riesco a respirare, mi manchi che mi sembra di impazzire'
Silenzio
'Ci rivedremo presto'
'Non siamo mai stati separati oggi'
'Non l'ho scelto io, vorrei solo poterti stringere tra le braccia in questo momento'
Improvvisamente tutto ciò che tieni sul cuore sembra amplificarsi e senza che tu possa fare nulla per posticipare il momento scoppi in lacrime.
Non riesci a fermarti, non riesci nemmeno a capire come sia accaduto, senti solo la sua voce calda e profonda sussurrarti parole dolci all'orecchio mentre i tuoi singulti rompono il silenzio della stanza
Quando sembri riottenere il controllo sul tuo corpo e sui tuoi polmoni, ti raddrizzi
'Ti sto perdendo Harry? Ci permetteranno di incontrarci oppure ci separeranno fino a che non ti stancherai di me?'
28 Settembre 2013
Il nodo della cravatta sembra soffocarti, tenti di allentarlo con una mano, cercando di non incrociare il tuo sguardo nello specchio perché sai che peggiorerebbe solamente la situazione.
Respiri profondamente riempiendo i polmoni fino a che li senti bruciare, prima di soffiare fuori aria, dubbi e paure.
Nemmeno per un istante hai dubitato di quello che stai per fare, ti è sembrata la cosa più ovvia, la scelta più giusta.
Eppure in questo preciso istante vorresti che qualcosa, qualsiasi cosa, si opponga tra te e ciò che ti attende oltre la porta in legno chiaro della tua stanza, solo per lasciarti pensare, un po' di tempo, ti basta un po' di tempo.
Sta tutto lì, dietro quel sottile strato di legno dipinto a mano, un piccolo sforzo, una maniglia abbassata e un soffio di vento e due mondi separati entrano in contatto, una collisione che potrebbe portare alla creazione di un nuovo universo. Il tuo. Il vostro.
Qualcuno bussa alla porta, delicatamente, come a non disturbare
'Si?'
'Sono la mamma'
'Ti aspettavo'
Non è vero, non aspettavi nessuno, ma nel momento in cui hai sentito la sua voce hai capito che solo lei poteva capirti davvero.
Scivola dentro la stanza senza fare rumore, delicata come una farfalla, vedi le sue gambe snelle e ancora abbronzate per il sole cocente dell'estate appena trascorsa, fermarsi a pochi centimetri dai tuoi piedi grandi e troppo eleganti in quelle scarpe di vernice
Non sollevi lo sguardo, non è il momento
'So a che stai pensando amore' ha una voce dolce, come se volesse accarezzarti 'Non avere paura del futuro, sei ancora giovane ma nel tuo cuore –posa una mano dalle unghie smaltate di celeste, lì dove il tuo battito si fa più insistente- sai cosa è giusto'
Incroci i suoi occhi nel riflesso del grande specchio
'Ho paura mamma'
'Di cosa hai paura?'
Non lo sai nemmeno tu, di cosa hai paura Harry?
'Di deluderlo' lo sussurri piano, mentre l'idea prende consistenza dentro di te, non hai paura che sia la persona sbagliata, non hai paura nemmeno che sia lui a deludere te, perché di una cosa sei certo che mai -mai- nella vita tu possa smettere di amarlo.
Hai paura di vederlo andare via, si, quello si, perché non si può vivere senza l'anima gemella, non dopo aver avuto la fortuna di incontrarla.
Ti bacia una guancia 'Ti ama'
'E come lo sai, mamma?'
'L'ho visto nei suoi occhi, e chi ama non può smettere di farlo'
Ti viene da sorridere pensando ai suoi occhi, sono la cosa più bella che tu abbia mai visto, e non importa se sei rimasto incantato dalla bellezza dell'Opera House di Sydney o dalla magnificenza della Casa Bianca a Washington, i suoi occhi resteranno la più grande opera di Dio.
Quando riemergi dai tuoi pensieri noti che tua mamma si è già allontanata, una mano sulla maniglia in ottone e un sorriso dolce sulle labbra color ciliegia, come faresti senza di lei?
Passano solo pochi minuti prima che degli altri colpi risuonino sul legno
'Si?'
'Sono ED' lo dice ad alta voce, mentre spalanca la porta e fa il suo ingresso trionfale, già con la chitarra a tracolla
'Che ci fai con quella?' chiedi ridendo
'Il tuo futuro marito vuole che suoni per voi, dice che un matrimonio senza la mia musica non è un matrimonio'
'Vero'
Vorresti dire di più, ma tutto ciò a cui riesci a pensare in questo momento è 'il tuo futuro marito'
'Ehi amico, ho detto qualcosa di sbagliato?' chiede il rossino mentre si sfila la cinghia dello strumento e lo posa a terra.
'No no, è solo ansia'
'E perché? Sappiamo tutti che siete la coppia migliore degli ultimi duemila anni'
'Il tempo passerà e io diventerò un adulto incasinato, logorroico e manesco. Si stancherà di me prima o poi'
Il tuo amico ride, e davvero non riesci a capire cosa ci sia di così divertente in tutto questo
Ti precede
'Stancarsi? Louis William Tomlinson che si stanca di te?
Lo stesso Louis che conserva ancora l'orsacchiotto logoro che usavi da bambino per addormentarti e che hai provato a gettare nell'immondizia senza il suo consenso? Louis quello che ogni volta che discutete si presenta sotto casa mia pregandomi di aiutarlo a farsi perdonare? La stessa persona a cui brillano gli occhi ogni volta che sente il tuo nome?'
'Come fai ad esserne certo? Potrebbe cambiare idea'
'Non lo farà'
Lo guardi, perché finge di non capire?
Ti precede ancora una volta
'Non lo farà, non dopo aver gridato al mondo che ti ama'
'Non lo ha fatto' puntualizzi, e sai che non è colpa sua, sai che sarebbe capace di farlo, se solo...
Ed si è chinato a prendere la chitarra, muove lentamente le dita pizzicando le corde, riconosci immediatamente la canzone, è una del vostro ultimo album, anche se è passato quasi un anno, parla d'amore, un amore segreto, nascosto, puro. Un amore che la gente non conosce, o forse semplicemente, non comprende.
Nell'esatto momento in cui cogli il senso di tutto quello il rossino ferma i movimenti delle dita e il silenzio torna prepotente
'La musica è eterna' asserisce, prima di voltarsi e uscire dalla stanza.
La terza ed ultima persona che entra nella stanza è l'ultima persona che pensavi di vedere lì, ma è l'unica che vuoi davvero.
Non bussa, entra come un uragano e tu stai pensando di ridere, perché le persone le puoi distinguere anche da come entrano dalle porte, eppure non ci riesci a ridere, non davanti a lui.
'Che ci fai qui?' chiedi in un sussurro, permettendoti di osservare per qualche istante la sua figura esile ed elegante in quel completo nero molto simile al tuo.
Succede in questo preciso istante, difronte a lui ti senti completamente svuotato di ogni dubbio, lo vuoi con te, oggi e in tutti i giorni a venire.
'Lo so lo so' inizia gesticolando 'che vedere la sposa prima che percorra la navata della chiesa porta sfortuna, ma non potevo continuare ad aspettare'
'Che succede?' se è già stanco di aspettare ora, come sarà dopo?
'Avevo paura che non venissi'
'Al mio matrimonio?' chiedi un po' stupito
'Si insomma, tu sei così insicuro e magari ci avevi ripensato'
Sorridi, mentre ti avvicini di un passo e lui fa lo stesso
'Sai qual'è la prima cosa che mi viene in mente quando penso a te?'
'Quale?'
'Casa'
Quello che accade dopo è una combinazione di sogno e realtà, di una sola cosa sei certo, il calore delle sue labbra che sfiorano le tue e quel 'Si, lo voglio' sussurrato e allo stesso tempo gridato con tutto il fiato che avete in corpo.
Hai scelto di averlo.
28 Settembre 2018
'Sai a cosa ho pensato il giorno del nostro matrimonio, mentre con un vestito troppo elegante aspettavo di venire da te?'
'Cosa?' chiedi, perché non ne hai idea, non te ne aveva mai parlato
'Ero lì, fermo davanti allo specchio della mia stanza, mentre osservavo la porta, e pensavo che con un solo tocco quella porta si sarebbe aperta permettendomi di venire da te. Ma avevo paura, tremendamente paura di aprirla'
'Perchè?' Non capisci, tutto quello sembra non avere senso
'Pensavo che un giorno, tu ti saresti potuto stancare di me, un giorno qualunque, dopo chissà quanto tempo, tu ti saresti svegliato senza la certezza di amarmi più'
'Questo non è possibile' e mentre dici queste parole, la verità dell'affermazione ti lascia senza fiato, non potresti mai smettere di amare quel riccio goffo e chiacchierone che è tutto il tuo mondo.
'Lo so, adesso lo so. Decisi che avrei aperto la porta, con l'unica certezza che mai avrei potuto abbandonarti, pechè sei sempre stato il mio presente e il mio futuro'
'Quindi hai aperto la porta?' Chiedi con un cenno di dolcezza nella voce
'In realtà no'
Una risata sommessa e mal trattenuta
'Non capisco'
'Non aprii mai quella porta Louis, perché quel giorno di tani anni fa, la apristi tu, e solo per dirmi che mi stavi aspettando fuori'
'Lo feci davvero, ti amo tanto quanto ti amavo allora, e per te sono disposto ad aprire tutte le porte sulla terra'
'Sai qual è la prima cosa che mi viene in mente quando penso a te?'
'Quale?' Ma sai già la risposta
'Casa'
E sai anche che quella, è l'unica porta che aprirai per sempre.
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