Capitolo 25
Martina POV's
Il giorno più inatteso della mia vita era finalmente arrivato:il giorno del mio compleanno!
Non vedevo l'ora di festeggiarlo con Louis, Cheryl, Niall, Harry, Zayn e Liam, ma sapevo che Harry aveva invitato qualche sua amica femmina visto che lui ne conosceva tante simpatiche.
Ed era anche il compleanno di mia nonna che compiva ottant'anni.
Si era trasferita a Londra per stare in una casa per anziani visto che a Doncaster è chiuso ed eravamo molto legate, come sorelle!
Era la madre di mio padre e quando aveva saputo della sua morte, era stata ricoverata urgentemente in ospedale per un mini infarto, ma fortunatamente era guarita!
Volevo tanto festeggiare il mio compleanno, ma dovevo fare una ricerca di chimica di cinquemila parole e non avevo molto tempo per preparmi alla festa.
Mi bastavano solo gli auguri.
Presi lo zaino e mi incamminai per andare a scuola.
Alla porta di ingresso vidi Louis incantato al suo telefono e quando alzò lo sguardo, si avvicinò a me con un sorriso bellissimo...
Louis:"Auguri tesoro!"
Io:"Grazie."
Mi diede un bacio sulle labbra e mi abbracciò...
Io:"Oggi è anche il compleanno di mia nonna, vorrei tanto che venisse alla festa, ma è a Londra."
Louis:"Mi dispiace tanto, spero che ti chiamerà almeno per gli auguri!"
Io:"Lo spero!"
Louis:"Andiamo in classe."
Mi prese la mano ed entrammo in classe.
Vidi un gruppo di ragazzi accerchiati al mio banco e quando si girarono, notai che erano Harry, Zayn, Liam, Niall e Cheryl...
Zayn:"Auguri!"
Cheryl:"Auguri amichetta!"
Io:"Grazie!"
Mi avvicinai al mio banco e loro mi baciarono la guancia dandomi gli auguri.
Mi sedetti e Louis si mise dietro di me...
Cheryl:"Stasera festeggiamo tutti da te!"
Io:"No.."
Niall:"Come no?"
Liam:"È impossibile non festeggiare la tua festa!"
Io:"Grazie ragazzi, ma entro domani mattina devo finire la ricerca."
Zayn:"Fregatene della ricerca, noi festeggeremo il tuo compleanno!"
Io:"Apprezzo il vostro sforzo, ma non ci sarà nessuna festa!"
Louis:"E così sia, non la faremo."
Cheryl:"Louis!"
Io:"Cheryl, non insistere, non faremo niente."
Cheryl:"Va bene..."
La professoressa entrò in classe e ognuno si sedette al proprio posto.
Se non ci fosse stata quella stupida ricerca, festeggiavo la festa anche fino alle quattro del mattino,ma il tempo è denaro, quindi dovevo assolutamente sbrigarmi.
Presi il quaderno dei disegni e lo aprii.
Sfogliando il mio quaderno, notai che c'era un disegno fatto da me l'anno prima:un polso dal colore olivastro con dei taglietti spuntati da essa.
E sfogliando ancora di più, ne trovavo molti altri.
Ero talmente ossessionata con l'autolesionismo che addirittura ci facevo i sogni e se qualcuno scopriva i miei disegni, ero nei guai.
Me li tenevo per me e non li facevo vedere a nessuno, nemmeno a Cheryl e a Louis di cui io ero molto legata.
Per fortuna avevo smesso e non volevo più ricominciare.
Non voglio sentire i miei polsi che urlano di dolore, non lo sopporto.
Verso l'ultima pagina vidi sempre disegnato da me, gli occhi di Louis.
Non per vantarmi, ma avevo proprio un talento nato per il disegno e se devo dire la verità, avevo disegnato proprio bene gli occhi azzurri di Louis.
Quando mi mancava, sapevo cosa guardare e infatti, guardavo i suoi occhi colorati d'azzurro con i pastelli e i bordi con la matita.
La professoressa mi sorprese con il quaderno in mano e così si avvicinò a me.
Dal panico scambiai i quaderni e presi quello della sua materia, italiano...
La professoressa:"Che quaderno è?"
Io:"È di italiano."
La professoressa:"Io insegno geografia."
Io:"Ah...ehm...Beh ho confuso i quaderni visto che hanno la copertina uguale..."
La professoressa:"Sei sempre la solita distratta.Se ti becco la prossima volta, ti sospendo."
Io:"Va bene..."
Abbassò i suoi occhiali fino alla punta del naso e si girò offesa.
Si era resa assolutamente ridicola girandosi così e invece di restarci male per il rimprovero, mi ero messa addirittura a ridere.
La professoressa spiegò la lezione per due e interminabili ore e siccome mancavano due professori, uscimmo da scuola.
Louis mi trascinò al campetto e mi sbattè al muro.
Mi prese dai fianchi e mi bacio delicatamente le labbra...
Louis:"Sicuro che non vuoi festeggiare?"
Io:"Sì, sicuro!Devo finire la mia ricerca."
Louis:"Guarda, io non l'ho nemmeno cominciata!"
Io:"Ahahah allora buon lavoro!"
Louis:"Ma nessuno della classe la fa, dai, ti prego, non rovinare tutto per una stupida ricerca!"
Io:"Louis, ti prego, io non voglio rovinare niente, ma il mio unico obiettivo e finire quella maledetta ricerca.Non insistere!"
Louis:"E va bene, però stasera ti chiamo."
Io:"Certo!"
Louis:"Ciao tesoro, io vado."
Io:"Ciao!"
Mi diede un bacio sulle labbra e poi se ne andò.
Louis POV's
La festa di Martina si doveva per forza fare!
Niente doveva rovinare la sua festa e quindi io mi dovevo mettere all'opera.
Entrai in casa, mangiai e andai in camera. Presi di corsa il mio telefono e il primo che dovevo chiamare, era Cheryl...
Io:"Cheryl."
Cheryl:"Ciao, dimmi."
Io:"Alle 16:00 a casa mia, avvisa gli altri.Ah e non chiamare Martina, è di lei che dobbiamo parlare!"
Cheryl:"Sisi okay!"
Staccai il telefono e iniziai a fare i compiti.
La mia idea era di organizzare una festa a sorpresa per Martina a casa di Harry (aveva la casa più grande) e casomai trovare il numero della casa di ricovero per anziani di Londra e invitare sua nonna alla festa!
Alle 16:00 erano arrivati tutti e così ci sedemmo al tavolo della cucina.
Ci guardavamo tutti...
Cheryl:"Louis, ci stai mettendo ansia, che ci devi dire?"
Io:"Perché non facciamo una festa a sorpresa per Martina e invitare sua nonna?"
Liam:"Intanto, in quale casa e poi perché invitare sua nonna?"
Io:"Martina mi ha detto che sua nonna si trova in un centro anziani di Londra e che oggi compie gli anni.E sono molto legate!"
Liam:"Capito..."
Zayn:"Sarebbe un gesto carino."
Harry:"Sì okay, ma in quale casa?"
Io:"La tua."
Harry:"Stai scherzando?"
Niall:"Sì dai, è grandissima, hai anche la piscina!"
Harry:"E va bene, ma lo faccio solo per Martina!"
Io:"E il problema casa è risolto! Ora dobbiamo semplicemente chiamare la nonna."
Cheryl:"Ecco tieni, questo è il numero della casa di ricovero, anche mia nonna è lì."
Io:"Perfetto, grazie."
Composi il numero e il telefono squillò...
X:"Centro ricovero per anziani, chi è lei?"
Io:"Salve, sono Louis Tomlinson e chiamo da Doncaster.Percaso c'è una signora anziana che va di cognome Smith ed è di Doncaster?"
X:"Sì..."
Io:"Bene, oggi è il compleanno della nipote e lei ci teneva tanto a vederla."
X:"Va bene, alle nove la portiamo a Doncaster."
Io:"La ringrazio, ciao."
Chiusi il telefono e guardai loro ridendo...
Io:"Missione compiuta!"
Cheryl:"Oh finalmente."
Io:"Allora io alle 20:30 vado a prendere Martina e voi intanto fatevi trovare lì, chiaro?"
Zayn:"Sì signore!"
Io:"Ahaha smettila."
Se ne andarono tutti e io ripresi a fare i compiti.
La sera si presentò prima del solito e così andai a casa di Martina.
Bussai alla porta e lei aprì...
Martina:"Ciao Louis, dimmi."
Io:"Hai finito con la ricerca?"
Martina:"Mi mancano ottantasei parole."
Io:"Vieni con me, ci facciamo una passeggiata, però prima passiamo da Harry."
Martina:"Va bene..."
La presi per mano e poi andammo a casa di Harry.
Harry aprì la porta e le luci si accesero...
Tutti:"SORPRESA!"
Abbracciai Martina e le baciai la guancia.
Aveva la mente confusa, ma allo stesso tempo felice...
Io:"Vado un secondo da un mio amico e torno subito, tu intanto stai con Cheryl!"
Martina:"Va bene."
Le baciai le labbra e andai da un mio amico che non vedevo da tanto tempo.
La musica era ad alto volume e io e lui parlammo muovendo le braccia e i piedi.
in pratica stavamo ballando.
Alle nove andai da Cheryl seduta sul divano con lo sguardo perso nel vuoto e Martina non era con lei.
Mi avvicinai a lei e lei mi portò fuori...
Io:"Dov'è Martina?"
Cheryl:"Louis..."
Io:"Se è andata a casa a finire la sua ricerca, giuro che la vado a prendere."
Cheryl:"Louis, sua nonna se n'è andata..."
Sgranai gli occhi e la osservai che mangiava le unghie...
Io:"È morta?!"
Cheryl:"Sì..."
Io:"E ora dov'è?"
Cheryl:"È sull'altalena vicino la piscina..."
Io:"Grazie..."
Andai vicino la piscina e la trovai sull' altalena con le lacrime agli occhi e singhiozzava silenziosamente.
Mi posizionai davanti a lei e lei mi guardò...
Io:"Vuoi stare sola?"
Martina:"No..."
L'altalena era abbastanza grande e quindi mi sedetti vicino a lei.
Mise la testa sul mio petto e io la abbracciai forte baciandole la fronte.
-SPAZIO AUTRICE-
Heilaa, questo è il mio venticinquesimo capitolo! Ormai siamo arrivati a metà della storia e mi dispiace che sta per finire.
Scusate se non ho scritto niente, ma ho passato due giorni a litigare con i miei migliori amici.
-Marty.
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